La scimmia leonina in via d'estinzione non è più a rischio

La scimmia leonina brasiliana, con mantello dorato, ha rischiato l'estinzione, ma i programmi di conservazione hanno portato a una crescita demografica, proteggendo l'habitat e contrastando l'epidemia.

La scimmia leonina in via d'estinzione non è più a rischio - immagine di copertina

    Tra le più eleganti scimmie esistenti, la grande scimmia leonina brasiliana (Leontopithecus rosaliala) è stata considerata per molti anni una specie in via d’estinzione. Cacciata per decenni dai bracconieri proprio grazie al suo riconoscibile mantello folto e dorato, ha subìto anche una progressiva perdita del suo habitat a causa del disboscamento.

    Negli anni Settanta, gli esemplari rimasti erano solo 200, per lo più anziani e malati, in tutto il Brasile. Oggi la scimmia leonina non è più in via d’estinzione, ma l’attenzione deve rimanere alta.

    La rinascita grazie alla conservazione

    La scimmia leonina è riuscita a riconquistare parte del suo territorio nella foresta brasiliana. Secondo i dati di Save the Golden Lion Tamarin, l’organizzazione brasiliana che monitora la specie, grazie alla reintroduzione di esemplari nati in natura, ma allevati in cattività, la popolazione è cresciuta fino a circa 4.800 individui. E ora il rischio di estinzione è lontano.

    Tra gli eventi che l’organizzazione ha tenuto sotto controllo, una epidemia di febbre gialla che ha decimato la popolazione di scimmie: dei 3700 individui censiti nel 2014, ne sono sopravvissuti solo 2.500, secondo un monitoraggio del 2019.

    Il piano di vaccinazione svolto nel 2020 si è rivelato essere la chiave del successo per la conservazione della specie, coinvolgendo più di 370 scimmie e utilizzando farmaci adattati dal vaccino umano. Un approccio decisamente innovativo che consente di avere oggi una visione più ampia nei progetti di conservazione dei primati e di immunizzazione di altre specie.

    Una speranza per il futuro per la scimmia leonina

    Oltre alla ricerca scientifica e i progetti di vaccinazione e di reintroduzione graduale delle scimmie, un aiuto consistente è arrivato anche dal ripristino dell’habitat di questo particolare esemplare.

    La riforestazione dei pascoli e la creazione di corridoi vegetali a cui hanno contribuito allevatori e agricoltori locali hanno dato una nuova vita all’habitat naturale della specie.

    Una storia a lieto fine, quella della scimmia leonina, che dimostra che salvare le specie a rischio è possibile, oltre che doveroso, soprattutto introducendo sostanziali cambiamenti comportamentali e avviando sforzi concreti. La lotta al bracconaggio e al disboscamento, avviata anche grazie a programmi governativi, ha contribuito concretamente alla sopravvivenza delle scimmie leonine.

    Photo credits kodami.it

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