
Se anche quest’anno l’estate ti ha colto di sorpresa, l’anticiclone africano ti opprime e i social sono un carosello infinito di barche, granite e piedi in acqua, sappi che c’è una via di fuga. E non prevede voli, resort o sprechi di CO₂.
Ecco 10 gite fuori porta vicino Roma, per respirare, camminare, mangiare bene e magari anche scoprire qualcosa che i turisti non conoscono.
Calcata
A meno di un’ora da Roma, ti ritrovi in un borgo sospeso nel tempo. Calcata sembra il set di un film fantasy, con i suoi vicoli medievali e botteghe di artisti un po’ stregoni. Qui non c’è nulla di mainstream: solo pietra, verde e silenzio.
Puoi arrivarci anche con bus Cotral + passeggiata.
Lago di Martignano
Meno affollato e più selvaggio di altri laghi vicino alla Capitale, è raggiungibile con una camminata (leggera) da Anguillara Sabazia. Qui niente pedalò, niente caos: solo acqua pulita, prati, e un paio di agriturismi dove mangiare come si deve. Un posto dove puoi stenderti sull’erba e dimenticarti dell’esistenza di Excel.
Nemi
Fragole, boschi e vista lago. Sì, è turistico. Ma non quanto pensi. Vai durante la settimana e ti sembrerà un altro mondo. Il centro è piccolo ma panoramico, il lago è nascosto nella conca del cratere e il sentiero per arrivarci è una discesa tra alberi e silenzi. Fai scorta di fragoline (vere) e magari fermati all’Ecomuseo.
Il parco archeologico di Veio
Chi ha detto che per vedere rovine etrusche bisogna andare per forza a Cerveteri o Tarquinia? Il Parco di Veio è immenso, sorprendente e poco frequentato. Perfetto per una giornata di cammino lento, zaino leggero e pranzo al sacco sotto gli alberi.
Si arriva anche in treno + bus.
Tolfa
Colline, aria buona, botteghe artigiane e zero traffico. Tolfa è il rifugio ideale per chi vuole allontanarsi da tutto senza sentirsi troppo fuori dal mondo. C’è anche qualche piccolo festival, e se ti fermi a dormire puoi vedere un tramonto da cartolina, ma senza filtri.
Subiaco e i monasteri
Nel cuore dell’Appennino laziale, Subiaco ti accoglie con le sue pietre antiche e i due monasteri incastonati nella roccia, San Benedetto e Santa Scolastica, immersi nel verde e ricchi di storia. È un luogo mistico anche se non sei credente, fresco anche quando Roma è un forno, e circondato da sentieri e boschi ombrosi. Portati acqua e scarpe buone.
Valle del Treja e Cascate di Monte Gelato
Una delle gite più classiche, ma sempre d’effetto. Tra Mazzano Romano e Calcata scorre il Treja, e in alcuni punti crea piccole cascate dove è ancora possibile rinfrescarsi (naturalmente sempre rispettando il luogo). C’è anche un sentiero naturalistico facile facile, perfetto per una giornata con panino e amaca.
Caprarola e Palazzo Farnese
Hai mai visto un palazzo rinascimentale a forma di stella? Caprarola è un gioiello architettonico nel cuore della Tuscia. Il Palazzo Farnese vale la visita da solo, ma il borgo e i boschi intorno completano l’esperienza. Fai un salto anche alla riserva del Lago di Vico, lì vicino.
Farfa e l’Abbazia
Una passeggiata spirituale e culturale senza il traffico della via Salaria. L’Abbazia di Farfa è un’oasi di silenzio, e il borgo ha ancora l’aria sospesa di certi luoghi dove il tempo ha rallentato di proposito. Puoi arrivarci anche in bici, se sei coraggioso (e ben idratato).
La ferrovia Civitavecchia–Capranica
Per chi cerca qualcosa di davvero fuori rotta: un itinerario lungo una vecchia ferrovia dismessa, da percorrere a piedi o in bici. Tra gallerie, ponti e natura che si riprende lo spazio, è una giornata da vivere come un piccolo viaggio nel tempo. Non per tutti, ma indimenticabile.
Un’estate lenta è possibile
Non servono mari esotici o aeroporti stressanti. A volte basta prendere un treno regionale, mettere via il telefono e lasciarsi sorprendere da quello che (quasi) nessuno racconta. Fuori porta non vuol dire lontano. Vuol dire solo fuori dalla bolla, anche solo per un giorno.