Per la prima volta nella storia, l’energia solare ha superato il carbone nella produzione di elettricità in Europa, segnando un momento storico nella transizione energetica del Continente.
I dati emergono dal rapporto European Electricity Review 2025 di Ember, think tank specializzato in analisi climatiche ed energetiche. Il solare ha rappresentato l’11% della produzione totale di elettricità nell’Unione Europea nel 2024, superando il carbone, sceso sotto il 10%. Questo risultato evidenzia un cambiamento importante, frutto di politiche climatiche ambiziose, investimenti consistenti nelle rinnovabili e una crescente consapevolezza dell’urgenza climatica.
La crescita del solare e il declino del carbone
Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha ridotto drasticamente l’uso di combustibili fossili. Nel 2024, la produzione di energia da carbone è diminuita del 24% (-39 TWh) rispetto all’anno precedente, con cali particolarmente marcati in Germania, Polonia e Italia. Parallelamente, la produzione da gas naturale ha registrato una flessione del 14% (-29 TWh). Questi dati si inseriscono in un quadro più ampio, che ha visto una riduzione complessiva della produzione di elettricità da fonti fossili nell’UE.
Nel frattempo, il fotovoltaico ha continuato la sua espansione. Nel 2024, la capacità installata di fotovoltaico è aumentata di 66 GW, portando il totale a 338 GW, un record che consolida il solare come una delle principali fonti di energia rinnovabile in Europa. Questa crescita si è concentrata soprattutto nei mesi estivi, grazie all’elevata esposizione solare.
La Germania e l’Ungheria, in particolare, hanno registrato giorni in cui l’energia fotovoltaica ha coperto oltre l’80% della domanda elettrica per più di 70 giorni.
L’importanza delle rinnovabili nel mix energetico
Oltre al solare, anche l’energia eolica ha svolto un ruolo di primo piano, rappresentando il 18% della produzione elettrica totale nel 2024. Questo dato sottolinea come il futuro energetico dell’Europa sia sempre più orientato verso una combinazione di fonti rinnovabili per ridurre la dipendenza da carbone e gas naturale.
L’Unione Europea punta a raggiungere una capacità fotovoltaica di 400 GW entro il 2025 e 750 GW entro il 2030. La transizione è sostenuta da innovazioni come l’integrazione di impianti fotovoltaici su tetti e superfici inutilizzate e dallo sviluppo di sistemi di accumulo avanzati. Nel 2023, la capacità di accumulo tramite batterie è raddoppiata, raggiungendo 16 GW, con Germania e Italia che detengono il 70% di questa capacità. Tuttavia, per mantenere questa traiettoria sarà necessario continuare a investire nel potenziamento delle infrastrutture di rete e nell’integrazione di tecnologie più efficienti.
Le prospettive future e le sfide da affrontare
L’Unione Europea si è posta l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, un traguardo ambizioso che richiederà un’accelerazione ulteriore della transizione energetica. Nonostante i progressi, permangono alcune sfide, tra cui l’adattamento delle reti elettriche per gestire la crescente quota di energia rinnovabile e l’adozione diffusa di sistemi di accumulo per garantire la stabilità della fornitura.
Nel contesto globale, il passaggio a un mix energetico più sostenibile è influenzato anche dalla crisi energetica e dagli eventi geopolitici recenti, che hanno sottolineato l’importanza strategica di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. L’Europa sta dimostrando che una transizione verso un sistema energetico più pulito è possibile, ma sarà necessario mantenere alta l’attenzione sugli investimenti e sull’impegno politico.
Conclusioni
Superare il carbone rappresenta un traguardo significativo per il settore energetico europeo e un passo fondamentale per la decarbonizzazione del Continente. L’energia solare, insieme alle altre fonti rinnovabili, sta trasformando il panorama energetico, confermando che il futuro dell’Europa è orientato verso la sostenibilità. Tuttavia, questo è solo l’inizio di un percorso che richiederà un impegno costante per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici e costruire un sistema energetico resiliente e inclusivo.