
Il 4 dicembre, il sake è stato ufficialmente riconosciuto come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Questo riconoscimento celebra non solo la tradizione millenaria della fermentazione del riso, ma anche il ruolo che questa bevanda ha nella cultura giapponese, nei riti religiosi e nella gastronomia.
Negli ultimi anni, il sake ha superato i confini del Giappone, conquistando palati internazionali, Italia compresa. Nel nostro Paese, il suo consumo sta crescendo in maniera significativa, grazie a un cambiamento nell’approccio alla degustazione e alla sua valorizzazione nei contesti gastronomici.
Sake: da patrimonio Unesco a notorietà italiana
Tradizionalmente servito caldo, il sake sta trovando una nuova dimensione in Italia trattato come un vino bianco, servito freddo e abbinato con piatti della cucina internazionale. I numeri confermano il trend: la richiesta di sake è in crescita, con importazioni aumentate del 25% negli ultimi cinque anni. Questo fenomeno si inserisce in un cambiamento più ampio nel mondo della ristorazione e della mixology, con l’affermarsi di nuovi format ispirati agli Izakaya, le tipiche taverne giapponesi.
Esempi concreti di questo successo sono locali come Sake Boutique a Roma, un nuovo spazio dedicato al sake e alla cultura gastronomica nipponica, dove è possibile partecipare a degustazioni guidate da sake sommelier. Sentaku a Bologna e Roppongi a Milano seguono la stessa filosofia, offrendo ai clienti un’esperienza autentica attraverso il cibo e il sake.
Il futuro del sake tra cultura e mercato
Oltre al riconoscimento UNESCO, il mercato del sake è in espansione. Gli esperti prevedono che nei prossimi anni il consumo di sake in Europa continuerà a crescere, trainato dall’interesse per la cultura giapponese e dalla ricerca di alternative ai classici abbinamenti enologici.
Il sake non è più solo una moda, ma una bevanda che sta guadagnando uno spazio solido nella cultura gastronomica internazionale. Il suo futuro sembra promettente, con una crescente diffusione nei ristoranti di alto livello e una maggiore conoscenza da parte dei consumatori.