
In ogni epoca, qualcuno ha promesso salvezza assoluta, verità definitiva, o una via segreta per sfuggire al caos del mondo. A volte nasce una religione, più spesso una setta. Cambiano i linguaggi, dagli dèi antichi agli alieni, dai mantra alle start-up spirituali, ma la dinamica resta identica: un leader carismatico, un gruppo che smette di dubitare, e una realtà che si chiude su se stessa. Le sette sono specchi deformanti del nostro desiderio di appartenere e credere. Ma dietro la promessa di purezza si nasconde quasi sempre una trappola. Ecco alcune delle più assurde, affascinanti e pericolose comunità nate nel mondo contemporaneo.
Sommario
- Heaven’s Gate – Stati Uniti
- Aum Shinrikyō – Giappone
- NXIVM – Stati Uniti / Messico
- Movimento per la Restaurazione dei Dieci Comandamenti di Dio – Uganda
- The Family (o Great White Brotherhood) – Australia
- Falun Gong – Cina
- Raëliani – Francia / Canada
- Scientology – Stati Uniti
- The Source Family – Stati Uniti
- Il culto di Jeffrey Epstein – Stati Uniti
- Concludiamo
Heaven’s Gate – Stati Uniti

Fondata negli anni ’70 da Marshall Applewhite e Bonnie Nettles, Heaven’s Gate mescolava misticismo new age, fantascienza e paranoia apocalittica. I suoi membri credevano che la Terra fosse un pianeta “da riciclare” e che solo pochi eletti avrebbero potuto “ascendere” a un piano superiore di esistenza.
Quando nel 1997 comparve la cometa Hale-Bopp, Applewhite annunciò che dietro di essa si nascondeva un’astronave pronta a raccoglierli. Pochi giorni dopo, 39 persone si suicidarono in massa in una villa californiana, vestite in modo identico e con una coperta viola sul volto. Heaven’s Gate è uno degli esempi più estremi di come un culto possa trasformare la spiritualità in un’ossessione di fuga dal mondo, fino a renderla letale.
Aum Shinrikyō – Giappone

Guidata dal carismatico e inquietante Shoko Asahara, questa setta nacque come gruppo pseudo-buddista negli anni ’80, ma si trasformò rapidamente in una macchina di morte. Asahara predicava l’avvento dell’Apocalisse e sosteneva di possedere poteri soprannaturali, compresa la levitazione. Prometteva ai suoi seguaci la salvezza da un imminente disastro nucleare e il dominio su una “nuova umanità purificata”. Nel 1995, Aum Shinrikyō organizzò l’attacco con gas sarin nella metropolitana di Tokyo, uccidendo 13 persone e ferendone oltre mille. Asahara venne condannato a morte già nel 2004 per i crimini orchestrati dalla setta. La sua esecuzione avvenne nel luglio 2018 insieme a sei membri senior.
È considerato uno dei peggiori atti di terrorismo in Giappone e mostra come una setta religiosa possa degenerare in organizzazione militare e criminale, sostenuta da un delirio messianico.
NXIVM – Stati Uniti / Messico

All’inizio sembrava solo un programma di crescita personale: corsi di “empowerment” e sviluppo del potenziale umano. Ma dietro NXIVM si nascondeva una rete di manipolazione psicologica e sessuale. Il fondatore Keith Raniere – venerato come Vanguard – imponeva ai membri una rigida gerarchia, esercitando controllo mentale attraverso sedute di confessione e obbedienza cieca.
Le donne, in particolare, venivano marchiate con le iniziali del leader e costrette a rapporti sessuali sotto il pretesto di “liberarsi dai limiti sociali”. Quando il caso esplose nel 2018, si scoprì che NXIVM era una struttura piramidale che univa il linguaggio del coaching a una forma di schiavitù moderna. A Keith Raniere, poi, vennero dati 120 anni da passare in prigione.
Movimento per la Restaurazione dei Dieci Comandamenti di Dio – Uganda

Negli anni ’90, in una delle regioni più povere dell’Uganda, un gruppo di predicatori proclamò la fine del mondo per il 1° gennaio 2000. I membri del movimento vendevano tutto, vivevano in silenzio, digiunavano e pregavano in attesa dell’Apocalisse. Quando la profezia fallì, la disillusione divenne furia: i leader radunarono centinaia di seguaci in una chiesa e appiccarono il fuoco. Morirono più di 500 persone.
Questo massacro è un esempio brutale di come il fanatismo religioso possa trasformarsi in suicidio collettivo, e di come la paura del peccato e della fine possa essere manipolata fino all’annientamento.
The Family (o Great White Brotherhood) – Australia

