Siamo in piena estate e, a breve, tutti partiremo per le vacanze. Prima di goderci le meritate ferie, bisogna però chiudere casa e pensare anche a come annaffiare le piante quando si parte.
Sono infatti molte le persone che hanno il pollice verde e amano arricchire vari angoli della propria casa con piante e fiori. Dopo averle curate amorevolmente per un anno intero, sarebbe un gran dispiacere tornare dalle ferie e vederle appassite o sofferenti.
Ecco perché abbiamo pensato di scrivere una guida pratica in cui daremo utili consigli su come annaffiare le piante quando si parte e si sta via per qualche giorno.
Quanto tempo le piante possono stare senza acqua
In linea generale, le piante da appartamento o poste all’esterno ed esposte a nord, potrebbero resistere più o meno per 3-7 giorni. Le piante che invece sono sistemate su balconi e terrazzi esposti a sud, possono resistere per massimo 2-4 giorni circa.
Prima ancora di pensare a come poter dare loro acqua, l’ideale sarebbe raggruppare le piante all’esterno in una zona ombreggiata e quelle da interno in una stessa stanza dove andremo a lasciare la tapparella sollevata e la finestra un po’ socchiusa, in modo tale che le piante ricevano luce e aria.
Inoltre, è buona cosa riempire i sottovasi e sistemare accanto alle piante dei recipienti pieni di acqua che, evaporando, andrebbe a creare un clima umido.
Quando si parte per le vacanze, o per qualche svariata ragione ci si deve assentare da casa per alcuni giorni, la soluzione più comoda e pratica è quella di dare una copia delle chiavi a una persona fidata, che può essere un famigliare, un amico o un vicino di casa, così che lo stesso venga a dare l’acqua alle nostre piante e cogliere l’occasione per dare una controllata alla casa in generale. Tuttavia, non sempre questo è possibile.
Come annaffiare le piante quando siamo fuori per le vacanze
Esistono vari metodi per annaffiare le piante quando si parte per le vacanze, sia professionali che fai-da-te.
Il sistema più professionale è quello della irrigazione automatica per interno, che attinge l’acqua da un grosso contenitore senza essere collegato al rubinetto. Questo metodo, oltre a permettere di innaffiare più piante in contemporanea, dosa anche il flusso del liquido a seconda della dimensione dei vasi.
Annaffiare le piante con le bottiglie capovolte
Passiamo ora a una tecnica che potremmo definire rudimentale. Il metodo della bottiglia capovolta è molto diffuso proprio per la sua semplicità di realizzazione. Occorre prendere una o più bottiglie di plastica e riempirle di acqua. Fare alcuni piccoli fori sul tappo. Quindi, chiudere le bottiglie con i rispettivi tappi bucati. A questo punto, capovolgere la bottiglia e conficcarla a testa in giù nel terriccio, possibilmente molto vicino al fusto della pianta stessa. In questo modo, il terreno rimarrà sempre umido perché l’acqua scenderà poco per volta. Un sistema economico e che permette anche di riciclare le bottiglie di plastica.
Usare le perle d’acqua per piante
Per non far mancare l’acqua alle piante mentre siamo in vacanza, si possono utilizzare anche le cosiddette perle d’acqua. Si tratta, in pratica, di acqua in gel, sotto forma di sfere gelatinose. Vanno distribuite all’interno del terriccio e rilasciano l’acqua lentamente. Questa soluzione è indicata per soggiorni di breve durata.
Come non far seccare le piante quando si parte per le vacanze
Vediamo ora un’ultima soluzione economica e casalinga per innaffiare le piante quando ci assentiamo per più giorni da casa. Si tratta del cosiddetto sifone comunicante. Anzitutto, bisogna prendere un recipiente grande a sufficienza in base al numero di piante da annaffiare e alla durata delle vacanze. Dopo averlo riempito di acqua, lo si collega alle varie piante mediante un cordoncino di cotone (almeno uno per vaso, ma anche più di uno in caso di vasi molto grandi). Il tessuto assorbirà l’acqua e la rilascerà poco per volta al terreno. Per favorire il deflusso dell’acqua, l’ideale sarebbe sistemare il contenitore pieno di acqua con i fili ricadenti in una posizione sopraelevata rispetto ai vasi di piante.
Come si è potuto vedere, possiamo quindi partire per le meritate ferie tranquilli, perché ci sono tanti modi per non lasciare le nostre belle piante a becco asciutto!
Qualunque soluzione si decida di mettere in pratica, si consiglia di testare l’efficacia del metodo alcuni giorni prima della partenza.

Classe 1982, cremonese d’azione. Copywriter, web content editor e SEO specialist, scrive contenuti per vari siti e portali, e collabora con varie agenzie di comunicazione e digital marketing. Scrive anche per il suo travel blog personale difotoediviaggi.it, creato insieme al marito con il quale condivide la passione per i viaggi. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono il green e la sostenibilità, l’alimentazione e il fitness. Convinta che il nostro benessere cominci da noi stessi, segue una dieta flexitariana e non manca mai al suo allenamento quotidiano in palestra e in piscina. Nel tempo libero ama leggere, andare per mostre e musei e, ovviamente, preparare un trolley e prendere il primo volo, preferibilmente diretto verso mete insolite e ancora poco conosciute dal turismo di massa.