Senza precedenti, l’alluvione che si è verificata giovedì scorso, 6 luglio, a Saragozza, nel nord della Spagna. Un evento talmente violento che ha trasformato le strade in fiumi, costringendo le persone a salire sui tettucci delle auto per mettersi in salvo.
L’alluvione che ha colpito Saragozza, con disagi anche in altre città della regione, si verifica in un Paese nella morsa caldo estremo già da aprile, con temperature record che hanno sfiorato i 40 gradi.
Un evento senza precedenti
«Non abbiamo dati storici di nessun episodio simile in passato» così la sindaca di Saragozza, Natalia Chueca, ha commentato la fortissima alluvione di giovedì.
Iniziato poco prima delle 6 e in un lasso di tempo relativamente breve (è durato tra i 15 e i 20 minuti), il temporale ha scaricato sulla città una quantità d’acqua impressionante. Un accumulo di 50 litri per metro quadrato, con raffiche di vento fino ai 92 km/h, come registrato dall’Agenzia meteorologica statale.
A documentare l’evento, moltissimi video di persone rimaste bloccate sui tettucci delle auto, trascinate via da fiumi di acqua e fango che si sono creati in pochi minuti. La bomba d’acqua, totalmente inaspettata, ha colto la popolazione nel pieno delle attività pomeridiane, senza possibilità di prevedere conseguenze tanto serie.
Oltre 400 gli interventi di forze dell’ordine e vigili del fuoco per soccorrere le persone rimaste intrappolate e riportare la situazione alla normalità. Strade nel sud-est della città completamente allagate, come scantinati e seminterrati, rete del trasporto pubblico quasi paralizzata, infrastrutture danneggiate, frutteti e vigneti devastati: la conta dei numerosi e gravi danni fortunatamente esclude la presenza di vittime legate all’alluvione.
Saragozza, la quinta città spagnola per popolazione, non è stata l’unica ad essere colpita: buona parte dell’Aragona, da est verso ovest, è rimasta coinvolta in episodi di maltempo estremo. Forti grandinate hanno colpito Calatayud e Cariñena. L’allerta arancione è durata un paio di giorni.
Oltre all’Aragona, anche le comunità di Navarra, Paesi Baschi, La Rioja e Castilla y Leon sono rimaste in allerta per le piogge e i temporali di quelle ore.
Caldo record in Spagna
Più che visibile, il cambiamento climatico in Spagna: l’altra faccia della medaglia coinvolge il Sud del Paese con temperature record e siccità. Ad aprile, si è verificata infatti un’ondata di caldo senza precedenti, simboleggiata dalla temperatura record di 38,8°C, registrati all’aeroporto di Cordoba.
Dopo un 2022 da record e cancellata la primavera 2023, il caldo continua a non concedere tregua al Sud della Spagna.
La Penisola Iberica sta affrontando una pericolosa stagione di siccità che sta avendo importanti ripercussioni sulle colture e sullo stato di salute dei corsi d’acqua e degli ecosistemi ad essi collegati.

Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).
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