I cani non sono tutti uguali: la diversità delle razze canine si manifesta non solo attraverso le caratteristiche morfologiche e funzionali, ma anche in termini di longevità.
Una recente ricerca ha rivelato infatti che la durata media della vita dei cani varia in base alla taglia e alla lunghezza del muso. Quindi i cani di piccola taglia e muso lungo vivono più a lungo.
La ricerca
Un team di scienziati dell’associazione Dogs Trust, in collaborazione con l’Università di Liverpool “John Moores”, ha concluso che i cani più longevi sono quelli di piccola taglia con muso lungo, dopo aver analizzato le statistiche relative a un vasto insieme di dati che comprende oltre 580.000 cani registrati nel Regno Unito.
I risultati della ricerca, Longevity of companion dog breeds: those at risk from early death, sono stati pubblicati sulla rivista “Scientific Reports”.
Che cosa determina la longevità dei cani?
La ricerca si è basata su una serie di fattori determinanti per stabilire la longevità della razza:
- purezza della razza (ne sono state analizzate 155);
- dimensioni del corpo (grande, medio o piccolo);
- sesso;
- grandezza del muso (suddiviso in tre categorie: brachicefalo, muso schiacciato; mesocefalo, muso medio; dolicocefalo, muso allungato e stretto).
A partire da questi dati, i ricercatori hanno osservato che i cani brachiocefali vivono tendenzialmente meno rispetto a cani come il border collie (hanno infatti «un rischio maggiore del 40% di vivere una vita più breve»). La causa è presto individuata: la particolare anatomia dei cani dal muso schiacciato derivante dalla selezione artificiale causa loro importanti problemi respiratori.
La ricerca evidenzia anche che l’aspettativa delle femmine è più alta di quella dei maschi (12,7 anni contro 12,4) e che i cani di grande taglia hanno un’aspettativa di vita inferiore del 20% rispetto ai cani piccoli.
In più, al contrario di quello che si pensa, sarebbero più longevi i cani di razza rispetto a quelli nati da incroci.
Quali sono i cani che vivono di più?
Dunque a vivere di più sarebbero le femmine dei cani di piccola taglia e col muso lungo; i cani di taglia grande e con muso schiacciato avrebbero invece meno anni da vivere.
La ricerca ha stilato una vera e propria classifica:
- tra i cani più longevi: il lancashire heeler (con 15,4 anni di vita media), lo spaniel tibetano (15,2 anni), lo shiba inu (14,6 anni), il papillon (14,5 anni), il lakeland terrier (14,2 anni), lo schipperke (14,2 anni), il border terrier (14,2 anni), il levriero italiano (14,0 anni) e il bassotto nano (14 anni).
- Tra i cani che, purtroppo, hanno un’aspettativa di vita più bassa: il pastore del Caucaso (5,4 anni), il cane da presa canario (7,7 anni), il cane corso (8,1 anni) il mastino (9,0 anni), il San Bernardo (9,3 anni), il bloodhound (9,3 anni), l’affenpinscher (9,3 anni), il mastino napoletano (9,3 anni), il bulldog (9,8 anni) e bulldog francese (9,8 anni).
Maggiore consapevolezza
I dati della ricerca sono ovviamente delle medie e, quando si parla di longevità dei cani, occorre valutare anche tanti altri fattori.
La ricerca ha comunque uno scopo informativo, che punta a rendere consapevoli i vari attori che entrano in scena quando si parla di adozioni canine. Il semplice fattore estetico, infatti, non può essere l’unico criterio di scelta. Come per i cani brachicefali tanto di moda, si dovrebbero considerare i gravi problemi di salute strettamente correlati alla selezione fatta dall’uomo in base alle esigenze del mercato.
«Ci auguriamo che questo studio possa aiutare allevatori, politici, enti finanziatori e organizzazioni assistenziali a prendere decisioni informate per migliorare il benessere dei cani da compagnia, oltre ad aiutare i proprietari a comprendere la gamma di fattori che influenzano la salute e la longevità, soprattutto quando si acquisisce un cane», ha detto la dottoressa McMillan a capo della ricerca.
Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).