
La lontra torna al Centro e al Nord Italia: lo comunica WWF in occasione della Giornata dell’Azione per i Fiumi (che si celebra ogni anno il 14 marzo).
Tra i mammiferi più rari in Europa, la lontra era scomparsa da ormai diversi decenni in tante regioni italiane: oggi, secondo il nuovo aggiornamento WWF, si può ritrovare anche nel Nord Italia, in regioni come il Friuli-Venezia Giulia, il Veneto, il Trentino Alto Adige, la Lombardia e la Liguria, e nel Centro, nel Lazio e nelle Marche.
Con il nuovo rilevamento si certifica così l’ampliamento della popolazione di lontre del nostro Paese, già abbastanza vitale in regioni del Sud come Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Abruzzo e Molise. Una buona notizia per la biodiversità in Italia, anche se c’è ancora tanta strada da fare: le lontre in Italia sono circa 800-1.000 individui, ancora ben al di sotto del limite vitale minimo di 4.000-5.000 individui.
Il Progetto Lontra del WWF
Il Progetto Lontra del WWF, realizzato in collaborazione con l’Università del Molise e altri partner, ha giocato un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nella ricerca sulla presenza di questo affascinante animale lungo i fiumi italiani. Per 18 mesi, il team ha indagato su 35 bacini idrografici del Paese, raccogliendo prove della presenza delle lontre attraverso l’analisi degli escrementi e il monitoraggio delle video-trappole. L’aggiornamento arriva dopo 40 anni dall’ultimo e unico monitoraggio della popolazione di lontra avvenuto a livello nazionale.
A cosa si deve il ritorno della lontra anche al Centro-Nord
Sono diversi i fattori che hanno influito sul ritorno della lontra in Nord Italia. Un ruolo determinante, sicuramente, è quello delle aree protette, inclusi gli importanti rifugi gestiti dal WWF.
Proprio grazie ai fiumi, che fungono da veri e propri corridoi ecologici per le varie specie, si può anche ipotizzare anche uno sconfinamento di diversi esemplari provenienti da Paesi confinanti come Austria, Slovenia e Francia.
I segnali positivi che arrivano dalle regioni del Centro (Lazio e Marche) inoltre suggeriscono un’espansione naturale della popolazione di lontre.
La mancanza di avvistamenti in alcune regioni settentrionali, come Piemonte, Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna, indica che il lavoro di conservazione e monitoraggio deve continuare per garantire un ritorno equilibrato della specie in tutto il territorio italiano.
Una specie a rischio
Le lontre infatti continuano ad affrontare numerose minacce: attraversamenti stradali che spesso risultano fatali, la frammentazione degli habitat fluviali e il degrado degli ecosistemi ripariali. La protezione di queste specie iconiche rappresenta una delle priorità della campagna Our Nature del WWF.
Il riaffiorare della lontra nei fiumi italiani è un segnale positivo della possibilità di ristabilire l’equilibrio ecologico e preservare la ricchezza della nostra biodiversità. Tuttavia, è fondamentale mantenere l’impegno per proteggere e ripristinare gli habitat naturali, consentendo alle lontre e ad altre specie di prosperare in un ambiente sano e resiliente.