Natale intorno al mondo: un giro tra le tradizioni più curiose

Un viaggio intorno al mondo per scoprire le tradizioni natalizie più curiose: dalle processioni messicane alle lanterne filippine, passando per saune finlandesi e barbecue australiani.

Che cos’hanno in comune cimiteri, saune e spezie? È molto semplice: sono tutti elementi tradizionali di una delle feste più amate e celebrate nel mondo, il Natale! Altro che alberi addobbati e regali: questa festività si celebra in moltissimi modi. Dal panettone al baccalà, dalle feste in spiaggia ai ritrovi in cimitero, il Natale assume moltissime sfaccettature in tutto il mondo.

Molte di queste tradizioni folkloristiche e particolari hanno radici antiche, a differenza ad esempio del Babbo Natale barbuto e vestito di rosso (frutto di una campagna pubblicitaria della Coca Cola di qualche decennio fa, rimasta poi nell’immaginario di questa festività).

Tra ricette e tradizioni, facciamo un giro nel mondo e scopriamo i mille modi per festeggiare il Natale in questo articolo.

Santa Claus

Cominciamo proprio da Santa Claus, ossia San Nicola di Myra, un vescovo cristiano vissuto nel IV secolo, famoso per la sua generosità e il suo impegno nell’aiutare i bisognosi. L’episodio più iconico vede San Nicola donare sacchi di monete d’oro a tre ragazze povere per permettere loro di sposarsi.

Il nome olandese con cui veniva chiamato San Nicola, Sinterklass, diventa un po’ alla volta Santa Claus dopo che gli olandesi emigrano in Nord America. Si trasforma nel XVII secolo in una figura meno religiosa e più folcloristica e assume le sembianze di Babbo Natale, allegro e paffuto, nell’Ottocento grazie alla poesia ‘Twas the Night Before Christmas.

Le tradizioni dal mondo

Mentre in Italia e in molte parti del mondo festeggiamo facendo regali ai nostri cari e addobbando l’albero di Natale, altri Paesi hanno tradizioni ben diverse e, ai nostri occhi, sicuramente particolari. Scopriamone alcune.

Le posadas messicane

Il Messico è un Paese che fa delle tradizioni dei veri e propri eventi nazionali, e il Natale non è ovviamente da meno. Si comincia a festeggiare il Natale il 16 dicembre con le tradizionali posadas, processioni che ricreano il viaggio di Maria e Giuseppe. Ogni sera amici e parenti si riuniscono per stare assieme, cantare, ballare e soprattutto mangiare. Non manca mai il tamale, un piatto tipico di farina di mais con carne e spezie, avvolto in foglie di banano.

I messicani festeggiano il Natale per quasi un mese, unendo le tradizioni coloniali cristiane, ma mantenendo vive anche quelle autoctone, che prevedono processioni, balli e canti per giorni.

Saune e cimiteri finlandesi

La tundra e le cittadine finlandesi sono luoghi molto suggestivi, e lo diventano ancor di più a Natale, quando la tradizione vuole che le persone comincino la giornata con una sauna purificatrice, per poi recarsi tutti insieme al cimitero e accendere candele per i morti.

In questo modo, il Natale in Finlandia si tinge di colori particolari: con centinaia di lumini accesi su sfondi innevati, nel completo silenzio.

Natale in spiaggia in Australia

Barbecue, bibite fresche, festa in spiaggia e bagno nell’oceano: sono queste le caratteristiche del Natale australiano, dove in questo periodo il clima è perfetto per tuffarsi in acqua. Non mancano le partite di cricket e in picnic in famiglia.

In Australia, il Natale assume colori e temperature totalmente diversi da quelli a cui siamo abituati, ma è comunque un’occasione per organizzare mega feste in spiaggia.

Il pollo fritto giapponese

Anche il Giappone è stato vittima di una campagna pubblicitaria che ne ha fortemente influenzato le tradizioni.

Nel 1974 infatti KFC, Kentucky Fried Chicken, lancia la campagna Kentucky for Christmas, per attirare i giapponesi nel fast food nel periodo natalizio. La campagna ha un successo enorme, tanto da instaurarsi stabilmente nelle abitudini giapponesi.

Pensate che oggi, per andare al KFC in Giappone nel periodo natalizio, è necessario prenotare con mesi di anticipo!

I tredici Babbi Natale islandesi

Riportiamo un pizzico di magia al Natale tornando al freddo, e precisamente in Islanda, isola di vulcani e aurore boreali.

In Islanda nei tredici giorni che precedono il Natale i bambini lasciano le proprie scarpe sul davanzale e, giorno dopo giorno, per tredici giorni, ricevono regali o patate (nel caso non si siano comportati bene).

