Buttare il vetro: ecco tutti gli errori più comuni

da | Giu 28, 2023 | casa, vivere green | 0 commenti

Buttare il vetro e riciclarlo correttamente è uno step fondamentale per contribuire a un’economia circolare capace di coprire il fabbisogno di materie prime per la costruzione di nuovi materiali.

Barattoli, bottiglie, vasi, piatti in ceramica, lampadine, pyrex: sembra tutto vetro, riciclabile e trattabile alla stessa maniera, ma non è così.

Sono poche le regole da seguire per una corretta gestione di questo materiale, che ha le potenzialità per essere riciclato infinite volte.

Ecco quindi alcuni accorgimenti da tenere sempre a mente per buttare correttamente il vetro e non sbagliare più la raccolta differenziata.

Le proprietà del vetro

Per capire le potenzialità di questo materiale, è utile comprendere le sue proprietà fisiche e chimiche. Il vetro infatti è quello che si definisce un solido amorfo, che, a temperatura ambiente, si comporta come un solido -rigido, trasparente oppure opaco – ma che risulta privo di una struttura chimica ordinata.

A seconda delle temperature a cui è sottoposto, quindi, reagisce in modo diverso, rendendosi particolarmente versatile. Il vetro si presenta duttile, plastico e malleabile se sottoposto ad alte temperature e può essere soffiato, impastato, tirato e pressato, se viene fuso.

Grazie alla sua predisposizione chimica e fisica, il vetro può essere impiegato per moltissimi utilizzi.

Perché è importante buttare il vetro correttamente

Il vetro è un materiale che può essere riciclato all’infinito, senza perdere qualità o materia. Si tratta di un materiale permanente, adatto a rappresentare al meglio il concetto di economia circolare.

Se bruciato non produce energia e non è biodegradabile: ecco quindi perché il modo più comune di smaltire il vetro è proprio il riciclo.

Questo permette di risparmiare nell’estrazione e il trasporto di nuove materie prime, producendo così meno energia e gestendo al meglio le materie prime.

Come viene riciclato il vetro

Il processo di riciclo del vetro è costituito da diverse fasi.

Il primo step è naturalmente la raccolta differenziata, con il recupero dei rifiuti di vetro scartati. Ogni comune ha delle regole specifiche da seguire, ma in linea di massima occorre seguire alcune importanti regole per far sì che il materiale e la raccolta non vengano compromessi proprio in questa prima, fondamentale, fase.

Il secondo passaggio consiste ovviamente nel prelievo e nello stoccaggio del materiale.

Poi, si procede con il trattamento, dividendo i rifiuti di vetro per colore, effettuando poi la macinazione e scartando i materiali inquinanti, fino alla produzione del prodotto finito.

A questo punto, il prodotto viene smistato presso aziende che si occupano del riciclo e del riutilizzo del materiale in nuovi prodotti.

Buttare il vetro: gli errori da non fare

Come dicevamo, il primo step della raccolta è il passaggio fondamentale.

Occorre tenere a mente alcuni accorgimenti essenziali, per far sì che la raccolta sia pulita e non compromessa da materiali sbagliati.

Ecco quindi alcuni passaggi utili da tenere a mente:

  • è necessario togliere tutti i residui alimentari dai barattoli. Occorre pulirli il più possibile, ma non devono essere necessariamente lavati (anche se un giro in lavastoviglie assieme agli altri piatti potrebbe far risparmiare tempo, gettando il barattolo in condizioni ottimali).
  • Se possibile, andrebbero rimosse le etichette. Non sempre questo passaggio è facile, quindi evitiamo di sprecare acqua bollente se non dovessero venire via subito.
  • Eliminare tutti gli elementi che non sono di vetro: quindi tappi, coperchi, paglietta dei fiaschi di alcune bottiglie, le parti in alluminio sul collo delle bottiglie di vini e spumanti, collarini, componenti vari di plastica.
  • Fondamentale gettare nel vetro solo elementi di vetro, senza il sacchetto, che dovrà essere conferito in un altro cassonetto.

Quali rifiuti in vetro buttare e quali no

Non tutto il vetro è vetro: nel linguaggio comune questo temine viene utilizzato anche per indicare il materiale di costruzione di finestre e vetrate o elementi decorativi.

Esistono inoltre alcuni materiali che sembrano vetro, banalmente perché potrebbero avere caratteristiche similari, ma non lo sono.

Vediamo quindi i materiali adatti ad essere gettati nella campana del vetro.

I veri rifiuti di vetro

A questa categoria appartengono:

  • Bottiglie di vetro: bottiglie del vino e dello spumante, quelle della birra o della passata di pomodoro.
  • Barattoli e vasetti di vetro delle marmellate, dei sughi, delle salse e dei cibi sott’olio.

Insomma alla categoria vetro riciclabile fanno riferimento tutti gli imballaggi di cibi e bevande.

Sembra vetro ma non è

La lista dei finti rifiuti in vetro è più lunga:

  • piatti in ceramica e bicchieri in cristallo o anche in vetro: non sono assolutamente riciclabili nel vetro, ma vanno conferiti nell’indifferenziato.
  • Lampadine: sia le vecchie lampadine a incandescenza che le nuove a basso consumo devono essere smaltite come rifiuti speciali (RAEE) e quindi portate al centro di raccolta più vicino.
  • Lastre di vetro, specchi, finestre rotte: anche questi non sono riciclabili nella classica campana del vetro, ma, in quanto rifiuti ingombranti, vanno portati all’isola ecologica.
  • Flaconi dei medicinali, perché prima contenevano sostanze farmacologiche (stesso discorso vale anche per altri contenitori di sostanze tossiche).
  • Vetro pyrex: proprio perché creato per resistere ad alte temperature, durante il processo di riciclo potrebbe non sciogliersi correttamente e contaminare il resto della raccolta.

Tag: riciclo

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