Bici a idrogeno: la novità arriva dalla Cina

La bici a idrogeno Hyryd Sport Bike 1.0, presentata da Remoove a Bergamo, usa acqua ed elettrolisi per pedalate assistite senza batterie. Un’innovazione ecologica e sicura, pronta a cambiare il volto della mobilità urbana in Europa.

Bici a idrogeno: la novità arriva dalla Cina - immagine di copertina

    Buone nuove sul fronte mobilità sostenibile urbana: arriva la bicicletta a idrogeno, una tecnologia innovativa che promette di superare i limiti delle tradizionali e-bike elettriche. In Italia, è Remoove, azienda di Riva del Garda, a portare avanti questa rivoluzione, presentando al festival BikeUp di Bergamo la Hyryd Sport Bike 1.0, sviluppata dal gruppo cinese Youon.

    Questo nuovo modello di bicicletta a pedalata assistita utilizza celle a combustibile alimentate da idrogeno prodotto tramite elettrolisi di una piccola quantità d’acqua, eliminando così la necessità delle batterie al litio. Il risultato è un mezzo più sostenibile, efficiente e sicuro, con un’autonomia di 50-60 km per ogni pieno di idrogeno, ricaricabile anche a casa grazie a un idrolizzatore domestico.

    Come funziona l’idrogeno: energia pulita dalla semplice acqua

    La bicicletta a idrogeno si basa su una tecnologia a celle a combustibile, che converte l’energia chimica dell’idrogeno in elettricità attraverso una reazione con l’ossigeno. Il processo è silenzioso, non prevede combustione e non genera emissioni inquinanti. Tutto parte da meno di mezzo litro d’acqua: un dispositivo domestico lo trasforma in idrogeno verde mediante elettrolisi.

    L’idrogeno così ottenuto viene immagazzinato in una borraccia a bassa pressione (circa 10 atmosfere), collocata nel telaio della bici. Da qui, alimenta un motore elettrico da 180 W posizionato sul mozzo posteriore.

    Questa soluzione elimina completamente le batterie al litio, il cui enorme punto debole è l’impatto ambientale legato all’estrazione di materiali rari e allo smaltimento complesso. Il sistema di stoccaggio a bassa pressione rende inoltre il mezzo più sicuro rispetto alle tradizionali e-bike, riducendo notevolmente i rischi di esplosione. Un ulteriore beneficio? Durante l’elettrolisi, l’ossigeno rilasciato può contribuire a migliorare la qualità dell’aria in casa.

    I vantaggi dell’idrogeno: efficienza, sostenibilità e autonomia

    Rispetto alle e-bike tradizionali, i vantaggi di una bicicletta a idrogeno sono diversi. L’autonomia è simile o superiore e i tempi di ricarica sono decisamente contenuti: bastano circa cinque ore per produrre idrogeno sufficiente per un pieno. Inoltre, grazie alla possibilità di sostituire rapidamente la borraccia, si eliminano i tempi morti legati alla ricarica.

    Dal punto di vista ambientale, la tecnologia riduce l’impatto legato all’uso di batterie e consente un funzionamento silenzioso, fluido e privo di emissioni. Per le aziende, sono già disponibili soluzioni off-grid con stazioni di ricarica alimentate da pannelli solari, in grado di garantire un rapido ricambio delle borracce senza dipendere dalla rete elettrica.

    Dalla Cina all’Italia: un ponte per la mobilità del futuro

    La collaborazione tra Remoove e Youon segna un momento chiave per l’ingresso delle biciclette a idrogeno sul mercato europeo. In Cina, Youon ha già commercializzato quattro modelli di bici a idrogeno. La Hyryd Sport Bike 1.0, pensata per un uso urbano e leggermente off-road, è la prima a raggiungere l’Italia grazie a Remoove.

    Con un peso di circa 23 kg e un prezzo indicativo di 4.800 euro più IVA, la bici è stata presentata ufficialmente al festival BikeUp di Bergamo, dedicato alla mobilità elettrica e sostenibile. Durante l’evento, il pubblico ha avuto l’occasione di testare il mezzo e valutarne le potenzialità. L’azienda punta a coinvolgere tanto i consumatori sensibili alla sostenibilità quanto le aziende interessate a rinnovare le proprie flotte con veicoli a basso impatto ambientale.

    Infrastrutture e futuro: l’Italia pronta all’idrogeno?

    La diffusione su larga scala delle bici a idrogeno dipenderà molto dalla presenza di infrastrutture dedicate. Oggi in Italia esiste una sola stazione di ricarica, situata a Bolzano. Tuttavia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede la realizzazione di circa trenta hydrogen valley, ovvero poli dedicati alla produzione e distribuzione di idrogeno verde.

    Se ben supportato da politiche pubbliche e investimenti, questo nuovo modello di mobilità potrebbe diventare uno dei pilastri della transizione energetica. L’arrivo delle biciclette a idrogeno rappresenta una concreta alternativa per città più pulite, sostenibili e connesse, offrendo a cittadini e aziende una scelta sicura e innovativa.

    tags: bicicletta

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