Legambiente: nel 2022, abbandonati 71mila cani

da | Lug 31, 2023 | news, pets | 0 commenti

Allarmante il numero di cani abbandonati nel 2022: sarebbero 71 mila, secondo l’ultima indagine di Legambiente, Animali in Città.

Dopo un aumento vertiginoso delle adozioni durante la pandemia, grazie anche agli orari flessibili dello smart working, tra il 2020 e il 2021 il numero di cani abbandonati è cresciuto del 43%. L’anno successivo, il 2022, ha visto una leggera flessione dell’1% rispetto all’anno precedente.

Ad oggi, inoltre, non risultano registrati all’anagrafe canina almeno 2 milioni di cani.

Animali in città 2023

Animali in città mette sotto esame le Amministrazioni comunali e Aziende sanitarie che offrono servizi ai cittadini che possiedono animali d’affezione, valutando anche le possibilità per una migliore convivenza nelle città con animali domestici e selvatici.

L’indagine, presentata in occasione della Giornata internazionale del Cane Randagio presso la sede nazionale di Legambiente, giunge alla dodicesima edizione. Nel dossier, si evidenzia la necessità di adottare una strategia comune per la gestione degli animali, basata sulla collaborazione tra governo, regioni, amministrazioni comunali, associazioni e cittadini.

Alla luce dei risultati evidenziati, Legambiente ritiene fondamentale l’attuazione di tre progetti: il potenziamento dell’approccio One Health (il modello sanitario che si basa sul legame indissolubile tra la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema), l’assunzione a tempo indeterminato di 10.000 veterinari pubblici in servizio entro il 2030 e l’operatività, in tutte le regioni d’Italia, del Sistema Informativo nazionale degli Animali da Compagnia (SINAC).

Cani randagi e vaganti in Italia

L’anagrafe canina, di competenza delle Aziende sanitarie, rimane l’unica anagrafe animale obbligatoria per gli animali in città. Strumento fondamentale per garantire la certezza dell’identificazione del cane e la restituzione al proprietario in caso di smarrimento dell’animale, l’anagrafe è anche un importante deterrente contro gli abbandoni.

In Italia, però, si stima che almeno 2 milioni di cani siano sfuggiti alla registrazione presso l’anagrafe. E non si tratta solo di randagi – i cani senza padrone – ma anche di cani vaganti, quelli che, pur avendo un padrone, sono liberi di circolare in autonomia. I cani vaganti possono rimanere feriti durante scontri con altri cani o rimanere vittime di incidenti stradali. Possono creare danni a proprietà private, riprodursi senza controllo o perdersi e diventare randagi, se non possiedono il microchip.

I cani vaganti, nel 2022, sarebbero tra i 700 ai 400.000, mentre quelli randagi tra i 350 e i 200 mila, secondo le stime di Legambiente.

Nel nostro Paese, il fenomeno si registra maggiormente nel Centro-Sud: Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio si confermano le regioni più colpite, con un numero di cani vaganti complessivo che oscilla da 480 a 290 mila e un numero di cani randagi tra 240 a 145 mila.

Cani abbandonati

Pubblicità progresso, appelli e video strappalacrime sui social non bastano: abbandonare i cani è ancora di tendenza.

Legambiente stima che in Italia i cani a cui è toccata questa sorte, solo nel 2022, sono stati 71 mila. Un numero enorme che si giustifica con monitoraggi carenti o del tutto assenti, nonché controlli e regolamentazioni ancora troppo deboli.

Rispetto al 2021, si registra una lieve flessione dell’1%. Questo dato assume però un valore ancora meno incisivo se pensiamo che il 2021 è stato l’anno in cui, dopo il boom di adozioni dovuto a pandemia e lockdown, era stato registrato un aumento del 43% degli abbandoni. Le cause principali: la crisi socioeconomica post Covid-19 e la perdita dello smart working.

Il post pandemia ha segnato una decrescita anche in tema di adozioni dai canili: dal 53% del 2020 al 41% nel 2022 (-12%).

Tag: cane

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