Quello appena trascorso è stato il quarto aprile più caldo a livello globale. Lo dice il bollettino mensile del Copernicus Climate Change Service (C3S), organismo europeo che si occupa di previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea.
I dati registrati per aprile sembrerebbero confermare il monito dell’Onu che chiede al mondo di prepararsi all’arrivo di El Niño, con temperature record per l’estate.
Intanto in Italia, i primi giorni di maggio presentano una primavera incerta con molte precipitazioni che potrebbero aiutarci ad affrontare meglio la stagione estiva.
Scopriamo di più sul record di aprile 2023 come quarto aprile più caldo di sempre.
I risultati del bollettino C3S
Il bollettino del Copernicus si basa su dati provenienti da analisi generate usando miliardi di misurazioni da satelliti, navi, aerei e stazioni meteo in tutto il mondo.
Grazie a essi è possibile tracciare un quadro sulla situazione meteorologica globale del mese appena trascorso, che risulta essere stato di 0,32°C più caldo rispetto alla media 1991-2020 e di circa circa 0,2°C in meno rispetto ad aprile 2016, l’aprile più caldo mai registrato.
Se consideriamo l’Europa, il quadro varia leggermente, registrando una temperatura media di 0,23°C in più rispetto alla media 1991-2020. Aprile è stato più freddo di 1,7°C rispetto all’aprile più caldo mai registrato, quello del 2018.
Nell’Europa sud-occidentale, in particolare in Spagna e Portogallo, le temperature sono state molto al di sopra della media: a Cordova, il 27 aprile, si è registrata una temperatura di 38,8°C. In generale, hanno registrato temperature superiori rispetto alla media diverse parti dell’Africa, Asia Centrale, Sud-Est Asiatico, Giappone e Nord America settentrionale.
Ha fatto più freddo invece in Alaska, in Mongolia, nella Penisola Arabica, in India e in Australia ed è stato più umido della media in una vasta regione dell’Irlanda, nel Regno Unito e Francia, nell’Europa centrale fino all’Italia, ai Balcani e al Mar Nero.
Rimane al di sotto della media, l’estensione del ghiaccio marino antartico; allo stesso modo, anche il ghiaccio marino artico ha registrato un’estensione al di sotto del 3% rispetto alla media. Per l’Artico, aprile 2023 rientra tra i 10 più caldi mai registrati.
Il quadro che emerge dalle analisi del bollettino del Copernicus è il preludio dell’arrivo di El Niño, un fenomeno climatico di riscaldamento del Pacifico tropicale centrale e orientale che si ripete con intervalli da 2 a 7 anni, dura da 9 a 12 mesi e che causa ondate di calore, siccità e alluvioni. Quest’anno potrebbe tornare, portando a un aumento record delle temperature, come ha evidenziato l’Organizzazione meteorologica mondiale.
La situazione in Italia
In aprile, l’Italia ha registrato un clima tendenzialmente più freddo e umido, con una Pasqua più fredda del Natale, che aveva registrato temperature record.
Il mese di maggio si attesterà su questa linea, con un clima più freddo e piovoso, che ricorderà più l’autunno che la primavera. Al contrario del maggio 2022 che aveva aperto una lunga stagione di siccità, quello di quest’anno sembra essere accompagnato da piogge abbondanti e diffuse che permetteranno al nostro Paese di affrontare l’estate con meno difficoltà.
Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).