Delle tante citazioni e informazioni di cui è disseminato il nuovo libro di Eliana Liotta, Il cibo che ci salverà, una più di tutte mi ha colpito:
“Se la popolazione dei paesi industrializzati riuscisse a raddoppiare entro il 2050 i consumi di vegetali e dimezzasse quelli di zuccheri, farine raffinate e carni rosse e trasformate, si frenerebbe il riscaldimento globale e si eviterebbero almeno 11 milioni e mezzo di decessi prematuri all’anno dovuti ad abitudini alimentari malsane.”
Scritto con un linguaggio diretto, semplice, accattivante, ma non per questo non approfondito e sostenuto di evidenze scientifiche, mi sono ritrovato immerso in una lettura piacevole e ricca di nozioni e argomentazioni sul perché e come un consumo alimentare consapevole può portare
effetti benefici al pianeta oltre che alla nostra salute.
In particolar modo, tutta la secondi parte aiuta a far chiarezza sulla relazione tra cibo, salute ed ecologia, dindo risposte a una lunga serie di domande, divise per categorie di alimenti, che il consumatore medio si pone o, quantomeno, dovrebbe porsi.
Delle cinque diete ecologiche suggerite, mediterranea, carnivora climatica, pescetariana, vegetariana e vegana (e per dieta l’autrice intende uno stile alimentare e un modo di vivere, e non un ricettario triste e ipocalorico) ne traccia i principali aspetti, sia in termini salutistici che ecologici, con un tono laico e misurato che ho molto apprezzato e che penso convincerà anche il più accanito carnivoro a riflettere se non sia il caso di cambiare qualcosa nelle proprie abitudini, per sé stessi e per il pianeta.
Eliana Liotta
La nave di Teseo, 2021
17.10 euro

Millessimo 1963, ha sempre creduto, da markettaro e da editore, nel valore della parola e gli piace andar di bolina, metaforicamente e no. Innamorato del mare, a contatto con il quale vive per buona parte dell’anno, ha pensato managaia.eco e aggregato persone e idee per dargli voce.