Animali strani: il clamidosauro, un caso di adattamento comportamentale nei rettili

La lucertola a collare, o clamidosauro, è un rettile unico capace di aprire un ventaglio di pelle intorno alla testa per difesa e comunicazione. Vive tra le foreste e le savane dell’Australia e della Nuova Guinea, si muove correndo eretta sulle zampe posteriori e rappresenta uno degli esempi più spettacolari di adattamento comportamentale del mondo animale.

Animali strani: il clamidosauro, un caso di adattamento comportamentale nei rettili - immagine di copertina

    Tra i rettili più riconoscibili del Pianeta, la lucertola a collare – o clamidosauro (Chlamydosaurus kingii) – mostra come l’evoluzione possa trasformare un tratto anatomico in un efficace strumento di sopravvivenza. Originaria delle regioni aride e tropicali del nord dell’Australia e della Nuova Guinea, questa specie si distingue per una caratteristica singolare: un collare di pelle che si apre intorno alla testa come un ventaglio quando si sente minacciata. Dietro quel gesto si nasconde un meccanismo difensivo e comunicativo, frutto di milioni di anni di evoluzione e ogni parte del suo corpo racconta la storia di un animale adattato in modo preciso al proprio ambiente.

    Un’architettura naturale fatta per sorprendere

    La lucertola a collare raggiunge mediamente gli 80–90 centimetri di lunghezza, compresa la coda che rappresenta quasi due terzi del corpo. Il capo triangolare ospita un apparato muscolare complesso, con membrane cutanee sostenute da cartilagini mobili. Quando il clamidosauro percepisce un pericolo, contrae questi muscoli e solleva il collare, un ampio cerchio di pelle che può superare i 25 centimetri di diametro. L’effetto è quello di un fiore improvvisamente sbocciato, ma dai toni decisi: rosso, arancio e giallo, colori che avvertono chiunque si avvicini della sua determinazione.

    Il collare non è solo difesa. È anche linguaggio. I maschi lo utilizzano nei confronti dei rivali per stabilire la dominanza o durante la stagione degli amori per impressionare le femmine. Le posture, le vibrazioni della gola e il ritmo dei movimenti del collare costituiscono un sistema di segnali visivi codificati. A completare l’effetto scenico, la bocca si apre spalancata, mostrando la cavità interna di un rosso acceso, mentre il corpo si erge sulle zampe posteriori in posizione verticale. In quell’istante, il piccolo rettile diventa un gigante illusorio, un’apparizione che impone rispetto persino ai predatori più determinati.

    La pelle, coperta di piccole scaglie regolari, varia dal bruno al grigiastro con sfumature più chiare sul ventre. Il colore cambia leggermente in base alla temperatura e all’umidità, un adattamento che migliora la termoregolazione e il mimetismo tra la sabbia e la vegetazione.

    Vita tra rami e sabbia: habitat e comportamento

    Il clamidosauro vive in un paesaggio di contrasti: foreste di eucalipti, savane erbose e zone rocciose, ambienti in cui alterna la vita arboricola a brevi incursioni al suolo. Trascorre gran parte del tempo sui tronchi, dove la posizione elevata gli consente di controllare il territorio e individuare eventuali prede o minacce. Quando scende, lo fa con movimenti rapidi, appoggiandosi inizialmente sulle quattro zampe per poi sollevarsi sulle posteriori e correre eretto, coda in equilibrio e collare chiuso. Questa andatura bipede, curiosamente simile a quella di un piccolo dinosauro, rappresenta uno degli spettacoli più sorprendenti della fauna australiana.

    Animale diurno, durante le ore più calde si espone al sole per regolare la temperatura corporea, scegliendo con precisione il grado di inclinazione del corpo rispetto alla luce. Nelle stagioni più piovose, la maggiore umidità favorisce un’intensa attività alimentare e riproduttiva.

    Il territorio del clamidosauro è ampio e dinamico. Gli individui non si scontrano frequentemente, ma comunicano a distanza con oscillazioni del corpo e aperture parziali del collare, una sorta di linguaggio visivo che evita conflitti diretti. La notte, si rifugia tra i rami bassi o sotto i tronchi caduti, dove trova riparo dai predatori e conserva calore.

    Dieta e strategia di caccia

    Pur essendo un predatore opportunista, la lucertola a collare basa la propria alimentazione su insetti, ragni e piccoli vertebrati. Caccia principalmente a vista, affidandosi a un’eccellente capacità di percepire il movimento. L’immobilità è parte integrante della sua strategia: resta ferma per lunghi minuti, osservando, poi scatta con una velocità improvvisa che lascia alla preda pochissime possibilità di fuga.

    La lingua, lunga e appiccicosa, cattura cavallette, scarabei e altri insetti con un movimento rapido e preciso. In periodi di abbondanza, non disdegna piccoli roditori o lucertole più piccole. Il metabolismo, efficiente e flessibile, le permette di adattarsi a stagioni di scarsità riducendo l’attività e consumando le riserve energetiche accumulate nel tessuto adiposo della coda.

    Ogni elemento del suo comportamento alimentare riflette una logica energetica raffinata: pochi sprechi, massima efficacia. Il clamidosauro non insegue a lungo, non combatte per il cibo; preferisce l’attesa e la precisione, una disciplina che si ripete identica giorno dopo giorno.

    Riproduzione e ciclo vitale

    La stagione riproduttiva coincide con l’inizio delle piogge, quando le risorse aumentano e la temperatura favorisce lo sviluppo delle uova. I maschi si affrontano in brevi duelli visivi, con collari aperti e oscillazioni del corpo. L’accoppiamento avviene tra la fine della primavera e l’estate. La femmina depone da otto a venti uova in una buca poco profonda, scavata nel terreno sabbioso, e le ricopre accuratamente.

    L’incubazione dura circa due mesi. Alla schiusa, i piccoli sono già perfettamente formati e autonomi: sanno arrampicarsi, correre eretti e aprire il collare. Crescono rapidamente nei primi mesi, sfruttando l’abbondanza di insetti stagionali. Pochi raggiungono l’età adulta, ma chi sopravvive può vivere fino a dieci anni, un periodo notevole per un rettile di medie dimensioni.

    Nonostante l’aspetto, il clamidosauro è difficile da avvistare. Vive in aree remote e preferisce mantenersi immobile tra i tronchi, dove il collare chiuso aderisce al corpo come un’armatura mimetica. Solo in caso di minaccia o di corteggiamento manifesta la sua spettacolarità. Gli osservatori raccontano che la sua comparsa improvvisa, con il ventaglio aperto e la corsa eretta, produce un effetto tanto inaspettato da sembrare una visione preistorica.

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