
Buone notizie dall’Antartide: alcune osservazioni satellitari hanno dimostrato la presenza di quattro nuove colonie di pinguino imperatore. A raccontare la scoperta il ricercatore Peter Fretwell nella rivista scientifica “Antarctic Science”.
Una metodologia vincente
La scoperta in Antartide delle quattro nuove colonie di pinguino imperatore è avvenuta tramite le immagini dei satelliti Sentinel-2 dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e WorldView-2 della società spaziale Maxar.
La metodologia utilizzata in questo caso è la stessa in uso da molti anni e si basa sull’osservazione dallo spazio del guano (le feci) dei pinguini che depositato sulla superficie ghiacciata ne fa variare il colore. In questo modo è possibile, attraverso le immagini satellitari, tracciare la presenza delle colonie in una determinata area. Un approccio determinante per monitorare le comunità di questi animali.
Almeno due delle quattro colonie scoperte potrebbero essere il risultato della migrazione di gruppi di individui provenienti da una località di riproduzione precedente. Uno spostamento che potrebbe essere causato dalla crescente perdita di ghiaccio antartico, che continua a diminuire a causa delle pressioni legate ai cambiamenti climatici.
Al momento, in Antartide, ci sono 66 siti di riproduzione noti di colonie di pinguino imperatore. In questo numero c’è anche una colonia chiamata Umbeashi, considerata estinta nel 2019 ma rifondata nel 2021-2022, come riportato in uno studio su “Antarctic Science”.
Le quattro colonie
Il dottor Peter Fretwell del British Antarctic Survey (BAS), autore dello studio, spiega che le quattro nuove colonie si trovano in diverse aree del Continente.
La prima colonia, denominata Lazarev Nord, è situata sul versante settentrionale della piattaforma di ghiaccio Lazarev, sulla costa della Terra di Dronning Maud. Questa potrebbe essere una migrazione dalla precedente colonia Lazarev, determinata presumibilmente dall’espansione della lingua di ghiaccio o dai cambiamenti nelle condizioni del ghiaccio marino.
Il secondo sito si trova a Verleger Point, sulla costa di Marie Byrd Land, nell’Antartide occidentale. Questa colonia è visibile nelle immagini di archivio di Sentinel-2 dal 2018 al 2022, e si trova a est della stazione di ricerca russa Russkaya, oggi abbandonata.
Il terzo sito è situato a nord del versante orientale della piattaforma antartica occidentale, a circa 30-40 km a nord del margine glaciale, tra i grandi iceberg che contribuiscono alla formazione del ghiaccio veloce, legato alla costa. Anche questa colonia è stata osservata nelle immagini d’archivio di Sentinel-2 dal 2018 al 2022.
Il quarto sito si trova sul versante settentrionale del Gipps Ice Rise, delimitante il margine meridionale della piattaforma di ghiaccio Larsen C. La colonia in questa zona è stata scoperta dopo il distacco di un grande iceberg nel 2021, che ha cambiato la conformazione della piattaforma e ha costretto la colonia ad abbandonare il sito.
Una buona e una cattiva notizia
La scoperta di queste quattro nuove colonie porta quindi il numero totale di siti di riproduzione noti a 66 e porta la stima della popolazione di pinguini imperatore a circa 5700 coppie, anche se la colonia Lazarev Nord è più piccola rispetto alla stima precedente dando un contributo minimo alla popolazione complessiva.
Una buona notizia, quindi, quella del ritrovamento di 4 nuove colonie. I pinguini imperatore, però, sono minacciati dalle mutevoli condizioni del ghiaccio marino, che si ritira e diventa più variabile in un ambiente sempre più caldo, mettendo in discussione la sopravvivenza della specie.
Fretwell suggerisce che questi animali dovranno adattarsi sposandosi in nuovi luoghi, poiché il ghiaccio marino diminuisce continuamente. Tendenza confermata dalle registrazioni del 2023 che evidenziano il minimo storico dei ghiacci marini, dopo i record del 2016, 2017 e 2022.