Caldo estremo: il suolo di Sicilia e Puglia segna 47 gradi

da | Lug 14, 2023 | climate change, Estate, news | 0 commenti

Italia ed Europa nella morsa del caldo estremo: tra il 9 e il 10 luglio, sono stati rilevati oltre 47 gradi sul suolo della Sicilia e della Puglia.

A documentarlo è l’animazione della missione Sentinel-3 del programma di osservazione satellitare di Copernicus, gestito dalla Commissione dell’Unione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il monitoraggio della superficie terrestre avviene tramite il radiometro SLSTR (Sea and Land Surface Temperature Radiometer) realizzato da Leonardo a Campi Bisenzio. Tale strumento può misurare la temperatura superficiale delle acque e della terra con una precisione del decimo di grado da una quota operativa di circa 800 chilometri.

Temperatura superficiale e temperatura dell’aria

Occorre precisare che esiste una differenza sostanziale tra temperatura della superficie terrestre e temperatura dell’aria. Quest’ultima è quella che leggiamo nelle previsioni meteo quotidiane: registrata al di sopra del suolo, risulta essere meno elevata di quella della superficie. La temperatura della superficie è un parametro fisico che si stabilisce in base al flusso di calore che entra e esce da un corpo: misura quindi il calore della superficie al tatto.

Come dichiarato dagli scienziati di Copernicus, la temperatura superficiale «è una variabile importante del sistema climatico del nostro Pianeta. Descrive processi come lo scambio di energia e acqua tra la superficie terrestre e l’atmosfera e influenza il tasso e i tempi di crescita delle piante».

Un luglio soffocante

Il caldo estremo rilevato in Puglia e alle pendici dell’Etna in Sicilia si inserisce in un contesto più ampio che riguarda tutta l’Europa. Temperature soffocanti caratterizzeranno il Continente ancora a lungo, come sottolinea l’Agenzia Spaziale Europea.

«Italia, Spagna, Francia, Germania e Polonia stanno affrontando una grande ondata di caldo con temperature che dovrebbero salire a 48° C nelle isole di Sicilia e Sardegna, potenzialmente le temperature più calde mai registrate in Europa. Un anticiclone – un’area di alta pressione – chiamato Cerbero (dal nome del mostro dell’Inferno di Dante) proveniente da sud farà salire le temperature sopra i 40° C in gran parte dell’Italia. Questo arriva dopo una primavera e l’inizio dell’estate pieni di tempeste e inondazioni.»

Una previsione che le rilevazioni di Sentinel-3 hanno confermato con i dati del 9 e 10 luglio. Le misurazioni della temperatura superficiale, infatti, sono fondamentali per gli scienziati per capire e prevedere i modelli meteorologici e climatici, per monitorare gli incendi, ma anche per l’agricoltura e l’urbanistica. 

«Il riscaldamento climatico amplificato quest’anno da El Niño influisce gravemente sulla produzione alimentare, sulla disponibilità di acqua e sulla nostra salute. Per adattarci correttamente a questi cambiamenti, abbiamo bisogno di informazioni tempestive con una risoluzione attuabile che il programma Copernicus sta fornendo con Sentinel-3 e presto con la  missione Copernicus Land Surface Temperature Monitoring  a una risoluzione di 50 metri» evidenzia Benjamin Koetz, mission scientist della missione Land Surface Temperature Monitoring dell’ESA.

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