
Ad aprile, il motore di ricerca Google ha festeggiato altri dieci anni del suo Google Earth Timelapse.
Google Earth è un software che genera immagini virtuali della Terra utilizzando immagini satellitari, la funzione Timelapse permette di viaggiare nel tempo e nello spazio.
Un viaggio nel tempo…
Nata nel 1984 è stata aggiornata dieci anni fa con la possibilità di una visione in 4D.
Osservare il nostro Pianeta dall’alto, come se fossimo a bordo di una navicella spaziale nel periodo 1984-2022 è un viaggio nel tempo e nello spazio molto emozionante.
Questa funzione si rivela davvero utile per studiare e osservare l’impatto dei cambiamenti climatici sulla Terra. Dallo spazio possiamo vedere come è variata la geografia della Terra, come si espandono le città, le strade, le costruzioni umane e come si riducono gli spazi verdi e blu, quelli dei prati, delle foreste, dei fiumi e della natura.
…e nel cambiamento climatico
In occasione di questo compleanno, Google Earth Timelapse ha messo online una libreria composta da circa 800 video in formato 2D e 3D per oltre 300 località al mondo.
Ho guardato alcuni video più rappresentativi del clima che cambia, con molta emozione e anche preoccupazione per i danni enormi che abbiamo arrecato al nostro Pianeta. Vedere in pochi minuti trascorrere un periodo di tempo lungo 40 anni e nel finale un rapido raffronto della situazione al 1984 e di quella del 2020 fa riflettere e contemporaneamente dispiacere.
Nel video introduttivo viene spiegata la storia di Google Earth Timelapse e la sua utilità in campo tecnico-scientifico. Le tecnologie utilizzate per poter vedere la Terra dallo spazio sono principalmente tre:
- il programma Google Earth;
- il programma LANDSAT del Servizio Geologico degli Stati Uniti;
- il programma Copernicus dell’Unione Europea.
Nella collezione di video online si possono vedere anche alcune città e regioni italiane: Roma, Milano, Bologna, Venezia e la Sicilia.
Con questo post vorrei accompagnarti in un viaggio lungo 40 anni attorno al nostro Pianeta. Partiamo insieme: ti racconterò in breve tre video rappresentativi del cambiamento del nostro Pianeta, video che ti invito a rivedere su YouTube.
Città in espansione
Il video Our Cities di Google Earth Timelapse mostra alcuni esempi di come le città si sono espanse in modo impressionante. Basti pensare che negli ultimi 35 anni la popolazione urbana è aumentata di 2,3 miliardi di persone. Entro il 2050 si stima che il 68% della popolazione mondiale abiterà in aree urbane.
Solo qualche esempio per renderci conto dei numeri impressionanti.
Dal 1984 al 2020 la popolazione è passata da:
- 325.000 a 3.380.000 di abitanti a Dubai negli Emirati Arabi Uniti;
- 530.000 a 2.699.000 a Las Vegas negli Stati Uniti d’America;
- 6.828.000 a 27.058.000 a Shanghai, in Cina.
Se pensiamo che le città sono responsabili di più del 70% delle emissioni di anidride carbonica globali, capiamo quanto sia vera la frase di Ban Ki-moon, precedente Segretario delle Nazioni Unite: «La nostra battaglia per la sostenibilità globale sarà vinta o persa nelle città».
Sempre meno foreste
Il viaggio continua all’interno delle foreste con il video Our Forest di Google Earth Timelapse. Circa la metà delle foreste del mondo è già stata cancellata o degradata a causa dell’utilizzo che ne ha fatto l’uomo. Dal Mato Grosso in Brasile, alle zone della Bolivia, fino agli Stati Uniti e al Madagascar, il video ci racconta di una Terra sempre meno verde: «Ogni minuto perdiamo un’area di piante tropicali pari alla superficie di 40 campi da football».
Continuando con questo tasso di distruzione, il 60% della Foresta Amazzonica scomparirà entro il 2050.
Sappiamo che le foreste assorbono circa un terzo della CO2 emessa ogni anno dalla combustione dei combustibili fossili. Occorre invertire la rotta.
Lo scioglimento dei ghiacciai
Il nostro viaggio prosegue col terzo video: Our Ocean di Google Earth Timelapse. In questo video compaiono immagini impressionanti dello scioglimento dei ghiacciai e le ipotesi di come cambieranno le città di Londra, New York e Tokyo per l’innalzamento dei mari se la temperatura media globale aumentasse di 2°C.
Sappiamo che l’Artico si sta surriscaldando a una velocità doppia rispetto al resto del globo. La Groenlandia sta perdendo ghiaccio sette volte più velocemente rispetto alla velocità di scioglimento che si registrava negli anni Novanta.
Continuando con l’attuale tasso di riscaldamento globale, l’innalzamento dei livelli dei mari metterà a rischio oltre 800 milioni di persone al mondo.
Appare più che mai vera la frase conclusiva del video, pronunciata dal Professore di Scienze Atmosferiche dell’Università di Reading, Regno Unito, Jonathan Gregory: «Più velocemente riduciamo le nostre emissioni, più limitiamo l’innalzamento dei mari».
Tra i numerosi video a disposizione online ti consiglio di vedere com’è fragile la nostra Terra – Fragil beauty Timelapse in Google Earth – e come l’urbanizzazione ha cambiato il volto di molte città e aree urbane nel video Urban expansion across the world Timelapse in Google Earth.