L’ombrello rischia di diventare l’accessorio irrinunciabile per l’estate 2023, tra piogge durature e improvvisi acquazzoni. Per quanto possa sembrare difficile da credere proprio in questi giorni, con una colonnina di mercurio già abbondantemente sopra i 30 gradi e giornate assolate dopo un maggio coperto, è quanto confermano le principali previsioni meteorologiche per la bella stagione.
Proprio così: dopo un’estate 2022 caratterizzata da una forte siccità, tanto da mettere in ginocchio la produzione agricola su tutto lo Stivale, il periodo giugno-settembre dell’anno in corso potrebbe essere di tenore decisamente opposto. Nonostante si prevedano temperature comunque calde, gli acquazzoni rischiano di essere all’ordine del giorno. Ma quali potrebbero essere le conseguenze sulle attività stagionali, sulla produzione agricola e sulle persone?
In spiaggia con la pioggia: le previsioni per l’estate 2023

Dopo un maggio incredibilmente piovoso – pare sia il secondo più colpito dalle precipitazioni, dal 1830 a oggi – in molti confidavano nell’arrivo di giornate tipicamente assolate. A quanto pare, questa speranza verrà disattesa: gli esperti prevedono un’estate caratterizzata da grandi piogge, nonostante temperature mediamente elevate.
A confermare questa tendenza è il Centro Europeo per le Previsione Meteorologiche a Breve Termine – l’ECMWF, l’European Center Medium Weather Forecast – con la previsione di condizioni decisamente singolari per il periodo compreso tra giugno a settembre. Da un lato, la colonnina di mercurio continuerà a crescere: si prevedono infatti picchi anche di 35 gradi in molte zone dello Stivale, a causa della ricomparsa dell’anticiclone africano che si abbatterà sul Mediterraneo, la Penisola Iberica e il Centro Europa. Dall’altro, vi sarà però anche un surplus di precipitazioni, che si concentreranno soprattutto sull’Europa centro-meridionale e, per l’Italia, sulle regioni centro-settentrionali.
Al momento, appaiono più probabili due tendenze fra di loro diverse. La prima riguarda fenomeni temporaleschi, anche improvvisi, che andranno a spezzare giornate afose e particolarmente assolate. La seconda, invece, sembra suggerire la possibile presenza di piogge continuative, con cieli grigi per più giorni. Quali dei due trend si affermerà maggiormente è ancora presto per stabilirlo: per quando le previsioni a medio termine siano abbastanza affidabili, non si può escludere una certa variabilità a livello meteorologico.
Le possibili conseguenze di un’estate piovosa

Se le previsioni dovessero trovar conferma nell’andamento meteorologico delle prossime settimane, la piovosità eccezionale in arrivo potrebbe determinare conseguenze da non sottovalutare. In particolare sulle attività agricole e stagionali, ma anche sulle persone. Ma quali sono i fattori a cui prestare più attenzione?
Le conseguenze sull’agricoltura

La siccità che ha caratterizzato l’estate del 2022 ha ben mostrato quali siano le conseguenze di un meteo anomalo sull’agricoltura. Con piogge assenti e l’impossibilità di irrigare i campi, data la scarsità d’acqua nei bacini di raccolta, parte dei raccolti è andata perduta, con importanti danni per tutto il settore agricolo tricolore. Lo scorso settembre, ad esempio, Coldiretti aveva quantificato in 6 miliardi di euro le perdite dovute a una stagione estiva eccessivamente secca. In particolare, la scarsità idrica aveva determinato la mancata maturazione di diverse specie alimentari, la proliferazione di insetti dannosi per le coltivazioni, una stagione della vendemmia poco fruttuosa e molto altro ancora.
A 12 mesi di distanza, lo scenario potrebbe essere ribaltato. Di primo acchito, si potrebbe pensare che un surplus d’acqua sia d’aiuto agli agricoltori, in un periodo dell’anno in cui la scarsità di risorse idriche si fa solitamente sentire. In realtà, anche l’eccesso di precipitazioni può alterare le colture:
- danneggiandole, ad esempio in presenza di temporali particolarmente violenti e caratterizzati da grandine;
- alterando il normale sviluppo di verdura, ortaggi e frutta, limitando così la possibilità di ricchi raccolti;
- rovinando gli stessi terreni coltivati, trasformandoli in fanghiglia, e danneggiando le attrezzature di cui gli agricoltori si avvalgono, determinando così un danno economico addirittura peggiore.
Le conseguenze sulle attività stagionali

