Tutti i comportamenti sostenibili per diventare persone Green

da | Giu 29, 2023 | alimentazione, casa, vivere green | 0 commenti

Conoscere e adottare comportamenti sostenibili è un ottimo modo per dare il proprio contributo alla salvaguardia del Pianeta, per cui, dato che stai leggendo questo articolo, ti facciamo i nostri complimenti perché significa che anche tu hai intenzione di ridurre il tuo impatto sull’ambiente comprendendo come modificare il tuo stile di vita.

Adottare comportamenti sostenibili è meno difficile di quel che sembra, più che di attività ben specifiche si tratta di un’attitudine a vivere in maniera rispettosa, verso gli altri, l’ambiente e quindi anche verso sé stessi. Stiamo per analizzare tutti i comportamenti sostenibili che puoi cominciare a fare tuoi dal momento esatto in cui finirai questo articolo; anche se alcuni di essi ti sembrano lontani dal tuo stile di vita, vedrai che un po’ alla volta si insinueranno in maniera naturale nella tua quotidianità. E se non sarà così per tutte le attività descritte non importa: se tutti cominciamo ad avere uno stile di vita il più possibile sostenibile sarà comunque un grande passo avanti!

Ecco quindi una lista con più di 20 comportamenti sostenibili che riguardano un po’ tutti gli aspetti della nostra vita: alimentazione, spostamenti, consumo energetico, acquisti, vestiti, riciclo e ultimo, ma non meno importante, il nostro rapporto con il denaro in relazione all’impatto che abbiamo sul Pianeta.

Attento a ciò che mangi

L’alimentazione è una parte fondamentale della nostra vita e per questo motivo dovrebbe meritare molta più attenzione di quella che effettivamente le diamo. Siamo talmente assuefatti dall’acquisto compulsivo e disattento dei prodotti al supermercato che oramai abbiamo completamente perso l’abitudine di pensare a ciò che mangiamo. Se non facciamo caso alla quantità di ingredienti contenuti in una semplice confezione di prosciutto, certamente non avremo nemmeno l’attitudine a ragionare sulle modalità in cui quel prosciutto viene realizzato.

È necessario quindi fare uno sforzo per comprendere come l’alimentazione possa impattare sulla qualità della nostra vita e in generale sul nostro Pianeta, per poterne trarre benefici enormi.

Meno carne

Non vogliamo promuovere uno stile di vita vegano o vegetariano, si tratterebbe di una discussione che richiede una riflessione molto profonda e accurata, ma, a prescindere da ciò, limitare il consumo di carne porta indubbiamente innumerevoli vantaggi.

Innanzitutto la pratica degli allevamenti intensivi è assolutamente una barbarie della nostra epoca: siamo esseri pensanti e intelligenti e oramai è arrivato il momento di prendere consapevolezza sul fatto che non possiamo chiudere gli occhi di fronte a uno sfruttamento eccessivo – troppo eccessivo – degli animali.

Se a questo aggiungiamo che la qualità di quella tipologia di carne è assolutamente pessima, nonché spesso nociva per la nostra salute, va da sé che il consumo di carne di allevamenti intensivi va ridotto drasticamente. A essa possiamo preferire l’acquisto di carne di qualità maggiore, magari anche più costosa, ma con l’idea di mangiarne meno.

Meno pesce

Lo stesso vale per il pesce: sapevi ad esempio che probabilmente non hai mai mangiato un salmone che non è nato e cresciuto in un allevamento intensivo? Un pesce che sarà carico di stress che verrà riversato nella sua carne.

Anche in questo caso è meglio prediligere il consumo di pescato, acquistato preferibilmente nei mercati della tua città.

Mercati locali

A proposito di mercati, questi dovrebbero avere una certa importanza quando dobbiamo acquistare i nostri alimenti. Se siete fortunati, la vostra città avrà un mercato in cui poter passeggiare, vedere i prodotti e parlare con chi ve li sta vendendo. Se fate due chiacchiere spiegando le vostre esigenze potrete acquistare cibo di qualità superiore e più sostenibile.

