Sciopero generale e manifestazione nazionale pro Palestina: tre giorni di mobilitazioni in Italia

Mobilitazioni pro Palestina dal 2 al 4 ottobre: scioperi e cortei a Roma e in varie città italiane.

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    Managaia è un sito che si occupa di sostenibilità, umana e del pianeta. In questo spirito sentiamo la responsabilità di informare i nostri lettori sulle imminenti mobilitazioni contro il genocidio in Palestina e a sostegno della Global Sumud Flotilla. Condividiamo lo sgomento per gli orrori di questo conflitto e ci auguriamo che la manifestazione di Roma (e nelle altre città) si svolgano in modo pacifico e sicuro. Per questo proponiamo un quadro chiaro di ciò che accadrà dal 2 al 4 ottobre, indicando anche le aree più delicate dove potrebbero verificarsi tensioni o scontri.

    In breve

    Dal 2 al 4 ottobre 2025 l’Italia sarà attraversata da una serie di mobilitazioni nazionali in solidarietà con la Palestina, che intrecceranno scioperi generali e cortei di piazza. Le iniziative, promosse da sindacati di base, collettivi studenteschi, associazioni palestinesi e movimenti solidali, arrivano in un momento di forte tensione internazionale e puntano i riflettori sulla guerra a Gaza e sul blocco della Global Sumud Flotilla.

    Lo sciopero del 2 e 3 ottobre

    Il primo appuntamento è con lo sciopero generale nazionale, indetto principalmente dal sindacato di base SI Cobas e sostenuto anche da USB, Cub e CGIL. L’astensione dal lavoro inizierà alle 21:00 del 2 ottobre e si concluderà alle 20:59 del 3 ottobre, coinvolgendo sia il settore pubblico sia quello privato. I comparti più colpiti saranno i trasporti, con particolare attenzione al sistema ferroviario, ma sono previsti disagi anche in sanità, autostrade e servizi di pubblica utilità. La CGIL ha confermato la partecipazione per la giornata del 3 ottobre, ampliando la portata della protesta. Lo sciopero non ha solo un carattere sindacale, ma anche politico: le sigle aderenti lo definiscono un atto di protesta contro “il genocidio a Gaza” e dichiarano apertamente il sostegno alla resistenza palestinese.

    La manifestazione nazionale del 4 ottobre a Roma

    Il culmine delle mobilitazioni sarà la manifestazione nazionale pro Palestina prevista a Roma sabato 4 ottobre. Il concentramento è fissato alle 14:30 a Porta San Paolo, con un corteo che raggiungerà Piazza San Giovanni attraversando alcune delle zone centrali della capitale. La mobilitazione è stata convocata da associazioni palestinesi in Italia, sindacati di base, collettivi studenteschi e movimenti antagonisti. Gli organizzatori parlano di una “capitale della resistenza” e stimano la partecipazione di circa 20mila persone. Per l’occasione, le autorità hanno predisposto un massiccio piano di sicurezza.

    Gli slogan principali ruotano intorno a tre richieste:

    • fermare la guerra in Palestina
    • porre fine al genocidio a Gaza
    • sostenere la Global Sumud Flotilla, che tenta di raggiungere le coste della Striscia.

    Zone calde e possibili tensioni

    Le tre giornate di protesta si concentreranno soprattutto a Roma, Milano, Napoli e nelle principali città siciliane, con aree particolarmente delicate per possibili blocchi e scontri.

    Roma: la stazione Termini e piazza dei Cinquecento saranno i punti nevralgici durante lo sciopero, con possibili interruzioni dei collegamenti ferroviari. Il 4 ottobre l’attenzione sarà invece su Porta San Paolo (partenza del corteo) e Piazza San Giovanni (arrivo), insieme alle vie centrali attraversate dalla manifestazione.

    Milano: cortei e picchetti potrebbero interessare l’area della Stazione Centrale, con rischio di scontri durante le iniziative di piazza.

    Napoli: possibili occupazioni dei binari alla Stazione Centrale e blocchi in punti strategici del traffico cittadino.

    Sicilia: agitazioni locali attese soprattutto a Palermo, Catania ed Enna, dove i sindacati di base hanno annunciato scioperi e presidi.

    Un clima di forte tensione

    Dal 2 al 4 ottobre il Paese vivrà giornate di mobilitazione intensa, con disagi nei trasporti e la possibilità di scontri nei luoghi più sensibili. A Roma, in particolare, il corteo del 4 ottobre richiamerà una presenza imponente di manifestanti e forze dell’ordine, rendendo consigliabile evitare le aree centrali interessate dalla protesta. Queste mobilitazioni segnano una nuova fase della solidarietà italiana alla causa palestinese: dalle fabbriche ai binari, fino alle piazze della capitale, il messaggio è chiaro – fermare la guerra a Gaza e sostenere chi resiste.

    tags: attualità

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