Submarining: cos'è e perché dovreste saperlo

Scopri cos'è il submarining, il fenomeno relazionale simile al ghosting, e come affrontare chi riappare all'improvviso nella tua vita.

Submarining: cos'è e perché dovreste saperlo - immagine di copertina

    Le relazioni, soprattutto nell’era dei social e delle app di incontri, sono diventate un vero e proprio campo di battaglia emotivo. Tra messaggi lasciati in sospeso e visualizzazioni senza risposta, il ghosting ha raggiunto un nuovo livello di notorietà. Sapete di cosa parlo, vero? Quando una persona scompare dalla vostra vita senza nemmeno un “ciao, è stato bello, ma…”. E voi restate lì, a fissare il telefono come se fosse diventato un oggetto misterioso. Ma aspettate! Se pensate che il ghosting sia il peggio che vi possa capitare, preparatevi a conoscere il submarining. Scopriamo insieme cos’è.

    Cos’è il submarining?

    Il submarining deriva dall’immagine del sottomarino che affonda nelle profondità del mare e rimane invisibile per un lungo periodo, per poi riemergere improvvisamente, come se nulla fosse accaduto. Nella relazioni odierne, questo termine descrive una situazione in cui una persona sparisce senza dare spiegazioni – esattamente come nel ghosting – ma dopo settimane o mesi ricompare, comportandosi come se nulla fosse cambiato.

    Immaginate questa scena: state frequentando qualcuno, tutto sembra andare bene e poi, improvvisamente, quella persona scompare. Non risponde più ai messaggi, non vi cerca più, sparisce dalla vostra vita senza lasciare traccia. Passa del tempo, vi adattate alla sua assenza, vi fate una ragione e cercate di andare avanti. Poi, un giorno, dal nulla, ricevete un messaggio tipo “Ehi, come stai?” come se fosse trascorso solo un giorno dall’ultimo contatto. Nessuna scusa, nessuna spiegazione, solo una riapparizione improvvisa. Questo è il submarining.

    La trappola del submarining: perché è così dannoso?

    Il submarining non è solo fastidioso, è anche emotivamente tossico. Pensateci: vi state riprendendo dall’abbandono, lavorate su voi stessi, e poi quella persona ripiomba nuovamente nella vostra vita.

    In un’intervista per Vanity Fair, la psicoterapeuta Elisa Stefanati dell’Ospedale Privato Quisisana di Ferrara sottolinea che: “questo comportamento può essere devastante per chi lo subisce, perché riattiva quelle emozioni irrisolte che erano state messe a tacere con fatica”.

    Chi fa submarining, infatti, raramente si scusa o spiega il motivo della propria assenza. Piuttosto, agisce come se non ci fosse stato nessun problema, creando una sorta di manipolazione emotiva. E proprio tale comportamento trasmette il messaggio che l’altra persona può essere ripresa e abbandonata a piacimento, senza prendere in considerazione i suoi sentimenti.

    Submarining: perché alcune persone lo fanno?

    Certo, ci si potrebbe chiedere: Perché qualcuno dovrebbe fare submarining?. Spesso è una combinazione di insicurezza e immaturità emotiva. Alcune persone spariscono perché non sanno come gestire la pressione emotiva o, semplicemente, non vogliono affrontare la responsabilità di una relazione. Poi, quando si sentono pronti o forse un po’ soli, pensano che sia il momento perfetto per riapparire.

    In altri casi chi fa submarining potrebbe anche essere affetto da narcisismo. Dunque, queste persone tendono a mettere i propri bisogni al centro e considerano le relazioni come strumenti da cui trarre vantaggio, senza preoccuparsi del danno che possono causare all’altro.

    Come affrontare il submarining: istruzioni per l’uso

    Se vi è capitato di essere colpiti dal submarining, sapete quanto possa essere snervante. Quindi, cosa fare? Prima di tutto, quando il vostro amico sottomarino riemerge, non buttatevi subito nel vortice. Prendetevi del tempo per riflettere: volete davvero riaprire quella porta o è meglio lasciarla chiusa?

    Una chiacchierata diretta potrebbe essere utile: spiegate come vi siete sentiti durante l’assenza e perché questa sparizione ha creato delle ferite. Ma ricordate, la trasparenza è la chiave.

    Ora che conoscete il submarining, sapete come affrontarlo. Pertanto, la prossima volta che qualcuno riemergerà dalla sua immersione, fatevi un favore: chiedete rispetto e soprattutto non dimenticate di proteggere voi stessi.

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