Stagionalità

Altra pratica estremamente importante è quella di seguire la stagionalità degli alimenti, concetto valido in particolar modo per frutta e verdura. Seguire la stagionalità non solo impatta sull’ambiente, perché nel vostro piccolo diminuirete la necessità di importare prodotti dall’estero (che vanno conservati e trasportati fino al vostro mercato), ma il beneficio maggiore è proprio nella qualità, ossia nel gusto: una verdura mangiata nella corretta stagione è molto più buona rispetto a una fuori stagione.

In generale frutta e verdura del mercato hanno un gusto molto migliore di quella della maggior parte dei supermercati, provare per credere! Se fate caso alla differenza non tornerete più indietro.

Mobilità sostenibile

Mobilità sostenibile è un termine che si comincia a sentire sempre più spesso, proprio perché ha a che fare con l’ecosostenibilità, ma che forse sembra ancora troppo lontano o elitario per pensare possa far parte delle nostre giornate. Quando si pensa alla mobilità sostenibile si pensa spesso all’auto elettrica, quindi a prezzi elevati o investimenti importanti, che allontanano questo concetto da ciò che in realtà rappresenta.

Sono tanti infatti gli accorgimenti in termini di spostamenti che possono impattare positivamente sull’ambiente.

Car sharing

Il car sharing rappresenta una grande opportunità, non solo perché nel lungo termine impatta positivamente sull’ambiente – meno acquisti di auto e carburante significano un impatto sulla loro produzione – ma soprattutto perché talvolta l’auto guidata in modalità car sharing è molto più comoda della nostra da diversi punti di vista.

Queste tipologie di auto si possono parcheggiare in aree più ampie e potrebbe non rappresentare un problema lasciarle lontane dal punto in cui ci vogliamo recare o da casa nostra. Si possono combinare il car sharing con l’utilizzo di altri mezzi: in città estremamente grandi potrebbe essere una combinazione comoda e sostenibile quella che vede il primo tratto in metro e la parte finale del tragitto in car sharing, o l’utilizzo di un’auto per raggiungere una zona centrale per poi sostituirla con un monopattino elettrico.

Insomma, ci sono tanti modi per sostituire l’utilizzo massivo della propria auto. Abituarsi a ragionare in un’ottica di car sharing significa sostituire alcuni costi a cui siamo abituati, come quello del carburante della nostra auto, con altri costi che tuttavia risultano maggiormente sostenibili.

Altri mezzi sostenibili

Abbiamo accennato non a caso al monopattino elettrico, perché fa parte di quella categoria di mezzi alternativi che devono diventare parte integrante del nostro futuro. Che siate amanti della velocità e della tecnologia, o che siate tradizionalisti, sono tanti i mezzi sostenibili a vostra disposizione: dalla più classica bicicletta al monopattino elettrico, dalla semplice passeggiata al monowheel.

Evitare gli spostamenti inutili

Tuttavia, anche nell’ambito della mobilità, ciò che davvero può fare la differenza è l’attitudine a ragionare su ciò che stiamo facendo e sull’impatto delle nostre azioni sul Pianeta.

Sarà capitato a tutti di prendere l’auto per comodità per fare poche centinaia di metri, magari in condizioni leggermente piovose o troppo afose. Sono questi atteggiamenti che vanno un po’ alla volta cancellati, aspettando semplicemente che la pioggia termini o uscendo in bicicletta per prendere un po’ d’aria.

Gestione dell’energia

Si parla spesso di energie rinnovabili, di combustibili fossili, di estrazioni di petrolio o di titanio, di grandi pale eoliche e di enormi petroliere. Seppur siano argomenti importanti, sono effettivamente tutti molto lontani dalla nostra quotidianità. Ciò non significa che la gestione dell’energia non debba diventare una nostra priorità, seppur nel nostro piccolo.

Fare attenzione ai propri elettrodomestici

Possiamo impattare sul Pianeta semplicemente evitando di sprecare, nonché di pagare, energia quando non serve. Ossia quando gli oggetti sono in modalità stand by o quando siamo fuori di casa. Abituiamoci a spegnere le luci e a staccare le spine, abituiamoci in generale a non dare tutto per scontato, anche se costa poco e ce lo possiamo permettere.

