Perché le blatte volanti hanno invaso Roma e come difendersi

L’invasione delle blatte volanti americane a Roma segna un nuovo capitolo nell’adattamento urbano degli insetti. Complici il caldo e la scarsa manutenzione, questi scarafaggi prolificano nei quartieri. Igiene, sigillature e rimedi naturali sono le prime difese.

Perché le blatte volanti hanno invaso Roma e come difendersi - immagine di copertina

    Roma si scopre vulnerabile, ancora una volta. Con l’arrivo anticipato dell’estate e temperature già tropicali a metà giugno, un’invasione silenziosa e sgradita si fa largo tra le vie della Capitale: decine di segnalazioni raccontano di scarafaggi alati, grossi, lucidi, appostati sui muri e in volo nei pressi di tombini e balconi. Si tratta delle Periplanete americane, delle blatte volanti di origine tropicale che ormai si è perfettamente adattata al clima urbano mediterraneo, favorito da un riscaldamento globale che non risparmia nessuna latitudine. I quartieri colpiti si moltiplicano – da Monte Mario a Torpignattara, fino a Ostia – e l’allarme dei cittadini si mescola a una certa rassegnazione, come se anche questa nuova presenza dovesse diventare parte integrante del paesaggio estivo romano.

    Un insetto fuori scala

    blatte volanti

    La blatta americana non è un insetto qualsiasi. Riconoscibile per le sue dimensioni importanti – può superare i cinque centimetri – e per le ali con cui è in grado di planare, rappresenta una delle specie infestanti più invasive e difficili da debellare. Vive preferibilmente in ambienti umidi e caldi, dove può proliferare indisturbata: fognature, intercapedini, canaline di scolo. Ma ciò che oggi colpisce è la sua presenza sempre più frequente anche all’esterno, in piena luce, segno evidente di una popolazione in forte crescita. I video circolati sui social mostrano scene quasi surreali: sciami di blatte che si arrampicano sulle facciate dei palazzi o che spiccano brevi voli tra i cassonetti e le finestre.

    Una diffusione favorita dall’uomo

    Non è la prima volta che Roma deve fare i conti con questo tipo di invasione, ma ciò che colpisce in questa stagione è l’intensità del fenomeno. Alcuni esperti ipotizzano che parte degli esemplari possa provenire da allevamenti domestici destinati all’alimentazione di animali esotici, da cui sarebbero fuggiti accidentalmente. Importate legalmente come cibo vivo, queste blatte avrebbero trovato nella città un habitat ideale per insediarsi in modo stabile. A ciò si aggiungono condizioni igieniche spesso precarie, impianti fognari non sempre manutenuti e un clima sempre più favorevole alla loro sopravvivenza.

    Rischi sanitari e ambientali

    Il vero problema, però, non è solo estetico o legato al senso di disgusto. Le blatte sono notoriamente veicoli di agenti patogeni: batteri, virus, funghi e allergeni che si attaccano al loro esoscheletro e che possono contaminare superfici e alimenti. La loro presenza può aumentare il rischio di reazioni allergiche, asma e infezioni gastrointestinali. Pur non essendo direttamente pericolose per l’uomo, sono indice di un ecosistema urbano compromesso.

    Come difendersi dalle blatte volanti

    blatte volanti

    Affrontare un’infestazione di blatte americane richiede un’azione su più livelli, a cominciare dalla prevenzione. Il primo passo è l’igiene: mantenere puliti gli ambienti domestici e condominiali, evitando ristagni d’acqua, accumuli di immondizia e residui alimentari. Le blatte sono creature opportuniste, attratte da qualsiasi fonte di nutrimento o umidità.

    È essenziale anche intervenire sugli accessi. Le crepe nei muri, gli spifferi sotto le porte, le fessure attorno alle tubature rappresentano vie d’ingresso privilegiate per questi insetti. Sigillare ogni possibile passaggio e verificare la tenuta degli infissi è un gesto semplice ma fondamentale.

    Infine, si può ricorrere a soluzioni naturali per dissuadere la presenza delle blatte: oli essenziali a base di menta, eucalipto o alloro, spruzzati in punti strategici, risultano sgraditi a questi insetti. Anche l’uso di aceto, bicarbonato o pulizie a vapore nelle zone critiche contribuisce a rendere l’ambiente meno ospitale. Per quanto riguarda insetticidi i prodotti più utilizzati (e legali) in Italia sono: Solfac Gel Scarafaggi, Advion Gel e Goliath Gel. La formulazione in gel consente il trasferimento a catena fra blatte, permettendo di abbattere l’intera colonia in diverse settimane.

    Nei casi più critici, comunque, resta consigliabile il ricorso a operatori specializzati in disinfestazioni professionali, capaci di intervenire in profondità con metodi integrati e rispettosi della salute ambientale.

    Una sfida urbana e culturale

    La vicenda delle blatte volanti americane a Roma ci restituisce l’immagine di una città vulnerabile, dove fattori climatici, urbanistici e comportamentali si intrecciano creando l’habitat perfetto per nuove forme di convivenza forzata. Ma ci ricorda anche che la gestione degli spazi condivisi – dai marciapiedi ai condotti fognari – è una responsabilità collettiva. Reagire a questi segnali non significa solo debellare un’infestazione, ma riflettere sul nostro impatto quotidiano sull’ecosistema urbano. Anche perché, in un mondo sempre più caldo e interconnesso, le blatte volanti potrebbero non essere che il primo di molti avvisi.

     

    Ti consigliamo anche

    Link copiato negli appunti