
Se anche il tuo armadietto del bagno trabocca di flaconi mezzi usati, mascara secchi e rossetti provati tre volte e mai più, probabilmente sei anche tu una vittima dei ritmi isterici dell’industria della bellezza, tra tendenze mordi e fuggi e consumo compulsivo.
Eppure, in mezzo a questo caos, qualcosa si muove. Qualcuno ha pensato che forse, invece di buttare l’ennesimo barattolo di crema, potremmo semplicemente ricaricarlo. È da qui che nasce il concetto di cosmetici ricaricabili, prodotti pensati per durare di più e ridurre gli sprechi. Non è un’idea nuova, ma è una di quelle che funzionano e che ti fanno risparmiare spazio e soldi. Una soddisfazione non da poco, considerando che così non contribuirai all’apocalisse climatica a colpi di flaconi monouso.
Un packaging che cambia le regole del gioco
L’idea alla base dei cosmetici ricaricabili è sorprendentemente semplice, ma tutt’altro che banale: ridurre la necessità di produrre nuovi imballaggi, prolungando la vita dei contenitori tramite ricariche. Il che si traduce in un impatto ambientale notevolmente inferiore.
Flaconi in vetro, meccanismi in metallo, contenitori progettati per essere aperti, svuotati e ricaricati più volte: la qualità dei materiali impiegati in questi packaging è spesso superiore a quella dei prodotti tradizionali, proprio perché devono durare nel tempo. La robustezza e l’igiene diventano dunque elementi chiave, che trasformano il packaging da oggetto usa e getta a vero e proprio alleato di bellezza sostenibile.
Risparmiare è (anche) una scelta eco
Chi ha detto che sostenibilità fa sempre rima con costi più alti? Se è vero che i cosmetici ricaricabili richiedono un investimento iniziale maggiore, spesso dovuto alla qualità dei materiali e alla progettazione del contenitore, è altrettanto vero che, sul lungo periodo, l’acquisto del solo refill comporta un risparmio economico considerevole.
Le stime ambientali parlano chiaro: si può arrivare a tagliare fino al 70% di emissioni di CO2, il 65% di consumo energetico e il 45% di utilizzo d’acqua, semplicemente optando per la ricarica. E poi ha un impatto sul portafoglio: chi rimane fedele a uno stesso prodotto, sfruttandone più volte il contenitore, riduce sensibilmente la spesa cosmetica mensile.
Non è solo una questione di numeri. Adottare questo tipo di consumo comporta un cambio di paradigma, una riflessione più ampia sul ciclo di vita dei beni che utilizziamo ogni giorno.
Una scelta consapevole, non priva di sfide
Naturalmente, non tutto è oro ciò che si può ricaricare. Se da un lato i benefici ambientali ed economici sono indiscutibili, dall’altro non si possono ignorare alcune complessità legate all’utilizzo di cosmetici ricaricabili.
Per esempio, le aziende devono investire in nuovi sistemi produttivi e logistiche dedicate alla vendita di refill. I consumatori, a loro volta, devono rivedere le proprie abitudini: scegliere prodotti pensati per essere riutilizzati più volte, conservarli correttamente, e prestare attenzione all’igiene per evitare contaminazioni microbiologiche.
Cosa puoi ricaricare, oggi
L’universo dei cosmetici ricaricabili è in continua espansione, e tocca quasi tutte le aree della cura personale:
- Skincare: creme viso, sieri e contorno occhi ricaricabili sono sempre più diffusi grazie a brand come Fenty Beauty, Dermalogica, Origins, Augustinus Bader e Dior. Per chi cerca opzioni più economiche: puroBIO Cosmetics, Dr.Hauschka, Nivea Naturally Clean, Skon Cosmesi Naturale Bio.
- Cura del corpo: lozioni e creme corpo ricaricabili, come quelle di Susanne Kaufmann, The Ritual of Sakura e Munio Skincare.
- Capelli: shampoo e balsami in formato refill sono offerti da marchi come OUAI, Lavera, Urtekram e Kiehl’s.
- Make-up: rossetti, ciprie, blush e ombretti ricaricabili sono sempre più presenti nelle collezioni di Gucci, Zao, Armani Beauty, Charlotte Tilbury e Dior. Per chi cerca brand meno costosi: Zao Make-Up, Avril, Benecos.
- Profumi: sempre più fragranze, anche di lusso, adottano il formato refill. Tra questi: Dior, Prada, Yves Saint Laurent, Mugler, Guerlain, Chanel.
Verso una cosmesi più circolare
Scegliere cosmetici ricaricabili significa ridurre i rifiuti, tagliare gli sprechi e rallentare il consumo compulsivo. Ma significa anche, più profondamente, riconsiderare il nostro ruolo di consumatori: non solo acquirenti, ma attori attivi in un sistema che può evolvere verso modelli più sostenibili.