Una bomba d’acqua, violenta e improvvisa, ha colpito Roma ieri, nel pomeriggio. Sulla Capitale, il forte nubifragio ha portato la stessa quantità di pioggia che solitamente cade in un intero mese autunnale. La Protezione Civile di Roma Capitale ha descritto la situazione come eccezionale e inaspettata. Sul centro storico sono caduti più di 80 mm di pioggia per mq in meno di un’ora, un fenomeno che nessun bollettino aveva previsto.
L’intensità dell’evento ha causato numerosi disagi e danni in diverse zone della città, con allagamenti, caduta di alberi e incidenti stradali che hanno richiesto l’intervento massiccio dei soccorsi. I quartieri più colpiti sono stati il centro storico, Prati e le zone est di Roma, dove il maltempo ha continuato a imperversare fino al tardo pomeriggio.
Cos’è un downburst?
Non una semplice bomba d’acqua: il fenomeno meteorologico che ha colpito Roma si chiama downburst. Questo termine tecnico descrive una raffica di vento estremamente potente e discendente, che si forma durante i temporali. Un downburst avviene quando una massa d’aria fredda, spinta verso il basso da una corrente ascendente nel temporale, colpisce il suolo con forza, provocando raffiche di vento che possono superare i 90 km/h, come è accaduto ieri nella Capitale.
Quando questa corrente d’aria raggiunge il suolo, si espande in tutte le direzioni orizzontali, generando venti distruttivi che possono abbattere alberi, danneggiare edifici e causare allagamenti improvvisi. È proprio questa dinamica che ha contribuito alla violenza del nubifragio, rendendo la situazione particolarmente difficile da gestire per i soccorritori.
Bomba d’acqua a Roma: danni e interventi sul campo
Per far fronte all’emergenza, il sindaco Roberto Gualtieri ha convocato in serata una riunione di coordinamento con i responsabili della Protezione Civile, dei Lavori Pubblici, dell’Ambiente e altre autorità cittadine.
Numerosi gli interventi in città: 450 operazioni in totale, tra cui 120 per allagamenti, 44 per incidenti stradali e 180 per la rimozione di alberi o rami caduti.
Il maltempo ha messo in difficoltà anche il sistema di trasporti: diverse stazioni della metropolitana sono state chiuse temporaneamente, e alcune linee di autobus sono state deviate su percorsi alternativi.
Un fulmine si è abbattuto sull’Arco di Costantino, provocando persino la caduta di alcuni frammenti. In zona Circo Massimo sono caduti cinque alberi: in particolare, due grossi cipressi che hanno danneggiato la cancellata del Roseto comunale. Crollata parzialmente anche un’impalcatura di una tribuna nel Circo Massimo. Nel quartiere Prati, l’ospedale Santo Spirito ha subìto alcuni allagamenti.
La Protezione Civile ha già avviato le operazioni di ripristino nelle aree più colpite, mentre continua il monitoraggio della situazione in tutta la città.
Le dichiarazioni del sindaco Gualtieri
Così ha commentato il sindaco Gualtieri: “L’evento che ha colpito Roma è davvero senza precedenti, perché di grande potenza e concentrato in pochissimo tempo e in alcune aree della città, a partire dal centro storico. Ringrazio i volontari della Protezione Civile di Roma Capitale e la Polizia Locale che hanno compiuto più di 400 interventi con grande rapidità ed efficienza a supporto dei cittadini e della circolazione. Nonostante la potenza del downburst, che ha causato numerosi allagamenti e crolli di alberi, a una prima ricognizione i danni, pure inevitabili, sono stati relativamente contenuti grazie anche all’enorme lavoro di prevenzione che abbiamo messo in campo nei mesi scorsi con la pulizia delle caditoie, la rimozione delle foglie e la potatura degli alberi.
Tuttavia, risulta sempre più evidente che il tema dei mutamenti climatici e del loro impatto sulla nostra vita è ormai ineludibile per tutti. Noi lo stiamo affrontando con serietà e decisione, a partire dal nostro piano di adattamento climatico e alle numerose azioni che esso ha individuato e che abbiamo avviato come l’aumento della portata delle condotte fognarie ed è bene che maturi una diffusa consapevolezza che nulla sarà come prima”.
Un evento straordinario per intensità e impatto, quindi, che sottolinea ancora una volta l’importanza di un’efficace pianificazione e gestione delle emergenze climatiche. Mentre la città si riprende dai danni, resta alta l’attenzione sulla necessità di rafforzare le infrastrutture e migliorare la resilienza urbana di fronte a fenomeni atmosferici estremi.
Foto: frame video Rainews.it

Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).