Parliamo spesso di ecologia utilizzandola come sinonimo di tutte quelle espressioni legate alla situazione attuale di cambiamento climatico e crisi ambientale e alla sensibilità verso la sostenibilità che da esse deriva.
L’ecologia però, come abbiamo visto qui, è una scienza: una disciplina molto complessa che si serve di altre tecniche e che riguarda diversi ambiti. La cura del Pianeta, i concetti di ecosostenibilità e di impronta ecologica sono legati alla sfera dell’ambientalismo, che sicuramente contribuisce alla causa per la salvaguardia del Pianeta, ma che tocca ambiti diversi come l’attivismo o, più semplicemente, un’ottica più improntata a modelli di sviluppo e di vita ecocompatibili.
Ecologia: le connessioni tra gli esseri viventi
Distinguere quindi l’ecologia in quanto scienza dall’ambientalismo contribuisce a darle uno spessore diverso e a legittimarla anche agli occhi di chi nega gli effetti di uno stile di consumo sempre più corrosivo.
L’ecologia quindi è una disciplina che si occupa di comprendere le connessioni che intercorrono tra esseri viventi e habitat naturali in cui risiedono, l’equilibrio che si crea tra questi due elementi, le cause che possono corrompere questo equilibrio e le possibili soluzioni per ripristinarlo.
L’ecosistema
Questa relazione che esiste tra organismi viventi (la componente biotica) e ambiente fisico (la componente abiotica) si chiama ecosistema. Esso tende a raggiungere, e poi a mantenere, un equilibrio dinamico tra le varie parti e si interconnette anche con altri ecosistemi, con cui poi va a costituire un macro-ecosistema, definito “paesaggio”.
L’obiettivo dell’ecologia
L’obiettivo dell’ecologia quindi è creare dei modelli per descrivere gli ecosistemi e comprenderne la biodiversità (la varietà di tutte le specie animali e vegetali). Assunte le informazioni di base delle singole unità di un territorio, l’ecologia analizza le interazioni a livello di comunità, popolazioni, individui, tra loro e con l’ambiente in cui vivono.
Non solo uno studio teorico e fine a se stesso: l’ecologia è fondamentale perché fornisce dati e analisi su cui si basano i provvedimenti, anche normativi, per la salvaguardia dei diversi ecosistemi e della biodiversità.
“Habitat”
Pensiamo ad esempio alla Direttiva “Habitat” del 1992, cuore della politica comunitaria in materia di conservazione della biodiversità. Il suo scopo è quello di proteggere la biodiversità attraverso la salvaguardia degli habitat naturali, della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri: a questo fine, la Direttiva fissa delle misure volte ad assicurare il mantenimento o il recupero degli habitat e delle specie ad essi collegate.
Le Liste Rosse di IUCN
Fondamentali anche le Liste Rosse di IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), un archivio, in continuo aggiornamento, sulla biodiversità mondiale, che analizza lo stato di conservazione e benessere di moltissime specie. Le Liste Rosse sono la base per molte delle leggi per la protezione ambientale, i finanziamenti per le ricerche e l’istituzione di aree protette.
Quelli che abbiamo citato qui sono quindi solo alcuni esempi del lavoro che fanno gli ecologi, dei loro studi e osservazioni sul campo.
La salvaguardia della Terra, degli habitat e delle specie non può prescindere dall’elemento scientifico: l’ecologia, in quanto scienza, restituisce dati e analisi indiscutibili, fondamentali per capire lo stato del nostro Pianeta e le modalità in cui agire per preservarlo.

Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).
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