350 mila tifosi nerazzurri hanno festeggiato ieri, per le strade di Milano, il ventesimo scudetto dell’Inter: a scortare i i pullman scoperti con i giocatori da San Siro fino a piazza Duomo non sono mancati striscioni, bandiere, fumogeni e una mucca imbrattata di vernice con i colori della squadra (e la scritta Lautaro sul fianco).
Qualcuno ha riso, qualcuno si è indignato, l’Oipa ha denunciato.
In un comunicato ufficiale, l’Organizzazione internazionale per la protezione degli animali “chiede formalmente alle forze dell’ordine se il conduttore sia stato identificato e se siano state inflitte sanzioni per questo sfregio”. Oltre al manto imbrattato di vernice, l’animale infatti ha subìto un forte stress, perché costretto a sfilare in un corteo affollato e rumoroso, con fumogeni e fuochi d’artificio.
“Si tratta di un triste episodio che può configurare un reato per detenzione incompatibile o comunque una forma di maltrattamento e, anche dal punto di vista amministrativo, si tratta di una fattispecie sanzionabile” ha sottolineato l’Oipa.
Oltre alle richieste formali presentate alle forze dell’ordine, l’Oipa ha fatto sapere che presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, invitando anche i Garanti per i diritti degli animali del Comune di Milano a condurre le necessarie indagini.
Non solo i tifosi dell’Inter e la mucca nerazzurra: quali sono i precedenti
La mucca imbrattata di vernice per i festeggiamenti dello scudetto dell’Inter non è il primo episodio in cui un animale subisce umiliazioni e viene sfruttato in circostanze simili.
“Come l’asinello vestito con i colori del Napoli fatto sfilare lo scorso anno in occasione dello scudetto della squadra partenopea, è questo un abuso nei confronti dei poveri animali ridotti a vessillo, mortificati e umiliati.” In quel caso l’animale fu sequestrato e i responsabili furono denunciati, e non mancarono polemiche anche con l’aquila mascotte della Lazio o quando, l’anno scorso, i tifosi del Genoa celebrarono il funerale della Sampdoria (la retrocessione in B) portando un dromedario allo stadio Luigi Ferraris.
Foto: Il Sole 24ore
Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).