SOS zecca: ecco cosa fare se ti morde

da | Lug 26, 2024 | Speciale: Estate, vivere green | 0 commenti

Durante una passeggiata in campagna o in un bosco, incontrare una zecca è più comune di quanto si pensi. Spesso non ci accorgiamo subito del contatto con questo parassita, ma le conseguenze di un morso possono essere anche molto pericolose.

In primavera e in estate, quando trascorriamo più tempo all’aperto, aumentano le possibilità (sia per noi che per i nostri animali domestici) di incontrarne una: ecco perché è assolutamente fondamentale sapere come proteggerci e cosa fare se ci morde.

In questo articolo scopriremo qualcosa di più su questo parassita, i rischi associati ai morsi e le migliori strategie per prevenire e gestire queste situazioni.

Che tipo di insetto è la zecca

Innanzitutto le zecche non sono insetti, ma sono artropodi parassiti appartenenti alla classe degli aracnidi e sono strettamente imparentate quindi con ragni, acari e scorpioni. Esistono due principali famiglie di zecche: le Ixodidae (zecche dure) e le Argasidae (zecche molli). Le zecche dure sono le più comuni e sono caratterizzate da un duro scudo dorsale, mentre quelle molli non possiedono questo scudo e hanno un corpo più flessibile.

Le zecche passano attraverso quattro stadi di vita: uovo, larva, ninfa e adulto. Ogni stadio, ad eccezione dell’uovo, necessita di un pasto di sangue per svilupparsi. Proprio per questo sono dotate di un apparato boccale specializzato, chiamato ipostoma, che permette loro di perforare la pelle dell’ospite e ancorarsi saldamente. Mentre si nutrono, le zecche possono rimanere attaccate alla pelle dell’ospite per diversi giorni, crescendo significativamente di dimensione.

Le zecche sono vettori di diverse malattie, tra cui (come vedremo) la malattia di Lyme, l’anaplasmosi, la babesiosi e l’encefalite da zecche: il che rende assolutamente cruciale identificarle in tempo e rimuoverle rapidamente.

Dove è possibile incontrarla

Le zecche si trovano principalmente in aree con vegetazione densa, come boschi, prati, giardini e parchi. Preferiscono ambienti umidi e ombreggiati, dove possono facilmente trovare ospiti da cui nutrirsi.

Piuttosto comuni in Europa le zecche dure, come la Ixodes ricinus (zecca dei boschi), che possiamo facilmente trovare in prati alti, cespugli e lungo i sentieri forestali. Le zecche molli, invece, sono spesso associate a habitat di animali selvatici, come nidi di uccelli e tane di roditori.

Una loro caratteristica saliente è il fatto che non saltano né volano, ma si arrampicano su erba e cespugli, aspettando che un ospite passi vicino. Se questo sfiora la vegetazione, si aggrappano e iniziano a cercare un punto adatto per mordere.

Anche se più comuni nelle aree rurali e selvatiche, non è insolito trovare questi parassiti anche in giardini urbani e parchi, specialmente se vi sono animali domestici o selvatici. La presenza di zecche può variare stagionalmente, ma il picco di attività è nei mesi più caldi.

Quali sono le conseguenze del morso di zecca

Il morso della zecca in sé non è pericoloso per l’uomo. I rischi per la salute derivano dalla possibilità di contrarre infezioni che questi parassiti possono trasmettere come vettori. Riconoscere precocemente i sintomi di queste malattie e consultare prontamente un medico sono due passaggi cruciali per un trattamento efficace.

Ma quali sono le principali malattie causate dalle zecche?