Genna, il Natale in Etiopia

Cambiamo profumi e sapori e spostiamoci in Africa, precisamente in Etiopia. Molti Paesi africani, un po’ come il Messico, mischiano le tradizioni locali con quelle dei Paesi colonizzatori.

Il Natale in Etiopia, chiamato Genna, si celebra il 7 gennaio secondo il calendario ortodosso. Dopo una lunga e suggestiva messa mattutina, si prosegue con un generoso pranzo a base di doro wat, uno stufato di pollo speziato servito con injera, il tipico pane fermentato etiope.

Filippine, il Natale più lungo del mondo

Non potevamo non parlare del Natale più lungo del mondo. Nelle Filippine, infatti, si comincia a festeggiare a settembre e si finisce a gennaio. Uno degli eventi più spettacolari è il festival delle lanterne giganti a San Fernando, in cui enormi lanterne dalle forme e i colori più disparati illuminano le notti, creando un incredibile clima di festa.

Belle le tradizioni, ma cosa si mangia di buono?

Eh sì, perché Natale per tutti noi ha un suo gusto e un suo sapore. Natale è convivialità e lunghe, a volte lunghissime, mangiate con i propri familiari. Scopriamo quindi alcuni piatti tipici del periodo natalizio, spostandoci da un Continente all’altro.

Bûche de Noël – Francia

Il tronchetto natalizio francese: un rotolo di pan di Spagna farcito al burro e/o al cioccolato e decorato per sembrare un vero e proprio tronco di legno. La scelta di questa particolare forma deriva dall’usanza di bruciare un ceppo di legno durante il solstizio d’inverno.

Pan de Jamón – Venezuela

In Venezuela, troviamo un pane dolce e salato ripieno di prosciutto, uvetta e olive. Un piatto immancabile nelle tavole natalizie venezuelane servito con altri piatti tipici come l’hallaca, simile al tamale di cui vi abbiamo parlato per il Messico.

Risalamande – Danimarca

Si tratta di un dessert cremoso a base di riso, panna montata, zucchero, vaniglia e mandorle, servito con una salsa calda di ciliegie. È una variante ricca del classico budino di riso e viene spesso preparato come gioco: una sola mandorla intera è nascosta nel dolce, e chi la trova vince un premio.

Feast of the Seven Fishes – Italia (tradizione italo-americana)

Se avete visto la seconda stagione di The Bear, questa tradizione vi sarà familiare. In alcune famiglie italiane e italo-americane, la cena della Vigilia di Natale prevede infatti sette piatti a base di pesce, in omaggio alla tradizione cattolica di non mangiare carne. Tra i classici ci sono baccalà, spaghetti alle vongole e calamari fritti.

Pierogi – Polonia

I pierogi sono ravioli ripieni che possono essere dolci o salati. A Natale, in Polonia si preparano spesso quelli ripieni di cavolo e funghi o patate e formaggio. Sono serviti durante la cena della Vigilia, chiamata Wigilia, che tradizionalmente è priva di carne.

Bibingka – Filippine

Nei tre mesi e oltre di festeggiamenti, nelle Filippine preparano anche questo dolce natalizio fatto con riso macinato, latte di cocco e uova, cotto in foglie di banana. Ha un sapore dolce e leggermente affumicato.

Weihnachtsstollen – Germania

Un pane dolce ricco di frutta secca, uvetta e marzapane, cosparso di zucchero a velo. Il Stollen è una delle specialità natalizie più famose in Germania, e la sua forma dovrebbe ricordare il Bambino Gesù avvolto in fasce.

Turrón – Spagna

Questo dolce natalizio spagnolo è fatto di mandorle, miele e zucchero. Esistono due versioni principali: il turrón duro (croccante) e il turrón blando (morbido), entrambi amatissimi durante le festività. Ebbene sì, il torrone non è un dolce esclusivamente italiano.

Kransekake – Norvegia

Un dolce a forma di torre, fatto di anelli concentrici di pasta di mandorle. È decorato con glassa bianca ed è un simbolo di celebrazione nelle case norvegesi durante il Natale.

Pavlova – Australia e Nuova Zelanda

Un dessert leggero e fresco a base di meringa, panna montata e frutta fresca, perfetto per un Natale estivo nell’emisfero australe. Di solito si usano frutti tropicali come kiwi e mango.

Bacalhau da Consoada – Portogallo

In Portogallo, la cena della Vigilia prevede spesso il baccalà bollito servito con patate, cavolo e uova sode, condito con olio d’oliva. È un piatto semplice ma carico di significato simbolico.

Sperando di avervi stimolato la mente e l’appetito con questo articolo, non ci resta che augurarvi Buone Feste!

tags: folklore

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