Dove si butta la lettiera del gatto? Un dubbio che assilla vecchi e nuovi proprietari di questi splendidi felini.
Per la salute e il benessere del tuo gatto, una corretta gestione della lettiera è un procedimento essenziale, così come altrettanto importante è gettarla nel modo corretto per non creare danni al sistema di riciclo.
Secondo una recente stima, i gatti domestici in Italia sarebbero circa 7 milioni e mezzo: se consideriamo che la lettiera dovrebbe essere pulita almeno una volta al giorno, tutti i giorni, in una settimana arriviamo a 52 milioni e mezzo di rifiuti da lettiera a settimana. Ecco perché dovremmo conoscere sia il modo giusto per liberarcene, sia se esistono alternative realmente riciclabili.
Vediamo allora dove si butta la lettiera del gatto e come preservare la salute del nostro amico a quattro zampe con comportamenti corretti.
Quali sono le lettiere che possiamo scegliere
In commercio esistono diverse tipologie di lettiere e ad esse corrisponde un trattamento differente. Una prima distinzione si può fare tra lettiere agglomeranti e assorbenti: le prime formano delle palline, semplificando così la rimozione quotidiana dei rifiuti.
Esistono poi anche lettiere antiodore che sono progettate per catturare gli odori sgradevoli e possono essere utili se non puoi cambiare frequentemente la lettiera del gatto. Questa non dovrebbe comunque essere un’abitudine: è essenziale infatti una pulizia giornaliera per non infastidire il micio. Anche se riducono gli odori, il gatto può percepire che la lettiera è stata riutilizzata molte volte.
Non tutti i gatti sono uguali e alcuni potrebbero non gradire lettiere agglomeranti o profumate. Il consiglio è di fare alcune prove e capire con quale di queste il gatto non dimostra di aver problemi. Scegliere la lettiera giusta e pulirla e igienizzarla regolarmente è fondamentale per il suo benessere e il tuo comfort.
Ma dove si butta la lettiera usata del gatto?
Non sbagliare più: ecco dove si butta la lettiera del gatto
Le principali lettiere assorbenti sono in silicio o in argilla; ci sono poi le lettiere in bentonite (quelle più diffuse ed economiche), che a contatto con liquidi diventano gelatinose e formano agglomerati, rendendo più semplice la pulizia. E poi oggi sul mercato sono disponibili anche lettiere compostabili, realizzate con fibre naturali, come trucioli di legno, segatura e paglia, che assorbono i liquidi e li trattengono fino alla pulizia successiva.
Contrariamente a quanto a volte si legge online, il modo migliore per smaltire le lettiere è attraverso il conferimento nella raccolta indifferenziata. Soprattutto per le lettiere in cristalli di silicio o con carbone attivo che riducono gli odori ma che hanno una composizione mista difficile da smaltire.
Questo vale anche per le lettiere certificate come compostabili, poiché è importante considerare la questione della salute: le feci dei gatti possono contenere batteri e parassiti, quindi è sconsigliato smaltire la lettiera insieme ai rifiuti organici o nel proprio giardino. Se si ha una lettiera organica, è possibile gettarla nel WC, ma è importante limitarne le quantità per evitare otturazioni.
In caso di dubbi sul suo corretto smaltimento, può essere utile consultare il sito web del comune di residenza, dove di solito sono specificate le indicazioni per lo smaltimento dei rifiuti.
Benessere del micio: ogni quanto dovresti pulire la lettiera del gatto e dove collocarla
I simpatici video che troviamo in rete dove i gattini di casa imparano a utilizzare il WC sono l’eccezione, non la regola. Se vivi in un appartamento e il tuo gatto resta in casa non ci sono alternative alla lettiera.
E quindi ora che abbiamo capito dove si butta la lettiera del gatto, vediamo in che modo dovremmo occuparcene. Fondamentale per la sua igiene e il suo benessere, la gestione della lettiera è un aspetto tutt’altro che trascurabile.
Per un gatto, andare in lettiera per i suoi bisogni è un gesto totalmente naturale, che i cuccioli imparano direttamente dalla mamma, ed è quindi molto raro dovergli insegnare come si utilizza. Se però un gatto fa i suoi bisogni fuori dalla lettiera è spesso indice di stress oppure di un cattivo stato di salute. Se osservi questo tipo di cambiamento, consulta subito un veterinario.
Le marcature in giro per casa potrebbero però dipendere anche da una scarsa pulizia della lettiera, visto che il gatto è un animale molto pulito e sensibile agli odori.
Per evitare stress al vostro micio, pulite la lettiera tutti i giorni, rimuovendone feci e urine. La frequenza con cui cambiare la sabbietta dipenderà dal tipo di substrato e dalla frequenza di utilizzo: andrà fatto comunque almeno una volta a settimana. In questa fase, andrà anche pulita la vaschetta (senza utilizzare prodotti che abbiano odori troppo forti) e il pavimento sottostante.
Infine, un aspetto importante è la collocazione in casa della lettiera in una zona facilmente accessibile e tranquilla, quindi non in punti di passaggio né vicino elettrodomestici rumorosi. Inoltre, se ci sono più gatti in casa, la scelta migliore può essere averne una per ciascun micio.
In conclusione…
Anche se sembra un gesto insignificante, sapere dove si butta la lettiera del gatto, ci permette di fare la nostra parte quando si parla di gestione corretta dei rifiuti e di riciclo. Nella nostra vita quotidiana, spesso trascuriamo l’importanza delle piccole azioni quando si tratta di preservare l’ambiente.
Ogni piccolo passo conta e insieme possiamo fare la differenza significativa per garantire un ambiente più pulito e sano per tutti.

Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).