Ultima Generazione blocca la maratona di Roma ricordando la siccità in Sicilia

da | Mar 18, 2024 | news | 0 commenti

La siccità in Sicilia continua ad essere un problema serio. Durante la maratona di Roma di domenica 17 marzo, gli attivisti di Ultima Generazione hanno occupato Ponte Vittorio Emanuele II sedendosi ed esponendo alcuni cartelli per attirare l’attenzione sull’emergenza climatica.

«In Sicilia i fiumi sono in secca già a gennaio, cosa faremo questa estate quando ci saranno 40 gradi e mancherà l’acqua. Dove correremo?» si chiede una delle attiviste poco prima di essere allontanata dalle forze dell’ordine per ripristinare la circolazione stradale.

Ultima Generazione ricorda l’importanza di istituire un Fondo di Riparazione che possa compensare i danni legati agli eventi climatici estremi che si stanno intensificando in modo molto rapido. Come viene sottolineato nel comunicato ufficiale: «L’inverno che abbiamo appena trascorso è stato un inverno pieno di anomalie, con fino a 25 gradi in alcune Regioni e una lunga siccità lungo il Paese. La Sicilia è, da qualche settimana, in razionamento di acqua. Che primavera ci aspetterà? Che estate sarà? Ancora alluvioni, morti sul lavoro per il caldo, morti nelle città perché invivibili? Il Governo ancora si rifiuta di affrontare la crisi climatica per la gravità che ha: una crisi di portata incommensurabile che sarà una crisi economica, sociale e politica».

Siccità: proclamato lo stato di emergenza in Sicilia

Dopo aver segnalato un mese fa lo stato di emergenza naturale per agricoltura e allevamento, la Giunta regionale ha ratificato lo stato di crisi e di emergenza nell’approvvigionamento idrico fino al 31 dicembre per le sei province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani.

Per fronteggiare il problema siccità, Leonardo Santoro, segretario generale dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, è stato nel frattempo nominato Commissario delegato con il compito di identificare e attuare tutte le misure necessarie per superare questa fase critica.

La regione afferma che «il 2023 è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo e anche i primi mesi di quest’anno, caratterizzati da temperature più alte e scarsità di piogge, hanno confermato finora questa tendenza». La possibilità dei razionamenti idrici alla popolazione, misura già in atto in 150 Comuni, potrebbe quindi estendersi all’intera Regione.

Le azioni urgenti della Regione

Santoro dovrà quindi attuare una serie di strategie finalizzate al risparmio di acqua potabile e al contempo ad aumentare i volumi disponibili. Tra queste azioni rientrano: riduzione dei prelievi, programmi per diminuire i consumi, utilizzo di pozzi e sorgenti, ma anche dei volumi morti negli invasi.

Per quanto riguarda l’agricoltura e l’allevamento, il Commissario straordinario per l’emergenza idrica, Dario Cartabellotta, ha avviato le procedure per consentire il trasferimento di risorse idriche dalla diga Gammauta, gestita da Enel, alla diga Castello, tramite l’adduttore consortile San Carlo Castello, nell’Agrigentino. Una buona notizia per il settore agricolo, anche se la situazione resta critica nel medio termine.

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