Per gli italiani, l’estate è da sempre sinonimo di vacanza. È nei mesi di luglio e agosto che si concentrano le più intense partenze dell’anno, quando i lavoratori approfittano delle meritate ferie per raggiungere i luoghi di villeggiatura. Si tratti di una località di mare oppure di qualche settimana da trascorrere in montagna, il periodo vacanziero è fonte di importanti introiti per le attività a carattere stagionale, come ad esempio i servizi ricettivi o della ristorazione. Per diverse di queste attività, le entrate della bella stagione rappresentano l’unica possibilità di guadagno nel corso dell’anno.
La previsione di un’estate eccessivamente piovosa, tuttavia, potrebbe avere dei riflessi negativi sulle partenze. Molti potrebbero decidere di posticipare le vacanze a settembre, nella speranza di poter approfittare di un meteo più favorevole. Altri potrebbero decidere invece di disdire le prenotazioni sul territorio nazionale, optando invece per viaggi last-minute all’estero, in luoghi dalle caratteristiche meteorologiche più stabili.
Non è però tutto: la pioggia insistente potrebbe rendere inaccessibili attività e attrazioni che si svolgono solitamente all’aperto, dai pomeriggi in piscina fino al trekking nel verde della montagna. E la mancata disponibilità di queste attrazioni si traduce, come facile intuire, in una perdita per le imprese del terzo settore sparse su tutto il territorio.
Le conseguenze sulle persone

Brutte notizie per chi spera che, date le piogge più frequenti, durante la prossima estate si potrà approfittare di un prolungato refrigerio, dopo le temperature record raggiunte nell’ultimo biennio. Le previsioni, pur confermando precipitazioni più intense, non rilevano temperature più miti. Nella migliore delle ipotesi, si potrà godere solo di una blanda riduzione rispetto all’estate 2022, con una media stagionale di circa uno o due gradi in meno. Nella peggiore, si potrebbero invece registrare in tutta Europa temperature medie anche di due gradi più alte – nonostante la pioggia – data l’insistenza dell’anticiclone africano.
Quale sia lo scenario, vi potrebbero essere delle conseguenze sulle persone. Innanzitutto, sulla percezione della stessa temperatura: per quanto un improvviso temporale possa rinfrescare l’aria per qualche ora, nei momenti più assolati della giornata la diffusa umidità potrebbe portare a percepire un caldo ancora più intenso. Dopodiché, vi potrebbero essere degli effetti sul fronte di spese e consumi: le necessità di climatizzazione potrebbero essere addirittura più urgenti, con tutto quello che ne consegue dal punto di vista economico e ambientale.
Non resta quindi che attendere, per capire cosa accadrà nelle prossime settimane. L’estate piovosa si manifesterà davvero, così come da previsioni, o si può ancora sperare in una maggiore stabilità meteorologica?

Giornalista pubblicista dal 2012, collabora con diverse testate in qualità di Digital Content Specialist, concentrandosi soprattutto su due delle sue grandi passioni: l’ambiente e la tecnologia. In particolare, negli anni si è occupato di fonti rinnovabili, risparmio energetico, tecnologie per batterie e sistemi d’accumulo e mobilità sostenibile, non disdegnando alcune incursioni nell’universo della tutela della biodiversità, del giardinaggio e dei rimedi naturali.
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