  • Malattia di Lyme. Causata dal batterio Borrelia burgdorferi, i sintomi iniziali includono un eritema migrante, una caratteristica eruzione cutanea a forma di bersaglio, febbre, mal di testa, affaticamento, e dolori muscolari e articolari. Se non trattata, può progredire causando artrite, problemi cardiaci (come la cardite di Lyme), e disturbi neurologici, tra cui meningite e neuropatia periferica.
  • Anaplasmosi. Provocata dal batterio Anaplasma phagocytophilum, si manifesta con febbre, brividi, mal di testa, dolori muscolari, nausea e tosse. Nei casi più gravi, può portare a problemi respiratori, insufficienza renale e complicanze neurologiche.
  • Babesiosi. Causata da protozoi del genere Babesia, infetta i globuli rossi e provoca sintomi simili alla malaria, come febbre, brividi, sudorazione, mal di testa, dolori muscolari e affaticamento. Nei casi più gravi, può causare anemia emolitica, insufficienza d’organo e, raramente, morte.
  • Encefalite da zecche. Una malattia virale che causa sintomi influenzali iniziali come febbre, mal di testa e dolori muscolari. Può progredire verso una fase neurologica con sintomi quali rigidità del collo, disorientamento, disturbi del movimento e, nei casi più gravi, paralisi e morte.
  • Febbre maculosa delle Montagne Rocciose (RMSF). Causata dal batterio Rickettsia rickettsii, inizia con febbre alta, mal di testa, dolore muscolare e un’eruzione cutanea che si diffonde a partire dai polsi e dalle caviglie. Se non trattata tempestivamente, può portare a insufficienza multiorgano.
  • I morsi di zecca possono provocare reazioni allergiche locali, con prurito, rossore e gonfiore. In rari casi, alcune persone possono sviluppare una reazione allergica sistemica, nota come sindrome alfa-gal, che può portare a reazioni anafilattiche in risposta al consumo di carne rossa.

Come evitare di essere morsi

Ma come evitare il contatto ravvicinato con questo parassita e le sue conseguenze più gravi?

La prevenzione, sia a livello personale che a livello ambientale, è un fattore decisivo per scongiurare qualsiasi pericolo.

Innanzitutto, se scegliamo di fare una passeggiata in mezzo alla natura, è una buona norma indossare abbigliamento protettivo, pantaloni lunghi e maglie o camicie a maniche lunghe, possibilmente di colore chiaro in modo che sia più facile identificarle.

Altrettanto importante è utilizzare repellenti contro le zecche: in commercio si trovano facilmente e sono gli stessi che si usano contro le zanzare.

La saliva di questo parassita è anestetizzante, quindi non ti accorgi quando morde: ecco perché è fondamentale controllarsi attentamente la pelle dopo passeggiate o escursioni.

Se abbiamo un giardino o uno spazio verde, possiamo operare a livello preventivo anche in questo caso. Mantenere il giardino pulito, tagliare l’erba regolarmente e creare barriere di pacciame o ghiaia tra i prati e le aree boscose può ridurre gli habitat di questo parassita.

Cosa fare se ti morde una zecca

Tra le cose da portare durante una scampagnata, non dimentichiamoci un pinzetta. Questa infatti sarà la nostra principale alleata contro questi parassiti.

Se troviamo una zecca attaccata alla pelle, è importante seguire alcuni passaggi:

  • non disinfettare la zona né bruciarla;
  • non usare le mani per togliere la zecca;
  • utilizzare una pinzetta a punta arrotondata per rimuoverla. Attenzione: è importante non schiacciare il corpo della zecca (il rigurgito potrebbe aumentare la possibilità di trasmissione di agenti patogeni). Bisogna mettere la pinzetta parallela alla pelle e stringere il più vicino possibile alla bocca, tirando piano verso l’alto. Se non si stacca, si può ruotare e tirare contemporaneamente;
  • disinfettare la zona solo dopo aver rimosso la zecca;
  • contattare un medico se il rossore attorno alla zona del morso non va via (o si estende) entro 28 giorni oppure se si manifestano sintomi come febbre, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi.

Cosa fare se si attacca al tuo animale domestico

Se una zecca si attacca al nostro animale domestico, è importante rimuoverla il prima possibile per ridurre il rischio di trasmissione di malattie. Indossiamo guanti per evitare il contatto diretto con la zecca e utilizziamo una pinzetta a punta fine o uno strumento apposito per rimuovere le zecche. Afferrando la zecca il più vicino possibile alla pelle dell’animale, tiriamo delicatamente ma con fermezza, evitando movimenti bruschi o torsioni che potrebbero causare la rottura della zecca e lasciare parti del corpo attaccate.

Dopo aver rimosso la zecca, disinfettiamo l’area del morso con un antisettico e monitoriamo l’animale per segni di infezione o malattia, come febbre, letargia, perdita di appetito o zoppia. Se si notano sintomi insoliti, è importante consultare un veterinario il prima possibile. Inoltre, è consigliabile conservare la zecca in un contenitore sigillato, nel caso in cui sia necessario identificare la specie o testarla per eventuali patogeni.

Anche in questo caso la prevenzione è essenziale: utilizziamo prodotti antiparassitari specifici per le zecche e controlliamo regolarmente il pelo dell’animale, specialmente dopo passeggiate in aree a rischio.

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