Già che parliamo di elettrodomestici, sono stati fatti grandi passi avanti da un punto di vista tecnologico in un’ottica di sostenibilità, magari non è per voi il momento di sostituire il vostro forno o la vostra lavatrice, ma quando arriverà il momento di farlo ricordatevi della sostenibilità e non fatevi spaventare da prezzi più alti, valutate l’investimento nel medio lungo termine, e vedrete che troverete il modo per fare un acquisto intelligente.

Copriti, che fa freddo!

Tutti da piccoli ci siamo sentiti dire questa frase dai nostri genitori. Non era «alza il riscaldamento che fa freddo», ma «copriti, che fa freddo!». Ci siamo abituati alle comodità e ai confort, senza considerare che queste avessero un prezzo, o un prezzo ulteriore oltre alle semplici bollette.

Talvolta per cambiare le nostre abitudini è sufficiente fare dei piccoli sacrifici, rinunciare a piccole comodità e magari indossare un maglione dentro casa se sentiamo freddo, prima di decidere di aumentare la temperatura della vostra abituazione di tre gradi, operazione che richiede un dispendio energetico enorme.

Plastica

Apriamo l’argomento plastica, ma più di riferirci alla plastica, che sarà comunque la grande protagonista, vogliamo ancora una volta puntare sul nostro atteggiamento e sul nostro approccio al consumo. La plastica ha rappresentato un grande punto di svolta per l’uomo grazie alle sue innumerevoli proprietà e applicazioni, ma ne abbiamo semplicemente prodotta troppa, e stiamo continuando a farlo.

Siamo globalmente assuefatti all’utilizzo della plastica, ma è arrivato il momento di invertire questa tendenza. Non solo per la plastica, ma in tutte quelle occasioni in cui ci accorgiamo di stare sprecando del materiale, anche se riciclabile. Vediamo un po’ di esempi.

La borraccia

Se siete appassionati di montagna probabilmente avrete la vostra borraccia, o forse vi accompagna quando andate in generale a fare sport. La borraccia rappresenta simbolicamente quell’attitudine al buon consumo di cui stiamo parlando: svolge la stessa funzione delle bottiglie di plastica o di vetro, ma semplicemente non impatta in nessun modo sul Pianeta. Portate con voi la vostra amica borraccia ogni qual volta vi serve dell’acqua.

Filtri e depuratori

Sempre parlando di acqua risulta particolarmente utile, anche per il vostro portafoglio oltre che per il Pianeta, cominciare a pensare di bere l’acqua di rubinetto filtrata. Potete installare un depuratore multifunzione, anche costoso, sul vostro impianto di casa, o potete acquistare una semplice caraffa da qualche decina di euro da riempire velocemente con l’acqua di rubinetto. Tutto questo determinerà una forte riduzione di consumo di plastica e altro materiale inutile.

La spina

Non siamo ancora abituati a comprare bevande alla spina, se non in quelle rare occasioni in cui ne necessitiamo litri su litri, come durante le classiche grigliate di Ferragosto. Tuttavia, la pratica di acquistare bevande alla spina sta gradualmente prendendo piede, ricercando una sempre maggiore qualità. Testate il vino o la birra alla spina delle vostre enoteche e valutate se possono essere un’opzione che fa per voi.

No agli oggetti e agli imballaggi monouso

Si possono portare dati e statistiche per dimostrare che la plastica monouso è la maggiore nemica del Pianeta o per dimostrare l’esatto opposto, ossia che non impatti tanto quanto l’utilizzo della stessa in altre situazioni. Ma non ci sono dati a sostegno che l’utilizzo di plastica monouso abbia senso.

Ancora una volta può essere una questione di comodità, come quando decidiamo di usare i piatti di plastica perché non abbiamo voglia di lavare, ma in questo caso «chi è causa del suo mal, pianga sé stesso».

Dobbiamo fare attenzione a quando un imballaggio è semplicemente inutile, c’è un modo per rendersene conto al volo: andate nel vostro contenitore della plastica e fate caso a quanta roba inutile abbiate buttato. E non solo in quello della plastica: c’era un motivo per chiudere il dentifricio in un imballaggio di cartone? Era davvero necessario racchiudere tre confezioni di biscotti insieme utilizzando plastica per promuovere una determinata offerta? Plastica attorno ai calzini sulla quale è stampata carta e tutto è tenuto insieme da altra plastica: se si comincia a farci caso la lista è enorme.

Ma come ti vesti?