Anne Hamilton-Byrne era un’ex insegnante di yoga che si proclamava reincarnazione di Cristo. Negli anni ’70 fondò una comunità isolata nelle campagne di Melbourne, dove predicava la purezza spirituale e il distacco dal mondo corrotto. In realtà, The Family era una struttura di controllo psichico e abuso sistematico: Hamilton-Byrne adottò illegalmente decine di bambini, li vestiva tutti allo stesso modo, li drogava con LSD e li sottoponeva a indottrinamento religioso.
Solo negli anni ’90 le autorità riuscirono a smantellare la setta. Oggi, molti ex membri raccontano di vivere ancora con le cicatrici psicologiche di quella “famiglia spirituale” che prometteva amore ma offriva solo obbedienza e terrore.
Falun Gong – Cina

Fondato nel 1992 da Li Hongzhi, il Falun Gong iniziò come movimento di meditazione e benessere basato su esercizi di respirazione e valori morali. Con il tempo, però, il suo fondatore introdusse dottrine pseudoscientifiche e visioni cosmologiche che collocavano lui stesso come figura messianica. Il regime cinese, preoccupato dalla rapida espansione del gruppo, lo bandì nel 1999 e iniziò una durissima campagna di persecuzione.
Oggi il Falun Gong è in una posizione ambigua: perseguitato dal governo, ma anche criticato per la sua retorica anti-scientifica, omofoba e complottista. È un caso complesso, in cui la repressione statale e il fanatismo religioso si specchiano a vicenda, ognuno alimentando la paranoia dell’altro.
Raëliani – Francia / Canada

Per Claude Vorilhon, ex pilota francese diventato “profeta”, gli esseri umani non sono figli di Dio ma frutto di un esperimento genetico degli alieni Elohim. Da questa rivelazione nacque il movimento Raëliano, che combina pacifismo, sessualità libera e culto della tecnologia.
La setta si è fatta conoscere per le sue posizioni provocatorie: nel 2002 annunciò di aver clonato il primo essere umano, notizia poi smentita. Dietro la patina fantascientifica, i Raëliani predicano un’utopia di immortalità e perfezione tecnologica, che nasconde però un culto della personalità e un controllo psicologico profondo. Una religione ibrida, a metà tra Silicon Valley e fantascienza da tabloid.
Scientology – Stati Uniti

Fondata dallo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard negli anni ’50, Scientology si presenta come una filosofia di miglioramento personale, ma è spesso descritta come un sistema coercitivo fondato sul controllo economico e psicologico. I suoi adepti vengono sottoposti a “auditing” – sedute di confessione registrata – e spinti a spendere somme enormi per avanzare nei livelli di conoscenza spirituale.
Chi critica o abbandona il movimento viene emarginato o perseguitato. Scientology è riuscita a ottenere lo status di religione in molti Paesi, ma le sue pratiche e la sua struttura gerarchica l’hanno resa sinonimo di manipolazione organizzata. È l’esempio più visibile di come un culto possa sopravvivere e prosperare sotto la maschera del successo e della spiritualità moderna.
The Source Family – Stati Uniti

Negli anni ’70, a Los Angeles, Jim Baker – ex marine e proprietario di un famoso ristorante vegetariano – fondò una comunità chiamata The Source Family. Tra rock psichedelico, meditazione e poligamia, prometteva libertà e amore universale. Ma con il tempo, la comunità divenne sempre più centrata sulla figura di Baker, ribattezzato Father Yod, che esercitava potere assoluto sui suoi seguaci.
La vita nella comune era regolata da rituali, digiuni e pratiche sessuali imposte. Quando la famiglia si sciolse, molti ex membri parlarono di manipolazione e abuso spirituale. È la parabola perfetta del sogno hippie degenerato in culto: una promessa di libertà che finisce in una nuova forma di prigionia.
Il culto di Jeffrey Epstein – Stati Uniti

Ufficialmente, non era una setta. Ma nei fatti, l’universo costruito da Jeffrey Epstein ne aveva tutte le caratteristiche: un leader carismatico e manipolatore, una rete di adepti devoti, e un sistema chiuso di obbedienza, paura e privilegio. Epstein, miliardario dai contorni sempre più oscuri, prometteva potere e accesso a una cerchia “evoluta”, fatta di intellettuali, politici e scienziati. In realtà, gestiva una rete di sfruttamento sessuale e psicologico che trasformava le vittime in pedine di un rituale per ricchi.
Come in molte sette, la vergogna e il silenzio tenevano tutto in equilibrio: chi stava dentro, si sentiva parte di qualcosa di speciale; chi provava a uscire, era minacciato o ignorato. La villa ai Caraibi, le feste private, le teorie pseudoscientifiche sull’eugenetica e la “selezione dell’intelligenza” erano solo l’aspetto patinato di una struttura di potere tipicamente settaria.
Concludiamo
Le sette raccontate in questo articolo mostrano un lato oscuro della ricerca di senso, tra fanatismo, manipolazione e isolamento. Dietro promesse di salvezza o utopie straordinarie, si nascondono spesso storie di controllo, abuso e tragedia. Che siano culti apocalittici, movimenti new age o circoli di potere, queste comunità ricordano quanto sia facile lasciarsi convincere quando un leader carismatico sembra avere tutte le risposte. Realtà estreme, ma incredibilmente concrete, che restano impresse nella memoria e nella storia.