Vivere senza casa: perché sempre più persone perdono tutto?

La crisi dei senza fissa dimora in Italia è un fenomeno complesso legato a povertà, malattie, precarietà lavorativa e mancanza di politiche abitative adeguate.

Vivere senza casa: perché sempre più persone perdono tutto? - immagine di copertina

    Nel 2024, il numero di senzatetto deceduti in Italia ha raggiunto quota 408. Nonostante si tratti di un dato leggermente inferiore rispetto al record del 2023 (in quel caso erano 415), questi numeri evidenziano una crisi sociale profonda, che necessita di risposte urgenti e strutturate.

    Le cause principali di morte tra i senzatetto sono i malori e l’ipotermia (40%), spesso dovuti alla mancanza di protezione dal freddo e di cure mediche adeguate. Seguono le morti per eventi traumatici come aggressioni, cadute e incendi (42%), sintomo di una vulnerabilità estrema e della pericolosità delle condizioni di vita di queste persone.

    In questo articolo analizzeremo la situazione attuale dei senza fissa dimora in Italia, le cause che portano a questa condizione e le possibili soluzioni per affrontare un’emergenza sociale sempre più grave.

    La situazione attuale dei senzatetto in Italia

    Secondo i dati ISTAT aggiornati al 31 dicembre 2021, in Italia risultano 96.197 persone iscritte all’anagrafe come senza fissa dimora. La distribuzione geografica del fenomeno evidenzia che il 50% delle persone senza dimora si concentra in sei grandi città: Roma (23%), Milano (9%), Napoli (7%), Torino (4,6%), Genova (3%) e Foggia (3,7%).

    La composizione demografica di questa popolazione indica che la maggior parte è costituita da uomini e che il 38% dei senzatetto è rappresentato da cittadini stranieri, principalmente provenienti dall’Africa. Questo riflette una combinazione di fattori che includono la precarietà lavorativa, la mancanza di supporto familiare e le difficoltà di integrazione sociale.

    Perché si diventa senza fissa dimora?

    Le ragioni che portano una persona a perdere la propria abitazione sono molteplici e complesse. Tra le principali cause si individuano:

    • perdita del lavoro e crisi economica. Il lavoro precario e la difficoltà di trovare un impiego stabile sono tra i principali fattori che conducono alla perdita dell’alloggio. La povertà assoluta in Italia ha raggiunto un picco di 5,7 milioni di persone (pari al 10% della popolazione), rendendo difficile per molti riuscire a pagare affitti e spese essenziali.
    • Problemi di salute e disabilità. Malattie croniche, disturbi mentali e disabilità possono condurre a una perdita dell’autosufficienza economica, rendendo impossibile il mantenimento di un’abitazione.
    • Rottura dei legami familiari. Separazioni, divorzi e l’assenza di una rete familiare di supporto spingono molte persone in situazioni di isolamento sociale ed economico.
    • Dipendenze e problemi psichiatrici. L’abuso di alcol e droghe può portare alla perdita del lavoro e alla rottura dei legami affettivi, contribuendo all’emarginazione sociale.
    • Mancanza di politiche abitative adeguate. L’assenza di un piano nazionale strutturato per l’edilizia popolare e per il sostegno alle persone economicamente fragili contribuisce alla difficoltà di reinserimento abitativo.

    Interventi e politiche per affrontare il problema

    Sebbene alcune città abbiano avviato interventi locali – come le quattro tensostrutture previste a Roma in vista del Giubileo 2025 – la Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora (fio.PSD) denuncia la mancanza di strategie nazionali per garantire il diritto alla casa.

    Servono politiche pubbliche più incisive che affrontino le cause strutturali del fenomeno, con programmi di inclusione sociale, accesso alla salute e al lavoro, nonché misure di prevenzione per evitare che le persone cadano in situazioni di estrema povertà.

    Un problema da risolvere ora

    La crisi dei senzatetto in Italia è un problema che non può essere ignorato. I dati del 2024 ci ricordano che la vita in strada è un rischio costante e che solo un impegno coordinato tra istituzioni, enti del terzo settore e società civile può offrire soluzioni efficaci e durature. È necessario quindi passare da interventi emergenziali a politiche strutturali per garantire a ogni individuo il diritto fondamentale a un’abitazione sicura.

    Ti consigliamo anche

    Link copiato negli appunti