Novità in arrivo con il Nuovo Codice della Strada anche in tema di abbandono degli animali: con la nuova legge, attualmente in esame al Senato dopo l’ok della Camera, si rischia fino a 7 anni di carcere e il ritiro della patente.
Questo provvedimento arriva in un periodo particolarmente delicato dell’anno, quando il fenomeno dell’abbandono degli animali domestici registra solitamente un aumento preoccupante .
Cosa prevede la nuova legge contro l’abbandono degli animali
Nel Codice Penale esiste già un articolo (art. 727 c.p.) che punisce l’abbandono degli animali con 1 anno di carcere e una multa da mille a 10mila euro. Nel caso in cui la riforma del Codice della Strada dovesse passare anche al Senato, le sanzioni a carico del colpevole saranno più aspre, grazie proprio all’inserimento di una serie di aggravanti specifiche finalizzate a tutelare la circolazione stradale e ad arginare il fenomeno.
Ecco le principali novità della nuova legge introdotte per contrastare l’abbandono degli animali:
- Carcere e revoca della patente per chi abbandona gli animali: la nuova norma prevede un inasprimento delle pene per chi abbandona gli animali, con la possibilità di incorrere fino a sette anni di carcere se l’abbandono avviene per strada. Inoltre, se compiendo il reato il proprietario dell’animale ha utilizzato un veicolo, si applicherà anche la sospensione della patente di guida per un periodo compreso tra sei mesi e un anno.
- Inclusione dell’abbandono nel contesto normativo dell’omicidio stradale. In pratica, se un incidente stradale causato dall’abbandono di un animale provoca vittime o feriti gravi con prognosi superiore a quaranta giorni, si applicheranno gli articoli 589-bis (omicidio stradale) e 590-bis (lesioni personali stradali o nautiche gravi o gravissime) del Codice Penale. A queste pene principali si aggiungeranno automaticamente altre sanzioni accessorie, che varieranno a seconda della gravità del reato. La dimostrazione che l’incidente sia stato causato da un animale abbandonato non sarà particolarmente complessa. Sarà più problematico invece determinare il luogo dell’abbandono: affinché si applichi la normativa sull’omicidio stradale, l’episodio dovrà verificarsi su strada o nelle sue adiacenze.

Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).