Milano allagata: mai così tanta pioggia da 170 anni

Emergenza alluvione a Milano: situazione migliorata ma Lambro preoccupa. Interventi vigili del fuoco e chiusure stradali.

Milano allagata: mai così tanta pioggia da 170 anni - immagine di copertina

    Sta parzialmente rientrando la situazione di emergenza causata dalla forte alluvione che ha colpito, allagandola, la città di Milano e la provincia del capoluogo lombardo nelle ultime ore. I livelli dell’acqua sono scesi e la situazione è migliorata in molte aree.

    Continuano a preoccupare i livelli del fiume Lambro: secondo la Polizia Locale, via Feltre è stata riaperta intorno alle 7 del mattino, ma nel quartiere di Ponte Lambro il fiume è ancora vicino ai limiti.

    Le previsioni meteo offrono una tregua che potrebbe far ritirare ulteriormente l’acqua, ma c’è timore per un possibile peggioramento in serata.

    Alluvione a Milano: l’emergenza e gli interventi

    Le intense piogge che hanno colpito Milano dalla sera di martedì 14 maggio hanno causato forti disagi e allagamenti in tutta la città. Alle 6.30 del mattino è entrata in funzione la vasca di contenimento per proteggere i quartieri Niguarda, Prato Centenaro e Isola di Milano dalle esondazioni del Seveso, i cui livelli sono aumentati a causa delle piogge incessanti.

    Il Lambro ha raggiunto livelli molto alti per la pioggia continua, provocando fuoriuscite nel quartiere di Ponte Lambro, alle porte di Milano. Anche il fiume Olona nell’Altomilanese si è ingrossato, causando allagamenti e difficoltà.

    Da ieri mattina alle 8, i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Milano hanno effettuato oltre 200 interventi, una trentina durante la notte, non solo per gli allagamenti ma anche per la caduta di alberi e tetti pericolanti.

    Le aree più colpite sono state Ponte Lambro in città, e Gessate e Bellinzago Lombardo in provincia. A Bellinzago Lombardo, le scuole sono chiuse e l’acqua si ritira lentamente, continuando a occupare strade, marciapiedi, cantine e androni. A Ponte Lambro, alcuni edifici sono ancora senza elettricità.

    La situazione migliora nei quartieri nord, nord-est e sud-est di Milano come Niguarda, mentre le forze dell’ordine si concentrano sull’hinterland, dove le difficoltà persistono, specialmente a Gessate. Restano chiusi il sottopasso di via Cogne, parte di via Rilke e via Turati in centro a causa del danneggiamento di un mezzo pubblico per una buca.

    Mai così tanta pioggia negli ultimi 170 anni

    “120-130 millimetri localizzati di pioggia, in un solo giorno, non era mai capitato negli ultimi 170 anni, e il record era 98 accaduto nel 1990”: così l’assessore alla Sicurezza e Protezione Civile del Comune di Milano, Marco Granelli, ha commentato la situazione di emergenza che si è verificata nelle ultime 72 ore.

    “Milano ieri ha anche imparato due cose. La prima: per la prima volta i quartieri di Milano attorno al Seveso non hanno avuto allagamenti e danni, la vasca del Seveso, quella di Milano, ha trattenuto 250.000 metri cubi di acqua evitando che invadesse le strade e le cantine di Niguarda, Prato Centenaro, Istria, Testi, Zara, Maggiolina, Isola. Sarebbe stata un’esondazione di 10 ore, come quella del 2014, con tutta quell’acqua in città. La vasca e la grande gestione fatta dai tecnici di MM hanno protetto la città. La seconda: anche il Lambro è diventato un fiume che si gonfia ed esonda, e la sua piena ha fatto rigurgitare i tombini di un intero quartiere, Ponte Lambro, allagandolo. Quando questi fiumi attraversano zone così urbanizzate dobbiamo fare in modo di diminuire l’acqua che immettiamo tutta insieme in poco tempo in essi e dobbiamo fare altre vasche che trattengano l’acqua”.

    Granelli sottolinea così l’importanza delle vasche di contenimento e di progetti che possano contenere il Lambro in caso di alluvione come quella che si è verificata a Milano in queste ore.

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