Un altro settore su cui dobbiamo fare una riflessione per comprendere il nostro impatto sul Pianeta è quello dei vestiti. Diamo un’occhiata al nostro armadio e chiediamoci: ho davvero bisogno di tutti questi vestiti? Anche di quella maglia o di quei pantaloni utilizzati solo una volta? Anche di quel vestito di Halloween? Anche di quel simpatico cappello natalizio?

Cominciate a guardare le etichette dei vostri vestiti: il 90% dei capi d’abbigliamento in vostro possesso è prodotto in Paesi poveri in cui le persone vengono sfruttate per salari minimi e indecenti. Inoltre per trasportare tutto quel materiale da quei Paesi ai nostri negozi di moda è necessario mantenere attive ogni giorno tratte marine percorse da migliaia di enormi imbarcazioni con un impatto ambientale disastroso. Aria, acqua, terra, non si salva nulla grazie alla nostra necessità di ordinare online o di acquistare vestiti in maniera compulsiva al solo scopo di sentirci alla moda.

Second hand economy

In inglese sembra un po’ più cool, ma si parla banalmente di vestiti di seconda mano. Molti non prendono neanche in considerazione l’idea di comprare qualcosa indossato da altri, ma si parla proprio di quella maglia indossata una sola volta e che non ci piace più, che tuttavia potrebbe piacere a qualcun altro. Perché non venderla ricavando denaro e contribuendo a bloccare il meccanismo del fast fashion? E perché non acquistare a nostra volta con questo tipo di approccio?

Sono oramai tante e dappertutto le iniziative che promuovono la second hand economy, dai negozietti ai mercatini troverete sicuramente una valida alternativa vicino a voi, dategli una possibilità.

Brand con una mission

La second hand economy non è tuttavia l’unica alternativa per migliorare il proprio impatto sul Pianeta, esistono infatti anche aziende con una buona etica e con una mission e una vision dichiaratamente ecosostenibili. Vi basterà fare un po’ di ricerca online per scoprire quali brand seguono questa direzione, visionarne i capi, scoprire dove acquistarli, uscire, provarli ed eventualmente portarli nel vostro armadio.

Tendenzialmente questo genere di abbigliamento costa un po’ di più, ma si tratta spesso di capi di qualità superiore che dureranno quindi di più, richiedendovi di fare meno acquisti nel lungo termine.

Diminuisci i consumi

Non solo quelli energetici o legati alla mobilità, ma i consumi in generale.

Non vogliamo attaccare la società capitalista, il consumismo, le grandi aziende o il singolo consumatore, ma in generale è palese che ognuno di noi acquista cose di cui non ha bisogno e che chi più, chi meno, siamo assuefatti dal consumare. Ogni tanto basta pensare qualche minuto in più prima di ordinare o di comprare per realizzare che abbiamo già ciò di cui abbiamo bisogno per svolgere una determinata funzione.

Non serve cambiare vestito a ogni matrimonio e probabilmente non abbiamo bisogno di un televisore più grande. Abituiamoci ad accontentarci, ad aggiustare e a riparare per consumare meno.

Che cosa manca

Tutto e niente. Potremmo continuare a elencarvi pratiche molto importanti e impattanti dal punto di vista ambientale, come fare la doccia invece del bagno nella vasca, o migliorare le nostre capacità di fare la raccolta differenziata, o fare attenzione a chiudere l’acqua se non la stiamo utilizzando quando laviamo i piatti, o utilizzare gli scarti alimentari per ridurre gli sprechi, e così via.

La missione di managaia.eco è proprio quella di sensibilizzarvi su questi argomenti, proponendovi le più svariate alternative. Navigando tra le nostre categorie troverete tanti possibili esempi di come riciclare e riutilizzare, ma nulla di tutto ciò può impattare quanto la presa di coscienza sul vostro impatto sul Pianeta: siamo tutti in grado di comprendere quali dei nostri consumi sono effettivamente utili e quali superflui, siamo tutti in grado di capire quando possiamo rinunciare a qualcosa e quando invece possiamo permetterci, da tutti i punti di vista, di acquistarla, così come siamo tutti in grado di decidere di informarci se vogliamo continuare a migliorare come individui e come collettività.
E in questo ultimo caso, sapete dove trovarci!

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