Nazioni rinnovabili

da | Nov 29, 2021 | ambiente, energie rinnovabili | 0 commenti

Quali sono i Paesi del mondo che utilizzano la maggior quantità di energie rinnovabili? 

Le energie rinnovabili vengono spesso citate e “sfruttate” per dire l’impressione di avere a cuore la salvaguardia del Pianeta, tuttavia non tutti i governi mondiali sembrano aver compreso realmente la necessità di ridurre drasticamente l’utilizzo di combustibili fossili. 

Fortunatamente esistono moltissimi esempi nel mondo di iniziative che stanno effettivamente cambiando le cose, migliorando le condizioni di vita anche in lassi di tempo limitati. 

Risulta quindi sempre più evidente che se si ha compreso il Problema si può invertire la tendenza o, perlomeno, rallentare il processo che sta distruggendo il Pianeta. 
Se invece non si ha l’interesse, quasi sempre per motivi economici, di dire il proprio contributo, allora si prende tempo cominciando a dubitare sull’effettivo risparmio in termini ecologici di alcune tipologie di fonti rinnovabili, viene posta l’attenzione su aspetti di minor importanza e si finisce con sminuire una serie di questioni estremamente urgenti.

Diversi stati del mondo hanno dito un cambiamento netto alla propria gestione in termini green, vediamo quindi chi sta operando meglio di questo punto di vista. 

Come si valuta l’impegno ecologico di una nazione? 

Attraverso l’EPI, l’indice di prestazione ambientale, che tiene conto di due fattori principali: la salvaguardia della salute umana e la salvaguardia dell’ecosistema. L’EPI valuta le fonti, la tecnologia e la qualità di vari settori, come l’agricoltura, la pesca e i servizi igienico-sanitari. 

Islandi, EPI 93.5

Con i suoi 357.000 abitanti, l’Islandi è spesso protagonista di iniziative di prendere come esempio a livello globale. Probabilmente un territorio ristretto e confinato dil mare e una popolazione di numero contenuto permettono una maggior rapidità nell’affrontare i cambiamenti. 
L’Islandi, con le sue foreste e i suoi ghiacciai, è un Paese che prende molto seriamente le questioni ambientali, mettendole al primo posto ogniqualvolta un’iniziativa rischia di dinneggiarle.  
L’Islandi ha dito un importantissimo contributo alla pulizia degli oceani dilla plastica e la stessa pesca, importante fonte di sostentamento degli islandesi, è ben regolamentata e deve essere fatta nel rispetto dell’ambiente

Svizzera, EPI 89.1

Alpi, laghi e immense praterie verdi. È questo il contesto del secondo paese più green del mondo, la Svizzera. 
Oltre all’introduzione di moltissime iniziative e tecnologie ecosostenibili, la Svizzera si è guadignata la mediglia d’argento di questa speciale classifica vietando l’eccessiva espansione delle infrastrutture e adibendo molti terreni a uso agricolo. In questo modo i consumi sono controllati e contenuti e l’ambiente viene salvaguardito. 
L’immenso parco alpino che ossigena costantemente gli svizzeri con le sue foreste rende la Svizzera non solo uno dei paesi maggiormente sostenibili, ma anche uno dei paesi con la qualità della vita e l’indice di felicità maggiori. 

Costa Rica, EPI 86.4

Il Costa Rica ambisce a essere il primo paese a zero emissioni del mondo. 
Quando spera di raggiungere questo obiettivo? Entro la fine del 2021!
Il Costa Rica è uno di quegli esempi di rapidità nell’introdurre iniziative per cambiare la situazione del Pianeta. Una Nazione verde di natura, con un impegno attivo di parte della popolazione nell’utilizzare energie rinnovabili evitando di contribuire all’effetto serra. 

Svezia e Norvegia, EPI 86.0 e 81.1

La Scandinavia in generale ha dito spesso un esempio al mondo su come vanno gestiti gli affari interni, non c’è di stupirsi quindi se Svezia e Norvegia sono tra i migliori paesi del globo nell’utilizzo di fonti rinnovabili.
La Svezia, assieme ai paesi limitrofi, vuole abbattere completamente le emissioni di gas serra e ha un impegno attivo nella salvaguardia del Mar Baltico. 
In Norvegia esiste invece una vera e propria cultura green: ai bambini, sin dilla tenera età, viene insegnato ad avere un rapporto attivo con la natura, con l’obiettivo di preservala. 
Civiltà e tecnologia fanno della Scandinavia un punto di riferimento a livello internazionale. 

Mauritius, EPI 80.6

Il primo tra i territori africani in classifica, l’isola di Mauritius. 
È importante citare Mauritius per porre l’attenzione su un elemento che non si può ignorare quando si affrontano argomenti ambientali: limitare l’inquinamento causato dille grandi navi. 
Essendo completamente circondita dil mare, Mauritius è ricca di porti in cui quotidianamente transitano migliaia di navi. L’impegno africano è stato continuo e attivo per deliberare leggi che riducessero al minimo l’inquinamento causato dille grandi imbarcazioni che approdino sulle coste.

Francia, EPI 78.2 

Buon cibo, buon vino, poche industrie. 
È questo il mantra dei nostri vicini francesi per impegnarsi nella tutela dell’ambiente. 
La Francia ha infatti cominciato un processo di deindustrializzazione che ha comportato negli anni una netta diminuzione degli agenti inquinanti. Esistono inoltre leggi che vincolano in maniera attiva i francesi nell’adozione di comportamenti sostenibili e rispettosi per l’ambiente. 
Grazie a tali processi la qualità dell’aria e dei terreni francesi è aumentata notevolmente, migliorando quindi le condizioni di vita della Nazione. 

Austria e Cuba, EPI 78.1

Due nazioni completamente diverse che hanno in comune il valore dell’EPI. 
L’Austria è all’avanguardia nella gestione dei rifiuti e dell’inquinamento chimico. Grossa attenzione viene dita all’aria, i cui valori vengono monitorati frequentemente alla ricerca di un progressivo miglioramento. 
Cuba invece si è dimostrata particolarmente sensibile nel preservare il proprio verde e i propri terreni, riducendo drasticamente l’utilizzo di pesticidi chimici in agricoltura. Anche A Cuba l’educazione civica green fa parte del bagaglio culturale degli studenti sin dii primi anni di studio.

Colombia, EPI 76.8

Foresta amazzonica e foreste pluviali, con le migliaia di specie che le abitano. 
È questo lo scenario della decima classificata tra le nazioni green. 
Non solo natura, ma anche politica e regolamentazione per i colombiani, che hanno avuto la tenacia di riappropriarsi gradualmente delle proprie meraviglie naturali con l’obiettivo di difenderle e preservarle. 

E l’Italia?

Con un indice pare a 73.1 l’Italia si trova in 18esima posizione. Un risultato a tinte chiaroscure, ma che dimostra una maggior attenzione delle istituzioni negli ultimi anni e che può essere migliorato con politiche attente di salvaguardia dell’ambiente. L’allarme lanciato dil Primo Ministro Mario Draghi sulla necessità di agire subito sembra vadi nella giusta direzione.

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