Italia riciclona: ottime le notizie sul recupero degli imballaggi

da | Mag 2, 2023 | ambiente, tecnologia verde | 0 commenti

Il nostro Pianeta produce risorse naturali in gran quantità, nell’ordine dei miliardi di tonnellate ogni anno. Ciononostante, la sempre più numerosa popolazione mondiale le sovrasfrutta e le esaurisce prima del tempo. Non riusciamo a razionare per 365 giorni le risorse naturali ed esse durano sempre meno, mettendoci costantemente in debito sul bilancio dell’anno successivo. Il cosiddetto overshoot day, la giornata nella quale terminano le risorse che dovrebbero bastarci per un anno, cade in primavera e, per quest’anno, è stato calendarizzata al 15 maggio.

Le risorse naturali non sono infinite. Se continueremo ad abusarne in questo modo le esauriremo e, a quel punto, si esaurirà anche la vita stessa, che da esse dipende. Lo ha ricordato, in occasione della Giornata Mondiale del Riciclo tenutasi lo scorso 18 marzo, la Global Recycling Foundation. La ricorrenza vuole sensibilizzare la comunità internazionale al tema del riciclo, in un presente nel quale ancora miliardi di tonnellate vengono riversate ogni anno nelle discariche. Eppure, il riciclo potrebbe fornirci, da solo, ben il 40% delle materie prime di cui necessitiamo.

«Le sei preziose risorse primarie della Terra sono acqua, aria, petrolio, gas naturale, carbone e minerali. Oggi, tutti i nostri averi dipendono da esse. Attualmente l’umanità non può sopravvivere senza di loro.»

È il messaggio che è stato esternato dalla fondazione, nell’occasione della Giornata del 18 marzo. Il riciclo, può essere considerato a tutti gli effetti la settima risorsa.

Nel nostro Paese, questo messaggio pare essere passato forte e chiaro. Nonostante la mala gestione di numerosi impianti e le annose problematiche di raccolta e smaltimento in svariate città, almeno per quanto concerne il riciclo siamo tra i leader europei. Abbiamo già superato, con anni d’anticipo, le soglie di recupero materiali stabilite da Bruxelles per il 2025. Il risultato ci posiziona nelle posizioni virtuose della speciale classifica a chi ricicla di più. Si può però fare ancor meglio.

«Dobbiamo guardare alle nostre città come fossero miniere che producono opportunità di riciclo e risorse da riutilizzare, non scarti e rifiuti.»

È questo il pensiero di Luca Ruini, il presidente di CONAI (Consorzio nazionale degli imballaggi). L’obiettivo del consorzio per il 2023 è il raggiungimento del traguardo del 75% di imballaggi riciclati. Il numero rappresenta una soglia psicologica, oltre a segnare un aumento concreto della circolazione di prodotti riusati, ma non sarebbe affatto irraggiungibile.

Le stime CONAI prevedono l’avvio a riciclo del 77% degli imballaggi in acciaio; del 67% di quelli in alluminio; di oltre l’85% per quelli in carta e il cartone; del 63% di quelli di legno; del 59% del packaging in plastica e bioplastica nonché di una percentuale vicina all’80% per quanto riguarda il vetro, materiale riciclabile all’infinito.

«Gli italiani sono sempre più bravi nel differenziare correttamente i rifiuti»

ha affermato un entusiasta Ruini durante la Giornata Mondiale, prima di snocciolare alcuni dati a dir poco incoraggianti. Riciclando con solerzia e costanza possiamo risparmiare oltre 700 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 all’anno e arrivare a oltre un miliardo di tonnellate nel 2030, quando avremo più impianti di trattamento degli scarti, maggiormente funzionali rispetto a quelli odierni.

La cosiddetta settima risorsa è già oggi in grado di compensare l’anidride carbonica che viene prodotta dall’industria aeronautica e il suo indotto dà lavoro a oltre 1,6 milioni di persone in tutto il mondo. Tra 10 anni il contributo annuale dell’industria del riciclo al PIL globale supererà i 400 miliardi di dollari, secondo le stime del Bureau of International Recycling.

Sono passati 25 anni dalla prima stesura del decreto Ronchi, che nel 1997 regolamentò il riciclo di rifiuti e imballaggi per arginare una situazione emergenziale com’era quella delle discariche italiane all’epoca. Oggi il riciclo in Italia è un’eccellenza e il nostro Paese è tra i leader europei nell’attuazione di questa virtuosa pratica. Significa che come popolazione ci crediamo molto e abbiamo interiorizzato l’importanza del riuso. Per una volta, possiamo farci i complimenti.

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