La Sicilia come Valencia: fiumi d’acqua e fango sommergono città e strade

Alluvione in Sicilia: 500 mm di pioggia in 12 ore nel Catanese, strade trasformate in fiumi e auto trascinate in mare.

La Sicilia come Valencia: fiumi d’acqua e fango sommergono città e strade - immagine di copertina

    Dalla Spagna alla Sicilia, in una manciata di giorni: sono centinaia i video e le foto sui social che documentano l’alluvione disastrosa che ha colpito in queste ore la zona del Catanese. Strade diventate veri e propri fiumi, auto trascinate in mare, persino una barca che galleggia, spinta dalla corrente, in mezzo alle palazzine.

    In 12 ore, fa sapere la Protezione Civile, sono caduti 500 mm di pioggia, metà delle precipitazioni che normalmente colpiscono la zona in sei mesi.

    Un altro evento climatico estremo devastante che ha colpito un Paese del Mediterraneo, zona che, più volte, gli scienziati hanno ricordato essere hotspot del cambiamento climatico.

    500 mm di pioggia in 12 ore

    Vigili del Fuoco e Protezione Civile stanno lavorando incessantemente nelle ultime ore per la violenta ondata di maltempo che si è abbattuta sulla zona del Catanese dalla mezzanotte del 13 novembre: sono decine le operazioni di soccorso, di recupero di veicoli e di ripristino dei danni causati dall’acqua.

    La Protezione Civile ha segnalato un accumulo di 500 mm di pioggia in 12 ore, con gravi conseguenze sul territorio.

    Nella frazione di Torre Archirafi a Riposto, i torrenti Babbo e Archi, cementificati a valle, sono esondati, provocando numerosi allagamenti di condomini e abitazioni vicine al corso d’acqua e sommergendoli di fango e detriti fino a 3 metri di altezza. Le strade si sono trasformate in fiumi impetuosi, trascinando i veicoli fino al mare. Alcuni sono stati scaraventati sugli scogli della costa di Torre Archirafi. Decine di volontari dalle province di Catania, Messina, Ragusa, Enna e Siracusa sono impegnati nell’utilizzo di pompe idrovore per svuotare scantinati e garage allagati. Ci vorranno ancora molte ore prima di riuscire a rimuovere tutta l’acqua dai basamenti.

    Tra le aree più danneggiate dall’alluvione ci sono anche i comuni di Giarre, Acireale e Linguaglossa. I Vigili del Fuoco, con il supporto di sommozzatori e soccorritori fluviali, sono intervenuti in soccorso a chi era rimasto bloccato nelle proprie abitazioni o lungo le strade allagate.

    Sull’autostrada A18, tra Fiumefreddo di Sicilia e Giarre, i soccorsi si sono concentrati sugli automobilisti intrappolati dai torrenti di fango che hanno invaso la carreggiata.

    Gli allagamenti hanno colpito non solo le abitazioni ma anche infrastrutture e luoghi pubblici.

    A Catania, il sindaco ha disposto la chiusura di scuole, parchi comunali e cimiteri per consentire verifiche strutturali e garantire la sicurezza dei cittadini. Anche in altre città, come Siracusa, i sindaci hanno deciso di chiudere impianti sportivi, parchi e mercati pubblici. Il maltempo ha inoltre causato il blocco di diverse strade, con alberi caduti e strade ostruite da fango e detriti.

    Allerta rossa

    Il 12 novembre, il Dipartimento regionale della Protezione Civile aveva emesso un’allerta rossa per condizioni meteo estreme nelle province di Messina e Catania, evidenziando il rischio soprattutto per la costa ionica.

    Per evitare situazioni pericolose per i cittadini e facilitare le operazioni di monitoraggio, le autorità locali hanno ordinato la chiusura delle scuole a Catania, Messina e in altri comuni limitrofi.

    Nel resto della Sicilia, l’allerta meteo era di livello arancione, mentre sulla costa tirrenica tra Messina e Palermo rimaneva in codice giallo. Questo provvedimento ha limitato la circolazione di persone nelle aree più esposte al rischio di allagamenti.

    Per fronteggiare l’emergenza, la Protezione Civile invita la popolazione a evitare spostamenti non necessari, soprattutto nelle aree a rischio smottamenti o allagamenti. Le autorità locali hanno inoltre ricordato ai sindaci di mantenere attivi i Centri Operativi Comunali, affinché le misure di sicurezza e i soccorsi siano garantiti tempestivamente.

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