Un modello urbano sostenibile per l’ambiente e per l’uomo: la Città dei 15 minuti propone una pianificazione urbanistica a misura d’uomo.
Inquinamento, riscaldamento climatico e occupazione dello spazio stanno aumentando rendendo le nostre città sempre più invivibili. Trascorriamo ore e ore in fila nel traffico per raggiungere l’ufficio, la scuola dei nostri figli o, semplicemente, per incontrare un amico o andare in palestra. Tra le cause, sicuramente, l’insufficienza del numero di mezzi pubblici presenti nelle nostre aree urbane che costringe tanti pendolari a usare i mezzi privati.
Il traffico interessa quasi tutte le grandi città, soprattutto in determinate ore della giornata, obbligando gli automobilisti a procedere incolonnati a passo d’uomo. Nelle situazioni giornaliere di traffico urbano molte volte si arriva a perdere la cognizione del tempo, tanto che recenti indagini hanno dimostrato che nelle città metropolitane d’Italia un automobilista passa in media 75 minuti al giorno in coda.
Avere a portata di mano servizi indispensabili come scuole, uffici, negozi, ristoranti e ospedali potrebbe rivoluzionare le nostre abitudini e, soprattutto, potrebbe essere un incentivo per ridurre le emissioni legate ai veicoli.
Come potrebbero cambiare le nostre abitudini e le nostre vite se tutto ciò diventasse realtà?
Partendo da un utilizzo diverso del tempo, quel tempo che per anni abbiamo sacrificato e sprecato per recarci sul posto di lavoro passando ore nel traffico o portare i figli in scuole lontane.
Una soluzione sembrerebbe esserci. Si tratta della cosiddetta Città dei 15 minuti progettata su un modello urbanistico che pone alla base il concetto di prossimità.
Da dove nasce l’idea
La Città dei 15 minuti o Ville du quart d’heure è un modello di città che ricorda tanto il periodo di pandemia da Covid-19 in cui gli spostamenti e l’uso dei mezzi di trasporto erano del tutto limitati.
Introdotto per la prima volta dal professore Carlos Moreno, docente alla Sorbona di Parigi, il concetto di Città dei 15 minuti propone un modello di pianificazione sostenibile dello spazio basato sul concetto di prossimità: uffici, scuole, banche e negozi dovrebbero essere tutti raggiungibili nell’arco di 15 minuti evitando, dunque, l’utilizzo di mezzi inquinanti come l’auto privata.
Oltre a incentivare l’utilizzo di bici, la Città dei 15 minuti avrebbe come obiettivo il ritorno alla vita di quartiere per agire positivamente sul ritmo di vita dei cittadini e far riacquistare i valori del rapporto con il territorio, purtroppo persi a causa dei ritmi frenetici delle grandi metropoli. Le strade, non più utili per percorsi di passaggio, diventerebbero il luogo per creare parchi, piantare alberi o realizzare orti urbani.
Nel presentare la teoria, il professore Carlos Moreno sottolinea alcuni concetti fondamentali per pianificare la nostra vita urbana in un’ottica sostenibile:
«È tempo di passare dalla pianificazione urbanistica alla pianificazione della vita urbana. Ciò significa trasformare lo spazio della città, ancora altamente mono-funzionale con le sue diverse aree specializzate, in una realtà policentrica, basata su quattro componenti principali (vicinanza, diversità, densità e ubiquità) per offrire a breve distanza le sei funzioni sociali urbane essenziali: vivere, lavorare, fornire, curare, imparare e godere. Dobbiamo essere creativi e immaginare, proporre e costruire un altro ritmo di vita, altri modi di occupare lo spazio urbano per trasformarne l’uso. Preservare la nostra qualità di vita ci impone di costruire altre relazioni tra due componenti essenziali della vita cittadina: il tempo e lo spazio».
Un modello già diffuso?
Creare una Città dei 15 minuti non è affatto semplice dato che la strutturazione deve essere adeguata e adattata alle condizioni locali di ciascuna città.
Nonostante ciò, sono già tante le grandi metropoli che hanno deciso di sviluppare quartieri basati sul nuovo concetto urbano residenziale. La città di Melbourne e di Ottawa sono un grande esempio. In Europa, la città di Parigi grazie al sindaco Anne Hidalgo ha visto introdurre investimenti per nuove piste ciclabili e iniziative volte alla realizzazione di ampi spazi verdi.
Anche nel nostro Paese la realizzazione di quartieri residenziali con abitazioni, uffici, fabbriche, servizi pubblici e spazi verdi potrebbe, nei prossimi anni, diventare un modo per migliorare la qualità di vita e per contrastare la crisi climatica in corso.
Nei mesi scorsi, il Comune della città di Milano ha deciso di sposare il nuovo concetto pubblicando il bando Mi15 – Spazi e servizi per una Milano a 15 minuti, per sostenere attività imprenditoriali a impatto sociale in tutti i quartieri della città. Il progetto punta anche a migliorare la viabilità della città, diminuendo la velocità su strada con l’introduzione di un limite di 30 km/h per chi usa l’auto, la creazione di percorsi ciclopedonali e l’ottimizzazione della rete di trasporto pubblico.
Classe 1993, si è laureata in Lingue, letterature e comunicazione interculturale. L’amore per la natura la conduce a interessarsi di sostenibilità in tutte le sue declinazioni.
Appassionata di tecnologia, spera che un giorno le innovazioni possano contribuire a risolvere le problematiche principali del nostro Pianeta.