Quali sono i bisogni primari dell’Homo Sapiens Metropolitanis? Il cibo, l’acqua, la casa e l’energia.
In fin dei conti, a pensarci bene, in millenni di evoluzione umana questi bisogni non sono cambiati poi così tanto. Persino l’energia, che sembra essere l’esigenza più recente, è sempre stata una nostra priorità. Pensiamo ai Giardini pensili di Babilonia e all’energia necessaria per irrigarli oppure al calidario delle antiche terme romane che consumavano tonnellate di legna per il loro riscaldamento oppure a Cristoforo Colombo e ai Corsari di sua Maestà che avevano bisogno dell’energia del vento per compiere i loro avventurosi viaggi.
Nel corso dei secoli ciò che è cambiato è stato il modo in cui soddisfare i propri bisogni: invece che avere più tipi di energia abbiamo ricondotto quasi tutto all’utilizzo dell’energia elettrica, invece che andare a prendere l’acqua al fiume abbiamo costruito grandi acquedotti che ce la portano fino in casa, invece che vivere in una caverna viviamo in case dotati di tutti i comfort, invece di raccogliere bacche e coltivare ortaggi in campo aperto abbiamo costruito dapprima le serre e adesso anche le vertical farm.
E la cosa ancora più interessante è che abbiamo trovato modi sempre più ingegnosi per far sì che le nostre abitazioni possano soddisfare queste nostre esigenze, rendendoci sempre più autosufficienti.
Ora direte, possiamo realizzare una casa che consumi poca energia, che recuperi l’acqua necessaria e che produca tutta l’energia elettrica di cui abbiamo bisogno, ma non abbiamo ancora case in grado di produrci tutto il cibo di cui abbiamo bisogno.
O meglio, fino ad adesso non ne avevamo. Infatti, grazie all’evoluzione delle tecniche del vertical farming e ad alcune strategie progettuali che adottiamo con Vertical Farm Italia, siamo in grado di creare dei veri e propri orti verticali all’interno delle abitazioni, che possano produrre continuamente per tutto l’arco dell’anno ortaggi freschi e di qualità. Tutto questo grazie a sistemi di coltivazione idroponica verticali semi-automatizzati che occupano poco spazio e che sfruttano le condizioni termoigrometriche delle abitazioni.
Con questi sistemi, che possono essere installati su una parete oppure liberi in un ambiente, si possono coltivare fino a 80 piante a mq di superficie coltivata e quasi tutte le tipologie di ortaggi. Inoltre, non c’è neanche bisogno di preoccuparsi di annaffiare le piante se andiamo in vacanza, infatti, è l’orto idroponico verticale stesso che lo fa per noi.
Così facendo non solo possiamo trasformare la nostra casa in una piccola vertical farm ma possiamo renderci più autosufficienti e far diventare le nostre abitazioni delle piccole oasi in grado di fornirci tutto ciò di cui abbiamo bisogno per soddisfare le nostre esigenze di Homo Sapiens Metropolitanis.
Progettista, scenografo, ingegnere, curioso per natura e inventore. Convinto che le innovazioni avvengano dall’uso del pensiero laterale con cui si mettono a sistema saperi diversi e apparentemente distanti tra loro. Fondatore di Vertical Farm Italia.
Pagina Facebook:
Verticalfarm Italia
Canale Youtube:
Verticalfarm Italia