
L’Italia custodisce un patrimonio naturale sorprendente, fatto non solo di paesaggi e biodiversità, ma anche di alberi monumentali, esemplari straordinari per dimensioni, forme o storia. Alcuni sono autoctoni millenari, altri provengono da terre lontane e oggi abitano orti botanici e giardini storici. Questi giganti verdi raccontano leggende popolari, sono legati a figure storiche o religiose e spesso nascondono curiosità che li rendono unici nel panorama europeo.
In questa selezione abbiamo raccolto i dieci alberi più strani e spettacolari che si possono ammirare in Italia: veri e propri custodi del tempo, che continuano a stupire con la loro imponenza e il loro fascino.
1 – Castagno dei Cento Cavalli – Parco dell’Etna, Sant’Alfio (Catania, Sicilia)
Alle pendici dell’Etna si trova il Castagno dei Cento Cavalli, considerato l’albero più antico d’Europa con circa 2000 anni di età. La sua circonferenza totale, data dall’unione dei tre fusti tramite radici sotterranee, è di quasi 58 metri. Secondo la leggenda, durante un temporale offrì riparo a una regina e a cento cavalieri, da cui deriva il nome. È stato riconosciuto dall’UNESCO come messaggero di pace e rappresenta uno dei simboli più affascinanti della Sicilia.
2 – Fico Magnolioide di Piazza Marina – Palermo (Sicilia)
All’interno dei Giardini Garibaldi di Palermo cresce un Ficus magnolioides che sembra uscito da un racconto fantastico. Con una chioma larga 36 metri e un’altezza che supera i 20, occupa un’intera piazza ed è tra gli alberi monumentali più grandi d’Italia. Piantato nella seconda metà dell’Ottocento, è testimonianza dell’introduzione di specie esotiche nei giardini delle città mediterranee ed è una delle attrazioni naturali più fotografate di Palermo.
3 – Platano dei 100 Bersaglieri – San Martino Platano, Caprino Veronese (Verona, Veneto)
Piantato intorno al 1400, il Platano dei 100 Bersaglieri deve il suo nome a un episodio del 1937, quando cento soldati trovarono riparo sotto la sua chioma durante una manovra militare. Con i suoi 15 metri di circonferenza è un simbolo di memoria storica e un punto di riferimento in Italia per chi ama gli alberi monumentali.
4 – Gli Imbronciati – Campiglione Fenile (Torino, Piemonte)
A Campiglione Fenile si trovano due platani bicentenari conosciuti come gli Imbronciati, celebri per la loro forma insolita e scenografica. Accanto a loro crescono altri alberi monumentali, tra cui pini neri e farnie, che contribuiscono a creare un paesaggio di grande suggestione. La loro unicità è stata riconosciuta ufficialmente, trasformandoli in una tappa significativa per chi visita il Piemonte.
5 – Quercia delle Streghe – Villa Carrara, Capannori (Lucca, Toscana)
Tra i rami lunghi e contorti di questa quercia secolare si intrecciano leggende che parlano di antichi rituali notturni. La Quercia delle Streghe, situata nel parco di Villa Carrara, è uno degli alberi più famosi della Toscana e richiama ogni anno visitatori incuriositi dalla sua forma scenografica. È considerata un vero e proprio monumento vegetale, dove natura e mito si incontrano.
6 – Ulivo di Villastrada – Castiglione del Lago (Perugia, Umbria)
Con una circonferenza di 12 metri e un’età stimata di 2500 anni, l’Ulivo di Villastrada è tra gli alberi più antichi d’Italia. Piantato probabilmente nel V secolo a.C., continua ancora oggi a produrre olive, incarnando la resilienza e la forza di questa specie mediterranea. È diventato simbolo della tradizione agricola umbra e punto di riferimento per chi cerca un contatto con la storia millenaria della coltivazione dell’olio.
7 – Platano di Curinga – Eremo di Sant’Elia, Curinga (Catanzaro, Calabria)
Accanto all’eremo di Sant’Elia cresce il più grande platano vivente d’Italia, con un tronco che misura 20 metri di circonferenza. La sua imponenza, unita alla posizione suggestiva in un luogo di spiritualità, lo rende una delle attrazioni naturali più visitate della Calabria. È un albero che affascina per le dimensioni, ma anche per il suo legame con il territorio.
8 – Cipresso di San Francesco – Assisi (Perugia, Umbria)
Il Cipresso di San Francesco è uno degli alberi più famosi dell’Umbria, legato alla figura del santo che ha ispirato generazioni di pellegrini. Situato nei pressi di luoghi francescani, è considerato un albero monumentale non solo per la sua età, ma anche per il valore spirituale che porta con sé. Rappresenta il legame profondo tra natura e religione che caratterizza l’eredità di San Francesco.
9 – Araucaria – Giardini Botanici di Genova e Nervi (Liguria)
Originaria delle regioni australi, l’Araucaria è un albero raro in Italia ma presente in orti botanici e giardini storici, in particolare a Genova e Nervi. Con il suo aspetto preistorico e i rami rigidi simili ad aghi, è spesso definita un fossile vivente. È uno degli alberi ornamentali più curiosi, capace di sorprendere i visitatori per la sua forma insolita e quasi aliena.
10 – Melaleuca del Re – Napoli (Campania)
La Melaleuca è una specie australiana che ha trovato posto nei parchi storici napoletani e in collezioni botaniche di epoca borbonica. L’esemplare noto come Melaleuca del Re si distingue per la forma particolare e la fioritura spettacolare. È un raro esempio di come piante provenienti da altri continenti siano riuscite a integrarsi nel paesaggio italiano, diventando parte della nostra identità botanica.
I giganti verdi italiani
Questi dieci alberi monumentali raccontano leggende, custodiscono memorie e testimoniano il dialogo millenario tra uomo e natura. Alcuni sono sopravvissuti per secoli, altri sono arrivati da terre lontane, ma tutti hanno trovato in Italia il loro spazio. Vederli significa intraprendere un viaggio tra storie e paesaggi che ci ricordano quanto sia prezioso il patrimonio naturale e quanto sia importante proteggerlo.