Come trasformare un dibattito sul colore della pelle in una tragedia shakespeariana? Semplice: basta annunciare che nella nuova serie TV di Harry Potter Severus Piton sarà interpretato da un attore nero. Il mondo del fandom è esploso come una Pozione Polisucco mal riuscita, con alcuni che gridano all’eresia letteraria. Il problema? Paapa Essiedu, il talentuoso attore scelto per il ruolo, non corrisponde all’immagine mentale che alcuni si erano costruiti leggendo i libri. Perché sì, il vero problema del magico mondo di Hogwarts non sono le pozioni mortali o i mangiamorte, ma il fatto che Piton sia descritto come “pallido” nei romanzi.
Severus Piton nero: quando la coerenza conta solo a tratti
Chi si strappa le vesti per questa scelta di casting sembra dimenticare che le trasposizioni cinematografiche hanno sempre modificato dettagli fisici dei personaggi. Hermione, per esempio, nei libri ha denti sproporzionati e capelli cespugliosi, ma nei film di certo non somiglia a un leone. Albus Silente? Nei primi due film è un tranquillo nonnino, poi diventa un uomo pronto a urlare “Hai messo il tuo nome nel Calice di Fuoco?” con una foga da concerto metal. Ma per qualche ragione, cambiare il colore della pelle di Piton viene visto come un tradimento insopportabile della “sacra” opera di J.K. Rowling.
Il colore della pelle cambia la trama? Spoiler: no
Prendiamo un attimo fiato e riflettiamo: la storia di Severus Piton si basa sul suo amore tormentato per Lily, sulla sua doppia fedeltà e sul sacrificio finale. In quale punto esatto della trama è fondamentale che sia pallido come un cadavere? Forse ci siamo persi il capitolo in cui Voldemort decide di fidarsi di Piton perché è smunto? O in cui Harry comprende il sacrificio del professore grazie alla sua carnagione da sotterraneo? No, non esistono. Perché il dramma interiore di Piton non ha nulla a che fare con il suo aspetto fisico, ma con le sue scelte morali e il suo percorso di redenzione.
La vera magia sta nella bravura dell’attore
Ciò che conta in un adattamento non è la fedeltà ossessiva a ogni singola descrizione fisica, ma la capacità dell’attore di incarnare l’anima del personaggio. Paapa Essiedu ha dimostrato un talento straordinario nelle sue interpretazioni teatrali e televisive. Ha il carisma, l’intensità e la profondità emotiva per portare sullo schermo un Severus Piton indimenticabile. Se la sua performance sarà convincente, dopo due episodi nessuno farà più caso al colore della sua pelle, esattamente come è successo con altri cambiamenti di casting nel cinema e nella televisione.
Il problema (non) è Piton
La verità è che questa polemica non riguarda solo Piton. Ogni volta che un personaggio viene interpretato da un attore con un aspetto diverso dalle aspettative di alcuni fan, si scatena il putiferio. È successo con La Sirenetta, è successo con Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere e succederà ancora. Ma il mondo continua a girare e le storie continuano a emozionarci, indipendentemente dal colore della pelle di chi le racconta. Quindi, forse è ora di rilassarsi, prendere una Burrobirra e aspettare di vedere se Essiedu sarà all’altezza del ruolo. Perché, alla fine, la cosa che importa davvero è una sola: il nuovo Piton saprà dire “sempre” con la giusta intensità?

Giornalista, direttore editoriale, si occupa di cibo, di lifestyle, di viaggi da un paio di decenni