Credete ancora che il cambiamento climatico non sia reale?
È questa la domanda che pone implicitamente l’installazione che ha fatto da cornice all’evento Make Italy Green organizzato da E.On: una barca sospesa sul Lago di Garda.
75 centimetri tra il fondo della barca e il filo dell’acqua a simboleggiare la quantità di acqua persa negli ultimi anni dal grande lago italiano a causa della siccità.
La barca sospesa
A Manerba del Garda (Brescia), si è svolto l’evento Make Italy Green, che ha riunito esperti e associazioni del territorio, per confrontarsi sulle preoccupazioni legate alla crisi climatica e sulle possibili soluzioni per fronteggiarla.
C’è un cambiamento climatico in corso, sottolineano gli esperti, ed è un problema reale che giorno per giorno continua a presentare conseguenze. Per rimanere sull’attualità, un esempio sono gli eventi climatici estremi che si sono abbattuti sulla Romagna e le conseguenze devastanti che un territorio, colpito da una persistente siccità, ha dovuto affrontare con l’arrivare di piogge tanto abbondanti.
Siccità che coinvolge in particolare il Nord Italia e che gli eventi temporaleschi delle ultime settimane hanno compensato solo in minima parte.
Siccità che sta prosciugando piano piano i grandi laghi, come il Lago di Garda, protagonista dell’evento E.On, che negli ultimi 4 anni ha subìto un abbassamento di 75 centimetri del suo livello.
Ecco il perché dell’installazione realizzata dall’artista Domenico Pellegrino, una barca sospesa all’altezza di un confine invisibile.
Un simbolo tangibile dell’acqua persa in questi anni e una conseguenza evidente del cambiamento climatico.
A dialogare direttamente con l’installazione della barca, un flashmob, una catena umana formata dai dipendenti di E.On e da cittadini. In piedi in acqua, sorreggono uno striscione di 75 centimetri, che recita: «Riportiamo il lago a questo livello».
Un confronto sul cambiamento climatico
L’evento è stata un’occasione di confronto sulle cause della crisi climatica e le modalità con cui affrontarne le conseguenze; un punto di partenza per cercare soluzioni concrete per affrontare le sfide che ci aspettano.
L’obiettivo è il coinvolgimento di tutti – società civile, imprese, istituzioni – come ha detto Frank Meyer, Ceo di E.On Italia, che ha sottolineato la necessità di cambiare le abitudini quotidiane, ridurre gli sprechi, creare città green e creare comunità energetiche, in cui tutti possano essere protagonisti della transizione energetica.
«La nostra missione è attivarci coinvolgendo i nostri clienti, partner, dipendenti, stakeholder per creare un futuro migliore e realmente più sostenibile, diffondendo consapevolezza e buone pratiche in tutto il Paese. Anche oggi, qui sul lago di Garda, vediamo come il cambiamento climatico impatti concretamente su tutti noi: siamo convinti che il momento di agire sia ora, insieme, per il benessere delle generazioni di oggi e di quelle di domani».

Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).
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