Cambiamento climatico è un termine che, soprattutto negli ultimi anni, sembra essere utilizzato un po’ a piacere a seconda della tesi che si vuole argomentare.
Talvolta si parla di cambiamento climatico, altre volte si usa il termini crisi climatica o riscaldamento globale: sebbene possano sembrare concetti diversi, tutti questi termini rimandano alla stessa situazione planetaria.
Cambiamento climatico: di cosa si tratta
C’è un cambiamento climatico in atto, la comunità scientifica ne parla ormai da decenni: il clima del nostro Pianeta si sta modificando e lo sta facendo sempre più velocemente.
Si definisce cambiamento climatico un’alterazione a lungo termine del clima terrestre. È bene, prima di tutto, fare una precisazione: ‘cambiamento climatico’ è un termine generico che fa riferimento a modificazioni del clima che possono avere diverse origini, naturali o antropiche.
Quello che stiamo vivendo in questo momento è un tipo particolare di cambiamento climatico, dovuto all’aumento della temperatura media della superficie terrestre e sarebbe quindi più corretto definirlo ‘riscaldamento globale’.
Gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati, nonostante i presupposti dell’Agenda 2030, te ne parliamo qui.
Le cause del cambiamento climatico
Nonostante i cambiamenti climatici abbiano fatto parte da sempre della storia del nostro Pianeta, quello in corso ha un impatto devastante e una gravità che non si può ignorare.
Le cause dell’attuale cambiamento climatico sono imputabili interamente all’uomo, che a partire dalla Rivoluzione Industriale ha messo in atto una serie di comportamenti fortemente nocivi per il Pianeta.
Occorre fare intanto una precisazione: spesso si sente parlare impropriamente di ‘effetto serra’ come la causa del cambiamento climatico. In realtà, il fenomeno è del tutto naturale, nonché necessario per la sopravvivenza sul Pianeta. Attenzione però, questo è un fenomeno di autoregolazione, quindi si basa su un delicato equilibrio. Semplifichiamo al massimo: quando i raggi solari entrano nella nostra atmosfera, i gas serra (come metano e CO2) filtrano e trattengono le radiazioni. Nell’atmosfera quindi si accumula l’energia termica che proviene dal Sole e che influenza la temperatura e quindi il clima della Terra.
Ecco quindi l’equilibrio, che si basa sulla giusta quantità di gas serra nell’atmosfera. Produrne più del “necessario” comporta una maggiore quantità di calore accumulato e quindi, nel lungo periodo, una variazione del clima.
Abbiamo detto appunto che il cambiamento climatico in atto è più specificatamente un riscaldamento eccessivo del globo. L’attività antropica – la produzione industriale, la produzione di energia da fonti non rinnovabili, l’agricoltura intensiva e i trasporti – comportano un sovrabbondante rilascio di gas serra (anidride carbonica, metano e ossido di azoto). Prendiamo come esempio solo l’anidride carbonica: la media preindustriale di CO2 di 280 ppm (parti per milione) è stata superata del 149% nel 2022 (con 415,7 ppm).
Le conseguenze
Il cambiamento climatico si sta evolvendo in maniera molto rapida: le conseguenze non si possono più ignorare perché evidenti e chiare (quasi) a tutti. Pensiamo all’estate torrida vissuta nel 2022 in una parte del globo e alle inondazioni che invece hanno investito altre regioni del Pianeta.
Pensare che ‘riscaldamento globale’ implichi semplicemente temperature più alte significa non comprendere il problema: l’aumento dei gas serra sta alterando inevitabilmente il delicatissimo equilibrio che permette la vita nel nostro Pianeta.
L’attuale cambiamento climatico comporta diverse conseguenze disastrose dall’innalzamento del livello del mare e la fusione dei ghiacciai all’acidificazione degli oceani, dal danneggiamento degli ecosistemi all’intensificazione dei fenomeni estremi e all’aumento di ondate locali di calore o di freddo. Assicurare un futuro al Pianeta e alle prossime generazioni è possibile solo modificando il nostro attuale sistema economico, riducendo le emissioni di carbonio e avviando un percorso serio verso la sostenibilità ambientale.
Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).