
n Salento non si va in spiaggia a caso. Altro che “oggi si va dove capita”. Qui, il mare si consulta, si interpreta, si decifra. Perché tra due mari e otto venti, la vera guida balneare è l’aria che tira. È così da sempre: il sole splende ovunque, il mare è ovunque, ma la differenza — quella che ti fa trovare l’acqua piatta come una lastra di vetro o agitata come una giornata storta — la fa il vento. Non è romanticismo: è pratica. Ecco perché chi conosce la zona sa scegliere le migliori spiagge del Salento in base al vento, come fosse una scienza esatta.
Due mari, una regola: guarda il cielo
La penisola salentina è uno stivale nello stivale, una lingua di terra circondata per due terzi dal mare: Ionio a ovest, Adriatico a est. Questa geografia duplice rende il vento un alleato prezioso per chi vuole godersi una giornata di mare con tutti i comfort: sabbia pulita, acqua calma, zero alghe e zero fastidi.
Quando soffia tramontana — fredda, secca, da nord — si va sullo Ionio: Porto Cesareo, Gallipoli, Torre San Giovanni. Se invece il cielo si carica di scirocco, caldo e umido da sud-est, si cambia versante e si punta dritti verso l’Adriatico: Otranto, Torre dell’Orso, San Foca. Facile? Solo all’apparenza. Perché per scoprire davvero le migliori spiagge del Salento in base al vento, serve un po’ di allenamento (o qualcuno che te lo spieghi).
Levante, Grecale, Libeccio: i venti che non ti aspetti
Poi ci sono i venti più “tecnici”, quelli che ti sorprendono quando ormai hai parcheggiato. Il levante, da est, agita l’Adriatico ma regala all’Ionio settentrionale — da Gallipoli fino a Porto Selvaggio — uno dei mari più limpidi che si possano trovare. Con il grecale, invece, meglio spostarsi verso la parte sud dello Ionio, da Torre Vado a Leuca: lì il mare si stende placido, quasi immobile.
Il libeccio, vento da sud-ovest, si comporta come lo scirocco: meglio evitarlo se si punta al lato ionico, e preferire l’Adriatico. Il ponente, infine, è il vento trasversale che confonde un po’ tutti, ma per chi lo conosce è un invito ad andare verso Alimini, una delle perle meno affollate anche ad agosto.
Saper scegliere è un’arte (balneare)
Chi vive il Salento davvero sa che le migliori spiagge del Salento in base al vento cambiano ogni giorno. Non c’è un posto “migliore” in assoluto: c’è un posto giusto oggi, e uno che lo sarà domani. È un turismo dinamico, quasi sportivo, che trasforma ogni giornata in una piccola spedizione meteo. Basta guardare le foglie, ascoltare un anziano del posto, o più semplicemente aprire SuperMeteo e consultare la direzione dei venti. Sì, anche le app qui sono strumenti di sopravvivenza estetica.
Lu sule, lu mare… e lu ientu
“Salentu, lu sule, lu mare, lu ientu”: il vento è talmente parte del paesaggio che compare nel proverbio più famoso della zona. È ciò che rende il mare pulito, l’aria respirabile e il bagno un’esperienza sensoriale completa. Non lo si combatte: lo si ascolta, come si fa con una lingua antica. E poi si decide, con un certo orgoglio tattico, dove andare.
Perché se è vero che qui il mare è ovunque, è altrettanto vero che solo in pochi sanno trovare ogni giorno le migliori spiagge del Salento in base al vento. E chi le trova, quasi sempre, ci torna l’anno dopo.