Pasta di Gragnano IGP: qui è dove ti spieghiamo perché è la migliore

da | Set 3, 2024 | alimentazione, news | 0 commenti

La pasta di Gragnano è molto più di un semplice alimento: è un simbolo di eccellenza culinaria che affonda le sue radici nel cuore della Campania. Prodotta da secoli in questo piccolo comune, la pasta di Gragnano è diventata sinonimo di qualità e tradizione. Con il prestigioso riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP), ha consolidato la sua fama internazionale come simbolo della cultura gastronomica italiana.

In questo contesto di eccellenza, dal 6 all’8 settembre, Gragnano celebrerà la 22ª edizione della manifestazione Gragnano Città della Pasta. Attraverso showcooking, degustazioni, visite guidate ai mulini e pastifici, chef stellati e food creator racconteranno il legame profondo tra la pasta e il territorio, unendo storia e innovazione in un’esperienza che coinvolgerà tutti i sensi.

Storia di un prodotto IGP

La pasta di Gragnano ha radici profonde che affondano nel cuore della Campania. La tradizione della sua produzione risale almeno al XVI secolo, quando i primi pastifici a conduzione familiare cominciarono a popolare questo piccolo comune, oggi conosciuto come la Città della Pasta. Tuttavia, è nel 1845 che Gragnano ottenne il suo riconoscimento reale: il Re Ferdinando II di Borbone concesse ai pastai locali il privilegio di fornire la Corte con la loro pasta. Questa data segna ufficialmente l’inizio della fama di Gragnano come patria della pasta, in particolare dei maccheroni.

La posizione geografica unica di Gragnano, tra il Golfo di Napoli e i Monti Lattari, ha sempre offerto un microclima ideale per la produzione della pasta. Questo, insieme alla qualità dell’acqua sorgiva locale e alla maestria artigianale tramandata di generazione in generazione, ha permesso alla pasta di Gragnano di affermarsi come simbolo di qualità. Nonostante le difficoltà incontrate nel corso dei secoli, dalla concorrenza industriale alle devastazioni naturali, Gragnano è rimasta il simbolo della tradizione della pasta italiana, conquistando infine il prestigioso riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP).

Come si riconosce la vera pasta di Gragnano

Riconoscere la vera pasta di Gragnano è fondamentale per assicurarsi un prodotto di qualità superiore. Innanzitutto, è importante cercare sulle confezioni il logo dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP), che garantisce che la pasta sia stata prodotta secondo il disciplinare rigoroso del Consorzio. Solo la pasta prodotta nel Comune di Gragnano, rispettando rigorosi standard qualitativi, e confezionata sul posto entro 24 ore può fregiarsi di questo marchio.

Dal punto di vista visivo, la pasta di Gragnano IGP ha un aspetto giallo paglierino, una superficie rugosa e un taglio netto e omogeneo. Questa rugosità, ottenuta grazie alla trafilatura al bronzo, permette alla pasta di trattenere meglio i condimenti, esaltandone il sapore. Al palato, la vera pasta di Gragnano offre una consistenza soda, elastica e uniforme, con una tenuta di cottura eccellente che la mantiene sempre “al dente”.

Inoltre, la vera pasta di Gragnano IGP non presenta macchie, bolle d’aria o fessure, ed è priva di collosità, confermandosi un prodotto d’eccellenza sia dal punto di vista estetico che gustativo.

Un delicato processo di produzione

Il processo produttivo è un elemento distintivo della pasta di Gragnano IGP, un’arte tramandata nei secoli che si compone di diverse fasi specifiche. Dalla selezione delle migliori semole di grano duro fino alla lenta essiccazione, ogni fase è curata nei minimi dettagli per garantire un prodotto di altissima qualità.

Tutto inizia con l’impasto della semola di grano duro di altissima qualità, mescolata con acqua pura delle sorgenti dei Monti Lattari (in una percentuale che non supera il 30%). Questo impasto viene lavorato fino a raggiungere una consistenza omogenea ed elastica, necessaria per la fase successiva: la trafilatura al bronzo.

Questa è una fase cruciale per ottenere un prodotto di qualità. L’impasto viene trafilato in stampi in bronzo che conferiscono alla pasta la sua caratteristica superficie rugosa. Una volta trafilata, la pasta viene sottoposta a un processo di essiccamento, che varia in base ai formati e può durare dalle 6 alle 60 ore con temperature tra i 40° e gli 80°C. Un passaggio molto delicato, in cui la pasta viene ventilata con aria calda più volte per gestire gradualmente l’umidità.

Dopo l’essiccamento, la pasta viene raffreddata e stabilizzata, per poi essere confezionata entro 24 ore direttamente nei pastifici di Gragnano: questo permette di preservare le qualità organolettiche e la struttura.

Il rigoroso processo produttivo, interamente svolto a Gragnano, è ciò che rende la pasta di Gragnano IGP unica al mondo.

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Foto: Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP

Gragnano Città della Pasta: la festa che celebra il food più social che ci sia

Per celebrare l’unicità di questo prodotto della tradizione culinaria italiana, dal 6 all’8 settembre torna la manifestazione dedicata alla Pasta di Gragnano IGP.

Alimento versatile e inclusivo, capace di adattarsi a ogni situazione e ai vari trend, protagonista a tavola e in molte delle nostre stories sui social. Se c’è un hashtag capace di rappresentare questo alimento iconico è proprio #social. La pasta, l’alimento sociale per eccellenza, è al centro della manifestazione Gragnano Città della Pasta, giunta alla sua 22esima edizione e organizzata dal Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP, con il supporto del Comune di Gragnano e della Regione Campania. E quest’anno, a raccontarla, saranno proprio molti chef e food creator che già sui social la celebrano al meglio attraverso le loro ricette.

La Città della Pasta aprirà le sue porte, offrendo un’esperienza immersiva che permetterà di scoprire le origini e la produzione della Pasta di Gragnano IGP. Tra visite guidate ai mulini e ai pastifici, showcooking e degustazioni, chef rinomati e food creator vi condurranno in un viaggio che unirà tradizione e innovazione. Inoltre, quest’anno si festeggerà il 20° anniversario del Consorzio, con ospiti d’eccezione, come Origin Italia, il FAI e la Fondazione Film Commission Regione Campania, e gli amici di sempre, come altri consorzi di prodotti IGP e DOP, tra cui la Mozzarella di Bufala Campana DOP e il Pomodoro di San Marzano DOP.

L’evento avrà inizio venerdì 6 settembre con la cerimonia di inaugurazione nel centro della città, a cui parteciperanno le istituzioni, il Presidente del Consorzio Massimo Menna, i rappresentanti dei pastifici consorziati e il Sindaco di Gragnano Nello D’Auria.

Le informazioni dettagliate sul programma saranno disponibili sia sul profilo Instagram ufficiale del consorzio sia sul sito web del consorzio: rimani aggiornato per tutte le novità.

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