Si sono concluse da poco le elezioni per il Presidente del Brasile. Per la terza volta è stato eletto Lula, Luiz Inácio Lula da Silva. Molte persone interessate all’ambiente, ecologisti e studiosi di clima e natura, hanno esultato alla notizia pensando al presente e al futuro della nazione e della Foresta Amazzonica.
Il Brasile e la foresta sembrano in buone mani: Lula si è impegnato per salvare la foresta e fermare il disboscamento che è cresciuto di circa il 75% negli ultimi anni col governo Bolsonaro.
Non è della politica che vorrei parlare, bensì della foresta. Nell’ultimo report annuale, il Living Planet Report di WWF, ampio spazio è stato dedicato al polmone verde della nostra Terra. L’edizione di quest’anno del Report ha come sottotitolo Costruire una società nature-positive, che vuol dire preservare la natura – quella che è ancora in buone condizioni – e ripristinare quella che è andata perduta.
«La foresta tropicale più grande e con la maggiore biodiversità biologica e culturale al mondo è la Foresta Amazzonica.»
I dati del report sulla Foresta Amazzonica sono allarmanti: «Il 17% del bacino dell’Amazzonia è stato deforestato e un altro 17% del bioma è degradato».
Il Living Planet Report è un testo suddiviso in tre capitoli. Nel primo capitolo, Doppia emergenza globale, si affrontano i due grossi problemi mondiali che stiamo vivendo: cambiamenti climatici e perdita di biodiversità. Nel secondo capitolo, La velocità e la portata del cambiamento, si riflette sul fatto che i cambiamenti ora avvengono a velocità estreme e allarmanti rispetto a quello che accadeva in passato: questo è il punto chiave dell’emergenza. Nel terzo capitolo, Costruire una società nature-positive, si raccontano diversi esempi e buone pratiche da mettere in atto per un futuro positivo per la natura, gli ecosistemi e gli esseri umani.
Sempre all’interno del terzo capitolo si affronta il tema della Foresta Amazzonica. A questo ecosistema è dedicato un report particolare: Amazon Assessment Report 2021 prodotto da Science Panel per l’Amazzonia, un testo che fornisce delle linee guida e una tabella di marcia per la sopravvivenza e lo sviluppo sostenibile della regione amazzonica.
Secondo questo gruppo di scienziati, sono quattro i punti chiave e le azioni da intraprendere:
- una moratoria sulla deforestazione;
- il limite zero deforestazione entro il 2030;
- il ripristino degli ecosistemi terrestri e acquatici;
- una bioeconomia che sia giusta e inclusiva, con foreste e fiumi in buona salute.
La foresta dell’Amazzonia è uno dei luoghi della Terra con il più alto valore di biodiversità. Qui troviamo le più alte percentuali di specie al mondo:
- 18% di pesci;
- 18% di specie di piante vascolari;
- 14% di specie di uccelli;
- 9% di mammiferi;
- 8% di anfibi.
«Il grande fiume Rio delle Amazzoni raccoglie il 20% dell’acqua dolce mondiale: il suolo dell’Amazzonia è lo stoccaggio di un terzo del carbonio al mondo.»
Per la sua importanza vitale come polmone verde della Terra e come custode della biodiversità, la Foresta Amazzonica è un tesoro per tutti, per le popolazioni che la abitano e per ogni individuo del Pianeta.
Per questo dal Living Planet Report 2022 viene lanciato a tutto il mondo un appello urgente per proteggere almeno l’80% dell’Amazzonia entro il 2050.
La Foresta Amazzonica è anche un patrimonio per i popoli indigeni che ci vivono. Per queste persone, la foresta è natura, cibo, acqua ma soprattutto cultura, passato, presente e futuro, come si legge nel Report.
Spesso i leader mondiali non colgono questa importante visione e non hanno un approccio inclusivo e integrato verso i Popoli Indigeni. Secondo il Living Planet Report 2022, «il termine Popoli Indigeni, PI, comprende le numerose popolazioni indigene al mondo, composte da oltre 370 milioni di persone in 70 Paesi diversi».
Avere una visione nuova della natura come parte della vita degli esseri umani, non solo come fonte di aria, acqua, terra e cibo, ma come ricchezza e cultura da conservare e preservare. Forse è questa l’unica soluzione per un mondo più equo e sostenibile.
Fonte:
WWF Living Planet Report 2022 – Costruire una società nature-positive, Almond, REA, Grooten, M., Juffe Bignoli, D. & Petersen, T. (A cura di), WWF, Gland, Svizzera.
Green blogger, content creator, eco-biologa si occupa di comunicazione online in ambito green, natura e ambiente. Attraverso il suo blog, Curiosa di natura, fa conoscere a tutti la bellezza della natura, raccontando le esperienze di chi ha fatto la differenza per il Pianeta. È stata nominata tra le LinkedIn Top Voices Ambiente Italia 2021.