Le nuove parole dell’ambiente e della natura

da | Mar 24, 2023 | ambiente, climate change | 0 commenti

Il clima incide su molti aspetti della nostra vita, da quelli ambientali, etici e sociali alla cultura e alle parole. Le parole che usiamo per parlare del clima influenzano la visione e la percezione dei problemi ambientali.

Guardando un recente video realizzato da Lifegate sulle parole del clima, due parole in particolare mi hanno colpito perché evidenziano quanto il periodo storico nel quale viviamo sia drammatico, nonostante la gravità della situazione venga ancora sottovalutata.

Questi due termini sono crisi climatica ed evento meteorologico estremo.

Il termine crisi climatica è l’evoluzione del termine cambiamento climatico, un’evoluzione in grado di farci percepire meglio la gravità della situazione anche in rapporto alla capacità di molti governi di non agire in modo adeguato.

Allo stesso modo, i mass media continuano a parlare di maltempo, preferendo questo termine a evento climatico o meteorologico estremo. Questi termini avrebbero maggiore forza in fase di sensibilizzazione e permetterebbero di far ragionare sul fatto che gli eventi estremi, quali alluvioni, uragani, bufere e siccità, sono la conseguenza del comportamento dell’uomo.

La lingua cambia con noi e le parole assumono significati sempre più importanti. A occuparsene è anche il Bureau of Linguistical Reality che sta portando avanti un’iniziativa che coinvolge tutti i cittadini. Si tratta di creare una banca di parole che hanno a che fare con sensazioni, positive o negative, provate davvero a proposito dei cambiamenti climatici e della crisi ambientale in atto.

Un lavoro di gruppo, con parole suggerite dalle persone comuni che hanno provato davvero, sulla propria pelle, una data sensazione o emozione.

Uno degli esempi è la solastalgia, già entrata anche nel vocabolario Treccani, che la definisce come «uno stato di angoscia che affligge chi ha subìto una tragedia ambientale provocata dall’intervento maldestro dell’uomo sulla natura».

Guardando sul sito del Bureau of Linguistical Reality mi hanno colpito, in senso positivo, due nuove parole che voglio raccontare in questo post. Due parole che indicano un contatto diretto con la natura, fatto di profumi e odori, ma anche azioni pratiche e collettive per ripristinare gli ecosistemi danneggiati.

La prima parola è ZOEISTA e indica un essere umano che agisce in modo intenzionale, tramite idee creative, per ripristinare e far prosperare la vita tra specie diverse, vita che è stata devastata dalle attività umane.

Questo termine nasce da un gruppo di ragazzi, definiti Zlot, che ha sentito parlare del problema dello sbiancamento dei coralli australiani e ha deciso di andare sul luogo e mettere in pratica delle azioni per ripristinare l’ecosistema distrutto. Un certo numero di zoeisti riuniti per lavorare insieme forma uno Zlot.

Non è un termine correlato con la valuta polacca, se non per il suo significato di oggetto fatto d’oro che richiama la preziosità di ogni specie vivente. Potrebbe derivare dal greco zoé, vita, o dal giapponese zoe, unicamente diverso, come ogni specie vivente.

La seconda parola è SOLTACTIPHORIA. Questo termine indica l’euforia che un agricoltore prova quando annusa e tocca la terra con le mani nude, un profumo che arriva come uno “sballo” tanto è in grado di raggiungere i nostri sensi.

Un termine che nasce dall’unione di diverse parole: suolo, anima come principio vitale, tatto ed euforia come estrema felicità e stato di benessere.

Un vocabolario nuovo, originale, tutto da scoprire che spero sia sempre più popolato da parole che indicano bellezza, rinascita e amore per la terra e gli esseri viventi.

E tu, hai una nuova parola da proporre?

Fonti:

https://bureauoflinguisticalreality.com/portfolio

https://bureauoflinguisticalreality.com/

https://www.lasvolta.it/5874/che-lingua-parla-lantropocene

Video LifeGate: https://www.youtube.com/watch?v=tmKR0z8rlBs

Tag:

Post correlati