Lo shifting è una tecnica di meditazione che sta spopolando tra i giovani, in particolar modo gli adolescenti tra i 12 e i 15 anni, che permette di abbandonare la propria realtà catapultandosi all’interno di una realtà desiderata, denominata DR.
Si tratta di un fenomeno sempre più comune, che sta diventando popolare soprattutto attraverso il social TikTok. Lo shifting nasce per concentrarsi su più compiti di diversa natura per poter facilmente passare dall’uno all’altro, ma è finito col diventare una vera e propria tecnica di evasione.
Scopriamo nel dettaglio che cos’è lo shifting e i metodi che permettono di entrare nella realtà desiderata.
Che cosa significa fare shifting
Shifting è la traduzione letterale di cambiamento, fare shifting significa cambiare realtà, o dimensione. Può sembrare qualcosa di assurdo o fantascientifico, ma in realtà si tratta di una vera e propria tecnica di meditazione conosciuta da anni, che tuttavia sta tornando di moda grazie ai social network, in particolare TikTok, in cui i giovanissimi si scambiano consigli, esperienze e tecniche per fare shifting.
L’hashtag #shiftingrealities sfiora i tre miliardi di visualizzazioni, tanto per dare un’idea della portata di questo fenomeno tra i giovani.
Questa tecnica è infatti conosciuta anche come Reality Shifting, ossia cambiamento di realtà. L’obiettivo è infatti quello di immaginare, sin ai minimi dettagli, la realtà che vorremmo vivere e utilizzare delle tecniche di meditazione per avere la sensazione di viverla realmente.
Una sensazione appunto reale, che grazie a tali tecniche coinvolge tutti i nostri sensi, al punto da dare assuefazione. Chi studia questo fenomeno teme che le nuove generazioni possano arrivare ad abusare di questa pratica, finendo col preferire la DR alla vita reale, con rischi che possono arrivare sino alla depressione giovanile.
Reality Shifting
Ciò che attira particolarmente del Reality Shifting è che la realtà desiderata non ha vincoli o confini. È possibile immaginarsi ed entrare in qualsiasi tipo di dimensione, conoscere personaggi reali o immaginari e avere la sensazione di poter compiere azioni, provare emozioni e sensazioni.
Tra i giovanissimi sono in particolare i mondi fantastici ad essere protagonisti degli eventi di shifting, la realtà di Harry Potter è ad esempio una delle scelte più popolari, ma ovviamente l’unico limite a questa tecnica è l’immaginazione.
Come si fa a fare shifting: i metodi
Trattandosi di una pratica di meditazione, esistono diverse tecniche per fare shifting, alcune adatte ai principianti, altre per i meditatori più esperti. Vediamo le più popolari.
Metodo Raven
Il metodo Raven è il metodo più famoso, nonché quello più semplice, per avvicinarsi allo shifting. Tutti i metodi prevedono uno stato di rilassamento generale di corpo e mente, per questo motivo si consiglia di approcciare lo shifting a letto o stesi sul divano, tendenzialmente a pancia supina e cercando di rilassare tutti i muscoli del proprio corpo.
Il metodo Raven prevede di cominciare a immaginarsi nella maniera più dettagliata possibile la realtà desiderata e di contare da 100 a 1, continuando la visualizzazione della DR.
Una volta arrivati a 1 è necessario concentrare l’attenzione sullo shifting, ossia sulla volontà di entrare nella realtà desiderata, e si dovrebbe in questo modo shiftare.
Metodo Alice in Wonderland
Il metodo Alice nel Paese delle Meraviglie, nome azzeccato per questa pratica, consiste nel rilassarsi e immaginare sé stessi seduti a gambe incrociate appoggiati al tronco di un albero. In lontananza c’è la nostra realtà desiderata, da cui compare una persona, che potrebbe ad esempio essere il personaggio che vogliamo incontrare. A questo punto dobbiamo alzarci e semplicemente seguire quella persona che si avvia verso la nostra DR, attraversando in questo modo la tana del Bianconiglio.
Metodo Julia
Un altro metodo molto popolare è il metodo Julia, che riporta la pratica maggiormente all’ambito meditativo. È necessario quindi meditare per circa 10 minuti scegliendo una musica ad hoc di sottofondo, si suggeriscono le onde teta o i battiti binaurali, facilmente trovabili su YouTube.
Durante la meditazione dobbiamo ripetere, come una forma di mantra, un’affermazione che comincia con “Io sono”. L’obiettivo è quello di rilassare il nostro corpo mentre il nostro cervello percepisce, anche a livello del subconscio, la nostra realtà desiderata: io sono al mare, io sono un astronauta, e così via.
A un certo punto dovrebbe avvertirsi un senso di leggerezza fisica e cominciare a vedere una luce chiara all’interno della propria mente, ciò significa che siamo pronti al reality shifting, non ci resta che aprire gli occhi lentamente per ritrovarci nella nostra DR.
Metodo del cuscino
L’ultimo metodo di cui vogliamo parlarvi è il metodo del cuscino, che consiste nello scrivere tutto ciò che riguarda la nostra realtà desiderata in un foglio di carta. Dobbiamo quindi concentrarci sulle caratteristiche e sui dettagli nella nostra DR, in modo tale che ogni singolo elemento che vogliamo vivere sia chiaro nel nostro inconscio, e riporre questo foglio sotto il nostro cuscino.
Dopodiché basta semplicemente stendersi, rilassarsi, e quando ci sveglieremo avremo cambiato dimensione.
Lo shifting è una pratica meditativa molto particolare, qualora si riesca a raggiungere la realtà desiderata, e la popolarità che sta assumendo lascia intendere che sia possibile farlo. Si può restare particolarmente appagati dall’esperienza, al punto di abusarne.
Se siete curiosi potete allenarvi utilizzando le tecniche che vi abbiamo indicato, ma fatelo con cura, moderazione e quando vi sentite in uno stato mentale pacifico. E soprattutto, non abusatene.
Alessandro Chiarato, nato nella ridente città di Rovigo nel 1988, si occupa di comunicazione e marketing digitale con grande attenzione alle questioni legate all’utilizzo (o all’abuso) dei dati. Appassionato di tecnologia, guarda speranzoso alle innovazioni che arrivano da tutto il mondo in attesa di vedere una maggiore e reale attenzione verso le problematiche principali del nostro Pianeta e della nostra quotidianità, che riguardano quindi ciò che mangiamo, beviamo e respiriamo.