Pet food artigianale e inclusione sociale: Mastri Biscottai è il laboratorio romano che dà lavoro a giovani con disabilità intellettiva

A Roma, Mastri Biscottai è un laboratorio artigianale dove giovani con disabilità intellettiva producono biscotti per cani con standard human grade. Un esempio virtuoso di inclusione, sostenibilità e innovazione sociale.

Pet food artigianale e inclusione sociale: Mastri Biscottai è il laboratorio romano che dà lavoro a giovani con disabilità intellettiva - immagine di copertina

    Ci sono luoghi che, a prima vista, sembrano piccole botteghe artigiane come tante. Ma basta fermarsi un attimo, ascoltare le voci, osservare i gesti, per capire che lì dentro sta succedendo qualcosa di diverso. È il caso di Mastri Biscottai, un laboratorio nel quartiere Portuense di Roma dove un gruppo di giovani con disabilità intellettiva e relazionale prepara biscotti per cani.

    Il progetto è nato grazie all’associazione Ylenia e gli Amici Speciali APS. L’idea è semplice: creare un’opportunità concreta per chi spesso viene escluso dai percorsi lavorativi tradizionali. E per dare quindi un senso concreto alle parole inclusione e autonomia.

    Da esclusi a protagonisti. Quando il lavoro fa la differenza

    In Italia, trovare lavoro è difficile. Se hai una disabilità intellettiva, spesso è quasi impossibile. I numeri parlano chiaro: secondo ISTAT, lavora poco più del 30% delle persone con disabilità in età attiva. Il lavoro però non è solo uno stipendio: è indipendenza, dignità, possibilità di crescere. E invece, per molti, è ancora un miraggio.

    Da qui nasce Mastri Biscottai. Non come risposta assistenziale, ma come scelta concreta. L’associazione aveva già provato con il catering, ma tra turni serali e ritmi frenetici, non era sostenibile per tutti. Così si sono guardati intorno. E hanno notato che il mercato del pet food – soprattutto quello artigianale – stava crescendo ovunque. In Italia vivono oltre 65 milioni di animali da compagnia: cani e gatti fanno parte della famiglia, e sempre più persone cercano per loro prodotti sani, naturali, controllati.

    Da qui l’intuizione: creare biscotti per cani, belli da vedere, buoni da mangiare, fatti a mano da chi ha voglia di imparare e lavorare. Il progetto ha preso forma con un laboratorio attrezzato dove ogni ragazzo trova il suo posto: in cucina, nel magazzino, o nella comunicazione. Tutto con una logica professionale, non simbolica. E con l’idea che non ci sia nulla di più serio del lavoro fatto bene.

    Un forno, una squadra, un percorso

    Il laboratorio di Mastri Biscottai si trova in via Luigi Kossuth, a Roma, ed è attivo dal 2023. È stato realizzato grazie al contributo di enti pubblici e privati – tra cui Enel Cuore Onlus, Regione Lazio, Fondazione Prosolidar, OPM Tavola Valdese – ma il vero motore sono le famiglie che hanno creduto in questa idea e ci hanno investito tempo, energie, risorse.

    Qui, ogni giovane segue un percorso su misura: c’è chi si dedica all’impasto e alla cottura, chi si occupa delle confezioni, chi gestisce i social o risponde ai clienti. Il lavoro è scandito da regole precise, ma anche da attenzione, cura, ascolto. Un’équipe di educatori e psicologi segue da vicino ogni ragazzo, aiutandolo a gestire le sfide – anche emotive – che il lavoro porta con sé.

    I biscotti vengono preparati con ingredienti naturali, senza zuccheri o conservanti, e con l’aiuto di nutrizionisti veterinari: c’è la linea alla banana, quella alla zucca, quella alla menta. Tutti prodotti human grade, cioè adatti anche all’alimentazione umana. Il processo è interamente manuale: niente produzione in serie, ma attenzione artigianale.

    C’è anche una parte dedicata alla comunicazione: chi lavora qui impara a raccontare il progetto, a presentarlo in fiere, a gestire gli ordini online. Il sito e i canali social sono aggiornati regolarmente, e le campagne di crowdfunding – come quella su Produzioni dal Basso – servono a raccogliere fondi e a costruire una comunità attorno all’impresa.

    Una Cittadella per il lavoro e la vita

    L’obiettivo non è fermarsi ai biscotti. I promotori del progetto sognano qualcosa di più ampio: una Cittadella del Lavoro per persone con disabilità intellettiva. Un luogo dove lavorare, ma anche formarsi, fare orticoltura, incontrarsi, costruire relazioni. Non un centro chiuso, ma uno spazio vivo, in dialogo con il territorio. Una piccola comunità fondata sull’idea che ognuno ha qualcosa da dare, e che il lavoro è un diritto, non un privilegio.

    Per costruire qualcosa di duraturo, però, servono strumenti per capire se quello che si fa funziona. E allora Mastri Biscottai ha scelto di misurare l’impatto sociale: non solo entrate e uscite, ma anche dati su benessere, relazioni, qualità della vita. Gli indicatori parlano chiaro: più serenità, meno isolamento, più fiducia nel futuro. E la sensazione – condivisa da ragazzi e famiglie – che finalmente qualcuno creda davvero in loro.

    Sostenibilità a tutto tondo

    C’è un altro aspetto importante del progetto: la sostenibilità ambientale. Tutti gli ingredienti usati nei biscotti provengono da fornitori locali, spesso biologici, e il packaging è compostabile. Il messaggio è chiaro: anche quando parliamo di cibo per animali, possiamo scegliere con consapevolezza. Il rispetto per l’ambiente va di pari passo con quello per le persone.

    La rete costruita attorno a Mastri Biscottai coinvolge realtà agricole, produttori etici, clienti attenti. Una microeconomia che non punta solo al profitto, ma al valore. In futuro, l’idea è ampliare l’offerta: snack per gatti, integratori naturali, magari anche una linea di accessori. Sempre nel rispetto delle stesse regole: qualità, inclusione, cura.

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