Clima e diritti umani: vittoria storica delle anziane per il clima

Vittoria storica delle anziane per il clima: la Corte di Strasburgo riconosce il diritto alla protezione del clima come diritto umano.

Le anziane per il clima hanno scritto la storia. Martedì scorso, la Corte di Strasburgo, con una sentenza storica, ha riconosciuto il diritto alla protezione del clima come un diritto umano, esprimendosi a favore di più di 2500 donne che hanno accusato il governo della loro nazione, la Svizzera, di non aver saputo prendere misure adeguate contro il cambiamento climatico.

Chi sono le anziane per il clima

Le protagoniste della vicenda sono le KlimaSeniorinnen (in italiano: anziane per il clima), le ecoattiviste dell’associazione Senior Women for Climate Protection Switzerland, donne svizzere dai 64 anni in su.

L’associazione sostiene che il cambiamento climatico metta a repentaglio la loro salute, in particolare durante le ondate di calore, proprio perché le persone anziane sono particolarmente vulnerabili agli effetti del riscaldamento globale. La loro lotta, specificano, non è solo per sé stesse però. Come si legge sul sito dell’associazione: “Il cambiamento climatico produce già danni ingenti. Ondate di caldo minacciose, frane e inondazioni diventeranno la norma se non si intraprendono azioni immediate. Nonostante le conoscenze scientifiche, la Svizzera, come la maggior parte degli altri paesi, non sta facendo tutto il necessario per evitare tali disastri. Poiché i governi, con la loro inazione, violano i diritti fondamentali, sempre più persone in tutto il mondo li portano in tribunale. La posta in gioco è un futuro vivibile, senza collasso climatico”.

L’udienza pubblica con la loro denuncia era stata presentata davanti alla Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo il 29 marzo 2023. E in questi giorni, c’è stata la storica sentenza.

La sentenza

La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a favore della denuncia presentata dalle KlimaSeniorinnen è una conquista importantissima. Confermando che Berna non ha rispettato gli obiettivi di riduzione dei gas serra e quindi ha violato i diritti umani delle donne, la sentenza della Corte potrebbe portare a un effetto domino che potrebbe coinvolgere altri Paesi europei.

La sentenza non è soggetta a ricorso e rappresenta un precedente legale fondamentale per le future cause sul cambiamento climatico. E in più, ora, la Svizzera deve rivedere le proprie politiche climatiche.

La vittoria è stata accolta con entusiasmo dalle donne del movimento e da organizzazioni ambientaliste come Greenpeace.

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